Serie C Girone A
di Alex Tacchini
22 Dicembre 2024 17:29
Foto di Stefano Zanello
Serie C Now 2024-25/Girone A: 20.a giornata (1.a di ritorno)
Domenica 22 dicembre 2024
Crema (CR), stadio comunale “Voltini”- ore 15:00
PERGOLETTESE-PRO VERCELLI 1-0
US PERGOLETTESE 1932 (3-4-2-1): Cordaro; Tonoli, Lambrughi, Bignami; Careccia, Scarsella (80’ Abubakar), Arini, Olivieri (67’ Capoferri); Basili, Albertini (67’ Anelli); Parker. A disp.: Dordoni, Raimondi, Cerasani, Pietrelli, Schiavini, Lecchi, Bouabre. All.: Giacomo Curioni.
FC PRO VERCELLI 1892 (3-5-2): Rizzo; Clemente, Marchetti, De Marino (89’ Sbraga); Pino, Iotti, Louati (89’ Contaldo), Rutigliano (79’ Condello), Iezzi; Coppola (79’ Bunino), Comi. A disp.: Lancellotti, Biagetti, Dell’Aquila, Gheza, Casazza, Benacquista, Schenetti, Sow, Anton. All.: Marco Banchini.
Arbitro: Francesco D’Eusanio di Faenza (Luca Granata di Viterbo e Alberto Callovi di San Donà di Piave; IV: Giacomo Ravara di Valdarno).
MARCATORE: 95’ Bignami (PE)
Ammonito Pergo: 9’ pt Lambrughi.
Ammoniti Pro: 59’ De Marino, 87’ Clemente.
Corner: 2-5.
NOTE - Pomeriggio prenatalizio con freddo umido e arietta gelida e pungente (4°). Terreno in manto naturale in buone condizioni. Spett.: 350 circa, di cui 22 vercellesi nel settore ospiti. Pergo in tradizionale gialloblù, nerazzurro, Pro tutta in bianco (Rizzo in all-red), elegantissima la terna arbitrale tutta in nero come ai vecchi tempi. Rec.: 1’+7’.
Foto di Stefano Zanello
Il “Pallone Raccontava” come la sfida tra Pergolettese e Pro Vercelli, giunta al suo 51° episodio (49 di campionato, 2 di Coppa) rappresentasse una delle classiche in assoluto della Terza Serie (C1 e C2) italiana. Vero è infatti che la Pergo, nelle sue varie declinazioni societarie (‘Pergocrema’, ‘Cremapergo’ e l’attuale Pergolettese) sia addirittura il 9° avversario ‘più sfidato’ dalle Bianche Casacche nella loro lunga e gloriosa storia. Stavolta, però, i bei discorsi storico-romantici lasciavano ampio spazio alla esigenza totale di fare punti in quella che è a tutti gli effetti una delicatissima sfida-salvezza per la permanenza tra i ‘Prof’ in questa stagione 2024-25. Si giocava la 1.a di ritorno, l’ultima del 2024 e ogni score pesa veramente doppio nella disgraziata eventualità di ritrovarsi a fine anno agli spareggi. Alla fine, l’11 di Banchini non porterà a casa nessun punto neppure da questa trasferta, seppur giocata perlomeno alla pari, come quella di sette giorni prima contro il più quotato Renate. A decidere è infatti stata la rete del cremasco Bignami, al 95’. Di sicuro, in casa Pro, una delle gare che non dovevano essere perse, non è finita come era lecito attendersi e che ricaccia i Leoni i zona playout (e con una Triestina in ripresa che non in pochi pronosticano come salva senza l’ausilio degli spareggi a fine stagione). Occorre evidentemente ancora di più, anche se ai ragazzi, come si suol dire “non si può proprio imputare nulla” (se non un evidente, ma umano calo negli ultimi, fatali minuti).
