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Serie C, girone a

Pareggio tra le due Pro in crisi

Un provvidenziale gol allo scadere del solito Comi. Tanta voglia e grinta (e il nuovo trainer) bastano alla Pro Vercelli per uscire indenni dallo “Speroni” in un match a dir poco delicatissimo: la rete biancoblù di Cavalli in avvio di ripresa aveva illuso la Pro Patria

Pareggio tra le due Pro in crisi

Foto di Stefano Zanello

Serie C Now 2024-25/Girone A: 17.a giornata di andata

Domenica 1° dicembre 2024

Busto Arsizio, stadio comunale “Carlo Speroni”- ore 17:30

 PRO PATRIA-PRO VERCELLI 1-1

AURORA PRO PATRIA 1919 SRL (3-4-2-1): Rovida; Cavalli, Alcibiade (39’ pt Reggiori), Bashi; Somma, Piran, Palazzi (81’ Mallamo), Ferri (81’ Nicco); Pitou (60’ Mehic), Toci, Curatolo (60’ Terrani). A disp.: Pratelli, Gadda, Renault, Ferrario, Miculi, Vaglica. All.: Riccardo Colombo.

FC PRO VERCELLI 1892 (3-5-2): Rizzo; Clemente, Marchetti, De Marino; Iezzi, Iotti, Louati (74’ Sow), Contaldo (56’ Emmanuello), Pino; Coppola (74’ Bunino), Comi. A disp.: Passador, Lancellotti, Biagetti, Gheza, Cugnata, Sbraga, Rutigliano, Casazza, Condello, Schenetti, Anton, Serpe. All.: Marco Banchini.

Arbitro: Matteo Canci di Carrara (Michele Fracchiolla di Bari e Diego Spatrisano di Cesena; IV: Alessandro Dallagà di Rovigo).

MARCATORI: 2’ st Cavalli (PP), 90’ Comi (PVC).

Ammoniti Pro Patria: 73’ Somma, 88’ Terrani; 95’ Cavalli.

Ammoniti Pro Vercelli: 88’ De Marino

Corner: 4-7.

NOTE - Serata con visibilità nitida di una giornata che è stata fredda, ma soleggiata (6°). Terreno di giuoco in manto naturale in discrete condizioni. Spett.: 400 circa, di cui 60 da Vercelli. Terna in giallo nero, Pro Patria nel tradizionale completo con maglia a righe biancoblù e pantaloncini bianchi Pro Vercelli tutta in nero. Rec.: 2’+5’.

C’erano elevatissime curiosità e attesa, tra tifosi e addetti ai lavori, per vedere all’opera la Pro Vercelli alle prese in uno degli scontri diretti per la conquista della salvezza, con un nuovo tecnico in panchina (Banchini), dopo l’addio signorile di Paolo Cannavaro (che chiude con 4 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte in 16 gare di campionato) in settimana. La sfida è delicatissima per entrambe le compagini. Tra le mura amiche, la Pro di casa (quella “Tigrotta”) cerca il ko per staccare l’avversario leonino e acquisire un eventuale bonus in caso malaugurato di playout a fine stagione. La Pro bianca, spera di capitalizzare quel tocco di adrenalina in più che ogni avvicendamento di allenatore porta solitamente con sé. Aggiungete una classica del Calcio Italiano, giunta alla sua 77 puntata sul manto erboso (64 di campionato e 13 di Coppa Italia, l’ultima lo scorso 18 agosto, terminata 0-0 dts, poi 4-5 ai rigori per i vercellesi) tra due compagini che condividono storia, crisi di classifica contingente (tra cui gli 11 gol sin qui segnati, oltre ai 15 punti) e…suffisso “pro”, ed il gioco è fatto. Alla fine, la posta in palio rifletterà il leggero predominio nelle due frazioni: agli ospiti la prima, ai padroni di casa, la seconda. Però, quanta fatica (su ambo i lati).

TATTICAMENTE, il 3-4-2-1 di coach Riccardo Colombo Rovida (Tavaglini, Frattini, Lombardoni, Citterio e Beretta) tra i pali dei tigrotti di casa; Cavalli, Alcibiade, Bashi è il terzetto difensivo. Centrocampo a 4 con Piran e Somma esterni e Palazzi e Ferri mediani. L’attacco è firmato Pitou-Curatolo, con Toci ad ispirare. Gli ex sono Raffaele Alcibiade (uscirà al 39’ pt), Andrea Palazzi e il ds biancoblù Sandro Turotti. La prima Pro Vercelli allenata dall’ex Como e Alessandria Marco Bancheri (senza gli infortunati Carosso, Vigiani e Dall’Aquila) opta invece per un 3-5-2: Rizzo stabilmente in porta; Clemente, Marchetti, De Marino è il terzetto arretrato; mediana con Pino a destra e Iezzi a sinistra sulle ali, col trio Iotti-Louati-Contaldo più centrali; Coppola (e non Bunino o Sow) e il rientrante capitan e bomberone Comi (quanto ci sei mancato, ‘Gianma’!) sono i due puntero. Nota di colore: la squadra del presidente Pinciroli è arrivata al “Carlo Speroni” a bordo di un fiammante torpedone Iveco dotato di magnifica livrea.

