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Serie C

Leoni ora nei guai: Pro Vercelli - Triestina 0 a 1

A decidere la delicatissima sfida-salvezza è stato il gol al 78’ dell’alabardato Jonsson

Leoni ora nei guai: Pro Vercelli - Triestina 0 a 1

Foto Stefano Zanello e Gabriella Biasone

Serie C Now 2024-25/Girone A: 27.a giornata 

Sabato 15 febbraio 2025

Vercelli, stadio comunale “Silvio Piola, ex L. Robbiano”- ore 15:00

PRO VERCELLI-TRIESTINA 0-1

PRO VERCELLI (5-3-2): Franchi; Clemente (61’ Antolini), Marchetti, Anton (63’ Rutigliano); De Marino, Vigiani, Emmanuello, Iotti, Pino; Comi, Coppola (78’ Siafa). A disp.: Rizzo, Cirillo, La Rosa, Condello, Romairone, Iaria, Carosso, Niang. All.: Marco Banchini.

TRIESTINA (4-3-1-2): Roos; Bianay Balcot, Bianconi, Silvestri, Tonetto; Ionita, Voca (61’ Jonsson), Fiordilino (94’ Frare); D'Urso (82’ Braima Sambù); Olivieri (94’ Udoh), Strizzolo (1’ st Vertainen). A disp.: Mastrantonio, Mutavcic, Bijleveld, Cancellieri, Kosijer, Cortinovis. All.: Attilio Tesser.

Arbitro: Stefano Milone di Taurianova (Andrea Zezza di Ostia Lido e Gregorio Maria Galieni di Ascoli Piceno; IV: Francesco Ennio Gallo di Bologna).

MARCATORE: 78’ Jonsson (T).

Ammoniti Pro: 22’ pt Clemente; 77’ Coppola, 85’ De Marino.

Ammonito Triestina: 90’ Bianconi.

Corner: 4-7.

NOTE - Pomeriggio con splendido cielo azzurro e soleggiato, ma freddo perché ventilato (11°). Terreno in manto sintetico in ottime condizioni. Spett.: Pro in completo bianco con pantaloncini e calzettoni neri, Triestina tutta in rosso. La terna è in giallonero. Rec.: 3’+5’. Debutto in maglia bianca del portiere Denis Franchi in campionato.

Anche questa volta, la cornucopia bianca ha incredibilmente e maledettamente elargito il classico, ennesimo biglietto della lotteria vincente alla rivale di turno nella lotta per evitare lo spettro dei playout. Ovvero (e non sarà l’ultimo) il tipico match da non fallire del girone di ritorno e che stavolta vedeva opposte Pro Vercelli e Triestina alle prese con una rimonta clamorosa nella seconda parte del campionato. Alabardati favoriti dai numeri già in partenza. Pensate: nelle precedenti 33 gare, erano e rimangono appena 6 i successi del Leone (e tutti tra le mura amiche). Anche stavolta, alla fine, le cifre non ingannano, con l’Alabarda a centrare il suo 5° urrah della storia all’ex Robbiano, grazie alla zampata di Jonsson al 78’. È uno score frutto di una gara teoricamente (ma con la teoria ci si fa la birra artigianale) da pareggio e risolta invece dalla classica unica distrazione della difesa eusebiana lungo i 95 minuti. Il ko bianco fa ora accendere la spia dell’olio sul cruscotto della squadra del presidente dimissionario Pinciroli, giunta al termine di una settimana a dir poco rovente tra voci di proposte, ipotesi, illazioni poco edificanti, smentite e controsmentite societarie riguardo al possibile interessamento della cosiddetta “cordata olandese”; voci poi seccamente fatte evaporare di colpo da un secco ed inequivocabile comunicato ufficiale firmato di persona dall’ad di via Massaua Celiento. Ora. Non è dato sapere se tutto questo abbia fatto male alla mente e alle gambe dei ragazzi di mister Banchini. Di sicuro, di vitamine taumaturgiche non ne ha portate. Anche perché stavolta la prestazione della squadra bianca – apparsa slegata e un po’ troppo giudiziosa, quasi il pari andasse tutto sommato bene - è stata certamente al di sotto della (buona) media da quando l’ex trainer di Alessandria e Como è arrivato a Vercelli per provare a salvare il veliero Bianco. 

TATTICAMENTE, coach Banchini (che non può usufruire dei servigi di Contaldo, Benacquista, Iezzi, Sbraga, Carosso e Serpe) fa debuttare l’ex Ternana classe 2002 Denis Franchi (neo acquisto del mercato di gennaio) in casacca bianca (ma tutto di verde vestito) tra i pali al posto di Rizzo; Clemente, Marchetti, Anton compongono il blocco della difesa; mediana con De Marino e Pino (a far pendolo tra retroguardia e mediana), e Vigiani, Emmanuello e Iotti in fase di costruzione e interdizione (Antolini è in panchina); i due frombolieri portano il nome di Comi e Coppola (e non Siafa, che è a disposizione). È un 5-3-2 (o 3-5-2 che dir si voglia), anche se gli smarcamenti duttili delle ali tra mediana o difesa, a tratti sembrano anche disegnare movimenti più intelligenti all’uopo. L’11 alabardato di Tesser (nel 4-3-1-2 “marcano visita” l’ex Leone d’Argento Umberto Germano, Borriello, Diakité, Pavlev, Sambù e Gunduz) vede Roos in porta; in difesa Bianconi (al posto di Frare), insieme a Bianay Balcot, Silvestri e Tonetto; in mediana (non c’è lo squalificato Correia) e allora l’ex tecnico del Novara opta per Voca come playmaker insieme a Ionita e Fiordilino, con D'Urso ad imbeccare in attacco Olivieri e Strizzolo (Vertainen è in panca). 