TATTICAMENTE, la Pergolettese di ‘James’ Curioni (senza l’infortunato Piu e gli squalificati Jaouhari e Stante) si dipana inizialmente con un 3-4-2-1: Cordaro in porta; Tonoli, Lambrughi, Bignami terzetto arretrato; Careccia, Scarsella, Arini, Olivieri in mediana; Basili e l’ispiratore Albertini trequartisti ad imbeccare la scaltrissima punta pura Parker (ben annullata dal pacchetto difensivo bianco). Nel 3-5-2 della Pro disegnato da mister Banchini (che non può contare sui servigi degli infortunati Carosso e Vigiani) vede Rizzo tra i pali; difesa con Clemente (reduce dal turno di stop), Marchetti e De Marino; mediana senza lo squalificato Emmanuello) con Pino, Iotti, il rientrante Louati ad agire da elegante playmaker, Rutigliano (flessibilissimo, come sempre, a scambiarsi con lo stesso Louati) e Iezzi (a giocare con la protezione, dopo la recente operazione al naso); Coppola e capitan Comi (uomo ovunque e bandiera) in avanti. In panchina, due buone notizie: si rivede Dall’Aquila e il difensore classe 2004 Luca Benacquista (ex giovanili del Frosinone, poi Pistoiese e Città di Varese in D) neoacquisto del ds della Pro Francesco Musumeci appena due giorni fa. I cambi in mediana negli ultimi minuti probabilmente evidenziano dove possa essere indirizzato il mercato di riparazione di gennaio (oltre ad una punta che possa far rifiatare il solito monumentale Comi).
LA GARA. 1’ pt: bravissimo il rientrante e preziosissimo Louati a neutralizzare il pericolo-Basili, ben servito sul versante destro dell’area, nella prima azione del match, dopo una manciata di secondi. Poi (3’ pt) l’assistente 1 ferma per off-side (segnalazione un pelo tardiva) la cavalcata di Coppola. Sono comunque i gialloblù a manovrare maggiormente la sfera in questa porzione iniziale di gara. All’11’ pt l’azione insidiosa della Pergo culmina con un fallo su Rizzo, con Scarsella che però era arrivato ad un soffio dalla potenziale spizzata vincente. Arriva al 16’ pt il primo angolo del match: è a favore della Pro che disegna finalmente la prima azione da gol, grazie al pregevole rasoterra al volo di De Marino, intercettato però dalla difesa cremasca. Seppur isolato, è comunque un segnale per i leoni ospiti al “Voltini”. Al 19’ pt il referee grazia Iotti non comminandogli un giallo in mediana per intervento in ripartenza su Parker. La Bianca lotta molto a centrocampo, ma non riesce ancora ad innescare i propri avanti o ali. Sfida tutt’altro che agevole per entrambe le contendenti, comunque. 24’ pt: Coppola manca un soffio per andare alla stoccata vincente: l’attaccante bianco era stato eccellente nel controllo fulmineo di destro su assist di Rutigliano a due passi dalla porta cremasca. È una Pro umile, coriacea e con le idee chiarissime, che non perde occasione - appena le è possibile - di andare al tiro. Sarà così anche poco dopo, per Rutigliano, lucidissimo, ma contrato sul più bello. 26’ pt: la sponda di testa di Albertini su cross dalla mancina termina alto di poco. Il mancino di Iotti in controtempo meritava sicuramente miglior sorte al 29’ pt. La sensazione, chiarissima, è che al primo minimo errore di una delle due sfidanti, lo score cambierà.
32’ pt: la Pro inizia decisamente ad avanzare, se non addirittura a deliziare: traversone di ottima fattura dalla destra di Louati (galvanizzato da Banchini, affidandogli maggiori compiti di velenosa percussione), Comi e Iotti intercettano, ma il ritmo musicale per l’azione da gol è sfumato. Intanto, al 32’ pt ci si guadagna il secondo angolo di giornata. Tutto molto bello, ma vero è anche che Cordaro, portiere di casa, non venga però mai veramente impegnato, così come sulla conclusione di Iotti da calcio di punizione al 36’ pt, che non trova lo specchio della porta. Il 3° angolo leonino giunge al 36’ pt. Il ‘Voltini’ inizia a fischiare i suoi. Ed è un buon segno in ottica eusebiana. La Pergo si riaffaccia in attacco con un (improduttivo) calcio di punizione al 40’ pt. Il 4° corner (è sempre Iotti alla trasformazione) è al 45’ pt, Comi non riesce a scoccare il tiro, la squadra di casa riparte pericolosissima, mala difesa candida è semplicemente impeccabile a neutralizzare quello che poteva essere un contropiede letale. La prima frazione termina con nessuna parata da parte di Rizzo e Cordaro. Non per questo, non si può certo dire che non vi sia stata gran battaglia.
