Serie C Girone A
di Alex Tacchini
13 Dicembre 2024 22:52
Serie C Now 2024-25/Girone A: anticipo della 19.a giornata di andata
Venerdì 13 dicembre 2024
Meda (MB), stadio comunale “Città di Meda-Mino Favini”- ore 20:30
RENATE-PRO VERCELLI 1-0
RENATE (4-2-3-1): Nobile; Eleuteri (68’ Gardoni), Spedalieri, Pellizzari, Riviera; Bonetti (60’ Esposito), Vassallo; Ghezzi (73’ Anghileri), Siega (73’ Mazzaroppi), Di Nolfo (60’ Egharevba); Plescia. A disp.: Ombra, Bartoccioni, Delcarro, Bocalon, Stagi, Garavello. All.: Luciano Foschi.
PRO VERCELLI (3-5-2): Rizzo; Sbraga, Marchetti, De Marino; Pino (77’ Sow), Iotti, Emmanuello, Contaldo (61’ Rutigliano), Serpe (41’ pt Anton); Coppola (79’ Schenetti), Comi. A disp.: Passador, Lancillotti, Bunino, Gheza, Ronchi, Casazza, Condello, Schenetti. All.: Marco Banchini.
Arbitro: Domenico Castellone di Napoli (Carmine De Vito di Napoli e Marco Munitello di Gradisca d’Isonzo; IV: Leonardo Leorsini di Terni).
MARCATORI: 3’ pt Plescia (RE).
Ammoniti Renate: 15’ pt Pellizzari; 10’ st Nobile, 29’ st Plescia, 94’ Vassallo.
Ammonito Pro: 87’ Schenetti.
Espulso Pro: 95’ Emmanuello.
Corner: 4-5.
NOTE - Serata fredda e umida (5°). Terreno in manto naturale in discrete condizioni. Spett.: 150 circa, di cui 25 da Vercelli. Renate in nerazzurro, Pro tutta in bianco, Terna in giallonero, Rec.: 2’+5’.
Il Pallone racconta che lo stadio di via Icmesa (nome che negli Anni ’70 mise i brividi agli Italiani e soprattutto agli sfortunati abitanti del paese brianzolo), rappresenti un tabù assoluto per i colori della Pro Vercelli. Anche stavolta, il 13° match nella storia tra Pantere e Leoni (12 di campionato, l’unica di Coppa fu nel 2011-12) abbia partorito l’ennesimo ko (seppur di misura) per i Leoni, usciti puniti nonostante una prova gagliarda in cui ha tratti ha dimostrato superiorità nei confronti del pur vittorioso e cinico Renate. Curiosità: al Mino Favini (ex “Città di Meda”), la Pro non aveva mai vinto, nemmeno nei 5 match di C2 contro il Meda, disputati tra il 1999 e il 2004 (2 pareggi e 3 sconfitte). Un vero peccato.
TATTICAMENTE, il Renate di Foschi - senza lo squalificato ex Auriletto e gli infortunati Calì e Deleo - gioca (4-2-3-1) con l’ex Nobile in porta; Eleuteri, Spedalieri, Pellizzari, Riviera; Bonetti e Vassallo sono i due “play”; Ghezzi, Siega, Di Nolfo trequartisti flessibili e offensivi; Plescia punta pura. Curiosità: in settimana si sta allenando con la squadra nerazzurra (come l’Atalanta) l’ex attaccante argentino della Dea, nonché campione del Mondo 2022 (nonché Copa America 20121 e Europa League 2022-23 col Siviglia) Papu Gómez. Risponde la Pro di coach Banchini alla sua “terza” sulla panca bianca (senza gli infortunati Louati, Carosso e Cugnata, Iezzi - operato al naso in settimana - e lo squalificato Clemente) che conferma il 3-5-2 delle due precedenti gare. Rizzo tra i pali; Sbraga, Marchetti e De Marino nel pacchetto arretrato; Pino, Iotti (più offensivo del solito e sull’out mancino), Emmanuello, Contaldo e la novità Serpe in mediana; Coppola e Comi sono i due frombolieri.