LA GARA. Partono a spron battuto gli uomini di mister Banchini, che mettono sotto gli avversari costretti nella propria trequarti difensiva. Al 3’ pt Iotti ci prova dalla distanza con un calcio piazzato, ma sfera alta per impensierire l’estremo di casa Rovida. A farla da padrone, per ora sono però sia la foga (leggi generosità), sia gli errori di precisione o tocco. Sugli spalti, il tifo emesso dalla generosa ugola dei tifosi accorsi da Vercelli al capezzale dell’amata è palpabile. Insomma, affermare che l’11 bicciolano sia concentrato, è dir poco. Un lampo corre tra la noia costante al 23’ pt: traversone di Clemente dalla destra per la rovesciata di Comi, ma la sfera termina fuori. Il gesto è però semplicemente spettacolare e lascia a bocca aperta anche il pubblico di casa. Al 25’ pt la Pro Vercelli sta di fatto facendo la gara e mantenendo saldo il pallino delle operazioni, come da settimane non la si vedeva fare. Quello che emerge, col fluire delle azioni dei piemontesi, è l’ormai cronica mancanza di lucidità nella fase del tratteggio decisivo sulla trequarti (aspetto che nessun tecnico al mondo sia in grado di correggere in appena due sedute di allenamento). La Pro Patria di Colombo, invece, è assai abbottonate e cerca di concedere il minimo degli spazi e degli errori. Altro lampo al 32’ pt. Cross di Iotti dalla destra, spizzata di Comi, sfera che sembrava entrare, ma la deviazione di Rovida si rileva provvidenziale, con Coppola che per poco non riesce a trovarsi sulla traiettoria del rinvio. In mezz’ora, due azioni, entrambe di marca vercellese. La Pro di casa, al momento, non è pervenuta. Dal 39’ pt c’è il giovane Reggiori in luogo di Alcibiade. 40’ pt: il colpo di testa di Curatolo (su cross di Piran), deviato in angolo è il primo squillo dell’11 di casa. Nell’ultimo spicchio di prima frazione, la squadra di Banchini ha pressato di meno. Il pasticciaccio brutto tra Pino e Rizzo (in cui quest’ultimo ha ragione da vendere, perché in uscita) partorisce un calcio di punizione al 45’ pt. Sugli sviluppi, Pitou azzecca un bolide in diagonale potenzialmente velenosissimo, molto meno la mira. La Pro vercellese usufruisce però di due angoli (seppur improduttivi) nei secondi finali di frazione.

RIPRESA. Partenza in salita per gli uomini di Banchini, che vanno sotto al 2’ st. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, traversone morbido di Ferri per Cavalli, tocco altrettanto vellutato di testa, con traiettoria in palombella che sorprende Rizzo (1-0 per la Pro Patria). Risponde la Bianca con un calcio di punizione e un calcio d’angolo, tra il 3’ ed il 5’ st. Se non viene il magone, poco ci manca. La squadra di Banchini, accusa un po’ il colpo, poi progressivamente si riprende. Intanto, in campo c’è Emmanuello per Contaldo dal 56’. Chiaro il disegno di provare qualche conclusione dal limite in più (‘Ema’ e Iezzi ce l’hanno nelle corde eccome). Dal settore ospiti, però, si alza il coro “Non vinciamo mai”. 61’: i Tigrotti protestano per un tocco di Iezzi su Somma in area. Poi il dialogo Terrani-Mehic non impensierisce Rizzo. In questa fase i biancoblù cercano il colpo del definitivo ko nei confronti del Leone ferito. Ne guadagna il tasso di emozione della gara, con qualche capovolgimento di fronte in più (non Piu, che è appena uscito, sostituito da Mehic). Proprio Mehic si divora il potenziale 2-0 grazie ad una grande parata di Rizzo, che – costretto ad un tu per tu su amnesia difensiva - mette provvidenzialmente in angolo al 70’. Dato fattuale: al 25’ della seconda frazione di gioco la Pro vercellese non è ancora riuscita a creare una vera occasione da gol dal rientro negli spogliatoi. Dal 74’ dentro Sow per Louati e Bunino per Coppola. 79’: Iotti per Comi, Comi procura fallo a Bashi. È insomma la “vecchia guardia” a cercare di mettere una pezza. Certo che su Iezzi il referee non vede due falli davvero marchiani. Il secondo dei quali all’88’. Quando tutto sembra perduto (in ottica bicciolana), allo scoccare esatto del 90’ ecco la rete di Comi che ci mette non una pezza, ma una ‘pezzona’ e fa esplodere i supporter col leone tatuato sul cuore: traversone di Iotti dalla bandierina, sponda di Marchetti, Comi si trova il pallone tra i piedi a due passi dalla porta e insacca da campione e con rabbia alle spalle di Rovida: è il gol di un 1-1 importantissimo. Salutare come una vitamina dopo un antibiotico durato 45 minuti (la ripresa). Ripartire da Busto insomma, non solo si può. Si deve.

Foto di Stefano Zanello

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