RIPRESA. La Pergo, come nella prima frazione, tenta subito di aggredire, ma è Rutigliano a creare il primo brivido del secondo tempo al 3’ st. Parimenti, Comi crea, col suo fulmine fendente su imbeccata ‘iottiana’, l’effetto ottico del gol. La sfera, però, è purtroppo fuori di un soffio. Corre il 7’ st. Il segreto della Bianca - almeno in questa fase – è l’essere capace di avere ragione della maggior parte dei duelli sulla trequarti. Al 57’ la traversa da lunga distanza clamorosamente centrata da Comi (giusto all’incrocio dei pali a portiere battuto) è uno squarcio di luce purissima che illumina il “Voltini”. L’azione, semplicemente squisita sul piano tecnico, è di quelle che sinceramente si meritavano la marcatura. Al 61’ Clemente (poi tutto ok) è a terra in area, il referee ferma il gioco. Il match ora si è definitivamente (surri)scaldato. La curiosità tattica è che, giunti al al 65’, nessuno dei due portieri abbia ancora effettuato una parata decisiva degna di questa definizione. A dimostrazione dell’enorme e permanente lotta sulla mediana tra le due sfidanti. Dal 67’ nelle fila cremasche ci sono Capoferri e Anelli “in” per Olivieri e Albertini. Clemente (gran gara, la sua) si libera e va finalmente al tiro nello specchio della porta e costringe Cordaro alla prima parata (e deviazione in angolo). Il pregevole colpo al volo di Basili è deviato da Louati in angolo. È il 71’ ed è il primo tiro dalla bandierina per i padroni di casa. Poco dopo, il mancino da posizione ravvicinata di Anelli è di pochissimo alto. Oggettivamente, la Pro ha rischiato più in questi due minuti, che in tutto il resto del match. 80’: Parker sperpera alto un calcio di punizione. Ora è la Pergo a crescere, conquistando una serie di calci di punizione, tutti insidiosi. Come quello all’83’ firmato dal mancino di Lambrughi, alto di poco. Dal 79’ in campo ci sono Bunino e Condello per Coppola e Rutigliano. 86’: Rizzo rischia su Parker che va proditoriamente giù in area, il referee Francesco D’Eusanio di Faenza, non abbocca. Clemente, appena ammonito, ci prova da fuori, ma la sfera è fuori mira. Dall’89’ ci sono Sbraga e Contaldo in campo per lo stesso Clemente ed un esausto e generosissimo Louati, alla sua miglior prestazione stagionale (e dopo il lungo stop dello scorso campionato). Intanto si è già entrati nei 5’ di recupero. Al 92’ Anelli conquista caparbiamente il 2° angolo per i suoi. Rizzo inchioda a terra la gran inzuccata di Bignami al 93’. È sicuramente questa l’occasione più limpida del match per i gialloblù.
Sino al 95’ quando con lo stesso Bignami segna la rete-partita, spizzando di testa vincente il cross dalla sinistra di Careccia (1-0). Al 97’ il calcio di punizione di Iotti impegna Cordaro che blocca in presa alta. Finisce così, come all’andata ma a sorti inverse. È la Pergolettese a vincere, per un soffio, con un gol in pieno recupero. La Pro torna, leccandosi le ferite sul torpedone di ritorno. Occorre non abbattersi e considerare le molte cose positive viste nelle due ultime due partite, in cui si è raccolto però solo un pugno di mosche. Si chiude così questo 2024, il peggior anno solare da quando i Leoni sono tornati in Serie C dopo la parentesi-sogno della Serie Cadetta. Che l’anno nuovo possa portare punti (e consigli) in via Massaua. È quello che ci auguriamo davvero tutti.
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