LA GARA. Il primo angolo è a favore degli ospiti, ma poi la sfera viene scagliata troppo alta oltre la porta difesa da Franchi: corre il 3’ pt. La Pro parte un po’ più abbottonata rispetto alle ultime gare. La conclusione che fa sperare al gol è quella di de Marino al 12’ pt. Il secondo angolo è sempre alabardato al 20’ pt, ma il colpo di testa ospite sfuma sul fondo. Primi 20’ di gara assai equilibrati e giocati come fosse uno spareggio: le due contendenti non vogliono, né possono rischiare un millimetro. Il primo angolo dei Leoni è al 25’ pt, ma la sfera termina abbrancata dai guantoni di Roos. Al 26’ pt Clemente regala un angolo alla Triestina. Poi ne segue un quarto, con Tonetto che conclude al volo e altissimo in stile rugby. 33’ pt: combinazione sull’out destro Pino-Emmanuello, conclusione inoffensiva. 35’ pt. Il mancino di De Marino, spronato da Banchini ad andare spesso e volentieri alla conclusione, è potente, ma privo della necessaria senza mira. Il primo vero brivido della gara avviene al 41’ pt, con una grande percussione insistita in piena area di rigore, poi risolta da un tiro sfocato di Coppola. Le due protagoniste sino a questo punto del match sono state le due difese. A fine frazione (45’ pt) l’Alabarda ha un calcio di punizione da sfruttare. Alla fine, Olivieri va al tiro e fa lavorare Franchi 

(il goalkeeper è originario di San Vito al Tagliamento), al suo primo vero intervento nelle vesti da portiere della Pro. Negli ultimi secondi, l’infortunio di Strizzolo (l’ex Modena esce zoppicante dal terreno di giuoco) e con l’angolo a favore dell’11 di Banchini, in cui le due spizzate di testa bianche non fanno cambiare lo score. No, non è stato un primo tempo trascendentale. Troppo alta la posta in palio.

RIPRESA. Nelle fila biancorosse c’è Vertainen al posto di Strizzolo dal 1’ st. La Pro attacca, tiene il pallino, ottiene calci di punizione, perviene al tiro per tre volte, soprattutto da fuori area (Iotti). Al 60’ Emmanuello serve Comi su calcio piazzato. 61’ Antolini rileva Clemente. Ora è De Marino ad assurgere a difensore puro, con Antolini ad agire più in mediana. 62’: ora è Anton ad asscasciarsi a terra, dolorante. Gli subentra al 63’ Rutigliano. Al 64’ due uomini in divisa rossa si tuffano in area, tentando di uccellare l’arbitro alla ricerca di un penalty: il signor Stefano Milone di Taurianova però non ci casca. È ora la squadra di Tesser ad imbastire attacchi di una cerca pericolosità, sebbene nessuno tra questi riesca a sfociare in un vero e proprio tiro in porta. Il momento di pressione dura però pochissimo, così si ritorna sui più rassicuranti ritmi da calcio camminato. Di sicuro il tempo scorre e il redde rationem della clessidra si avvicina. 72’: Tonetto crea scompiglio, crossa, ma per il signor nessuno. È gara spezzettata, corretta, in cui le due avversarie sostanzialmente si annullano, tra errori ed imperfezioni di impostazione, rifinitura o conclusione. Al 78’ Siafa rileva un generoso, ma test’è ammonito, Coppola. Al 79’ la Triestina va improvvisamente in rete: lo fa con Jonsson, che insacca un cross dalla sinistra di Tonetto, a difesa bianca completamente paralizzata (0-1). L’episodio che doveva sparigliare le carte alla fine è arrivato ed è stato fatale per l’11 di Banchini. La Pro prova a rispondere con il fendente alto di poco di Pino all’82’ e poco dopo (83’) con Comi in piena area. È piuttosto la fucilata improvvisa di Olivieri a sfiorare lo 0-2 all’84’. Palla ad pochi centimetri dal palo alla destra di Franchi, comunque ben piazzato. Ionita crea scompiglio al 93’. La Pro non ha più energie, la Triestina le trova invece al fischio finale leggendo e rileggendo una classifica che – molti prevedevano da tempo – la potrebbero vedere in zone più calme ben prima della fine della stagione regolare. Intanto, i tifosi della Pro (mai così pochi da anni, forse al loro minimo storico assoluto: e qualcuno, sul perché, qualche domanda dovrebbe pure porsela) non sanno proprio più cosa dire, né pensare. Esattamente come noi che, quindi, chiosiamo mestamente qui, il racconto di questa trsIte partita.

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