LA GARA. Partono a spron battuto le ‘Pantere’, con l'ex Messina Plescia che ben imbeccato da Riviera (nell’occasione, “quasi Rivera”) rende vano l’uscita disperata di Rizzo e sblocca subito lo score al 3’ pt, complice la sostanziale dormita della retroguardia leonina (1-0 e gara già in salita per gli ospiti). Dopo un quarto d’ora di assestamento, la Pro inizia a macinare più gioco e capire più l’avversario. A crescere sono soprattutto il palleggio e possesso palla vercellese. Dopo il gol, nessuna azione da rete è stata però creata da ambo i lati. Il primo angolo della Pro viene battuto al 27’ pt. La traiettoria di Emmanuello (elegante e preciso come ai vecchi tempi) è velenosa e costringe la difesa di casa a salvarsi di nuovo in corner. Anche in questa seconda occasione l’11 bianco va ad un soffio dal potenziale tocco a rete vincente. Poi, per, la Bianca viene salvata da un errore in ripartenza del Renate, che sembrava poter risultare assai pericolosa. Lo stantuffo velocissimo di Pino (assai dinamico e ‘uomo ovunque’) dalla destra crea il 3° tiro dalla bandierina in due minuti e mezzo. Sì. La Pro sta guadagnando metri e fiducia. 35’ pt: il traversone di Emmanuello è intercettato dal colpo di testa di Sbraga: ne esce un pallonetto prevedibile e centrale, Nobile infatti lo blocca in presa alta. Dopo il gol iniziale, il Renate non ha più tirato in porta. Al 41’ pt Serpe non ce la fa, al suo posto (centromediano) entra Anton. L’attitudine positiva dell’11 bianco si vede tutta nel come siano stati sfruttati sino in fondo i due minuti di recupero concessi dal referee.
RIPRESA. La Pro tenta di ricambiare con lo stesso piano l’avversario realizzato in avvio di prima frazione: ovvero partire a tavoletta, sorprendere la preda e segnare un gol. Impresa sfiorata di un soffio grazie a belle trame e soprattutto al tiro di Comi al 6’ st che impegna Nobile. Peccato. Al momento, non esageriamo se fotografiamo una sola squadra in campo e questa è certamente quella in casacca candida. Un pareggio sarebbe oggettivamente meritato. Anche perché i Leoni insistono. 8’ st: calcio di punizione pennellato di Emmanuello per la testa di Marchetti, ma era off-side. I Leoni riescono a porre in atto il duplice intento di giocare molto chiusi e attenti in difesa, di coprire bene le mattonelle di mediana e di gestire palla con intenti subito pericolosi. Mica male. Un vero peccato aver subito quel maledetto gol a freddo. Al 58’ sono 4 i corner a favore dei piemontesi, 1 solo per il Renate. De Marino tocca ad un passo da Nobile, ma la sfera acquisisce una traiettoria purtroppo alta: è, questa, una nuova occasione per i Leoni. Foschi capisce il momento di difficoltà e al 60’ ne allora cambia due, inserendo Egharevba ed Esposito. Banchini risponde inserendo Rutigliano per Contaldo qualche secondo dopo. 63’: la bomba di Comi viene salvata da Nobile, poi sulla ribattuta dell’estremo difensore nerazzurro, a due giocatori bianchi non riesce il tap-in vincente. È l’azione da gol più bella creata sin qui dalla Bianca. Quasi incredibile constatare come una squadra di qualità come il Renate non abbia più creato praticamente nulla dopo il 3’ del primo tempo. È questo il più bel complimento per l’11 vercellese. Che però non basta, per ora, a muovere la classifica. Il calcio è però strano, così la fiammata del Renate al 70’ potrebbe davvero condurre al raddoppio, ma il flipper in area alla fine non premia Egharevba, nonostante l’estemporaneo fuori giri della retroguardia eusebiana. Con gli ingressi al 73’ di Anghileri e Mazzaroppi, ora il Renate è praticamente un’altra squadra. 76’: delizioso il dialogo Emmanuello-Comi e la porta di Nobile trema ancora: il tocco del capitano-capocannoniere sibila accanto al palo alla mancina di Nobile. Intanto Sow rileva Pino che ha dato veramente tutto. Al 79’ il computo degli angoli è 3-5 per i ‘banchiniani’. Altro giro e altro regalo all’80’ con il colpo di testa per Comi che viene un’altra volta neutralizzato dall’ex compagno di squadra Comi. Mancano 10 minuti e la Pro – lo ribadiamo – si meriterebbe ampiamente il pari. A memoria d’uomo è forse la miglior prestazione mai realizzata dalla Pro su questo osticissimo terreno di giuoco. I due tentativi di Schenetti (che ha rilevato Coppola) e Rutigliano all’82’ potevano avere miglior mira e suerte. La clessidra scorre veloce e il gol agognato e meritato, non arriva. 90’: il Renate si aggrappa alla richiesta di un tocco di mano in area, ma il referee concede solo il corner. I padroni di casa vogliono chiudere in avanti, come non è mai più stato fatto nei precedenti 75 minuti di gioco. La Pro paga il calo comprensibile di carburante. Al 95’ Emmanuello macchia la sua ottima prova con il rosso comminatogli al 95’ (e mette nei guai le future scelte tattiche del mister dei bianchi, che avevano trovato una buona quadra). Comi e compagni provano il tutto per tutto nella manciata di secondi finali, ma è tutto vano. Al “Favini” di Meda, la Pro ha giocato, ma è il Renate ad aver vinto.
Foto di Stefano Zanello
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