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Serie C, girone a

Naufragio Pro: ora è allarme rosso

L’11 bianco fallisce lo scontro diretto con l’Albinoleffe che passa agevolmente al Piola con reti di Baroni e Zoma. Ora si tratta di capire cosa si voglia fare di questa stagione e di questa società. Si attendono risposte il prima possibile.

Serie C Now 2024-25/Girone A: 16.a giornata di andata

Sabato 23 novembre 2024

Vercelli, stadio comunale “Silvio Piola”- ore 15:00

PRO VERCELLI-ALBINOLEFFE 0-2

FC PRO VERCELLI 1892 (3-5-2): Rizzo; Clemente (43’ st Casazza), Marchetti, De Marino; Iezzi, Iotti, Louati, Pino, Rutigliano (14’ st Contaldo); Bunino, Coppola (14’ st Sow). A disp.: Passador, Lancellotti, Biagetti, Emmanuello, Gheza, Cugnata, Sbraga, Ronchi, Condello, Schenetti, Serpe, Anton. All.: Paolo Cannavaro.

ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta; Borghini, Potop, Baroni; Gusu, Agostinelli (23’ st Astrologo), Fossati (92’ Ricordi), Parlati, Munari (23’ st Giannini); Zoma (43’ st Capelli), Mustacchio (43’ st Zanini). A disp.: Facchetti, De Gennaro, Zambelli, Evangelisti, Angeloni, Vinzioli, Bosia, Freri. All.: Giovanni Lopez.

Arbitro: Andrea Terribile di Bassano del Grappa (Nidaa Hader di Ravenna e Fabio Cantatore di Molfetta; IV: Federico Tassano di Chiavari).

MARCATORE: 31’ st Baroni (A), 38’ st Zoma (A).

Ammoniti Pro: 35’ pt Pino; 4’ st Bunino, 5’ st Coppola.

Corner: 2-7.

NOTE - Giornata fredda, ma soleggiata (9°). Terreno in manto sintetico in perfette condizioni. Pro in bianco e nero, AlbinoLeffe in giallo con inserti rossi; terna in giallo nero. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, su tutti i campi, tramite led di bordocampo e messaggi speaker è stato promosso il 1522, numero gratuito antiviolenza e stalking, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime. Rec.: 0’+.

La gara n.18 tra Pro Vercelli e AlbinoLeffe (15.a di campionato) è stata vinta meritatamente dagli ospiti. Il match – scontro diretto in ottica salvezza - segna il cambio definitivo (e irreversibile) di orizzonti in via Massaua, che stanno palesemente naufragando. Progetti e salvataggi. Testa bassa. Umiltà. Riconoscere i propri errori e sopravvalutazioni. Mercato a gennaio. Una categoria da salvare. Perché è meglio investire prima, che ritrovarsi tra i Dilettanti, poi. Con perdite incommensurabili. Oppure, cercare un investitore o un rilevatore, se “la baracca” non ce la si può permettere. Lanciare anche appelli, come fece patron Massimo Secondo anni fa. Insomma, sbattersi, invece di stare a guardare la nave che affondi e continuare suonare l’orchestrina. Soprattutto, prendersi le proprie responsabilità. Perché il bonus di benevolenza, dopo la 16.a giornata, non può che essere finito. La piazza e il blasone (e quelle 500 anime da magone che continuano a venire allo stadio e si meriterebbero, uno per uno un diploma), ci pare, lo meritano. Il match che doveva tornare a portar punti, si è rivelato un boomerang fatale, fedele espressione di quanto emerso in campo. Il roster a disposizione di Cannavaro, del resto parlava e parla chiaro. Le scelte sono queste. Si potrà anche cambiare trainer (scelta che personalmente riteniamo sbagliata e costosa), servono invece giocatori di qualità in più. Subito, prima, durante e dopo.

TATTICAMENTE, la Pro, senza Carosso, Comi, Vigiani e Dall’Aquila (l’ex è Mattia Mustacchio), vede mister Cannavaro confermare il 3-5-2: Rizzo tra i pali; Clemente, Marchetti, De Marino trio basso; Iezzi (a destra), Iotti, Louati, Pino (a sinistra), in mediana con Rutigliano a fare il jolly; Bunino e Coppola sono i due attaccanti di giornata. Privo di Gabriele Boloca e Salvatore Longo, l11’ di mister Giovanni Lopez (l’ex è Stefano Marchetti) dispiega Marietta tra i pali; Borghini, Potop, Baroni è il trio difensivo; Gusu, Agostinelli, Fossati, Parlati, Munari (con mano sinistra fasciata) in mediana; Zoma e Mustacchio in attacco.

LA GARA. 2’ pt: il sinistro di Mustacchio sa di Leone d’Argento. Per fortuna bianca, sfera deviata in corner. Su cui, al 3’ pt Fossati tenta il gol olimpico, ma Rizzo vigila. La Pro si inserisce bene e perviene in un paio di occasione all’azione in cui sfuma tutto solo all’ultimo tocco. Al 17’ pt Rizzo sciorina una parata da hockey su ghiaccio su Zoma sganciatosi sull’out sinistro. Gara ad armi pari, con squadre che giocano molto simili. L’Albi però spinge di più. 31’ pt: Rutigliano ci prova da 30 metri. Alto. Intanto, sono le folate “rosse dei biancocelesti” ad impensierire. Anche perché di sbocchi là davanti, i ragazzi di Cannavaro, non riescono a trovarne.

RIPRESA. Bunino (simulazione) e Coppola (Mustacchio bloccato per la maglia) si fanno ammonire nei primi 4 minuti. 7’ st: Iezzi si sgancia e il suo cross impegna in uscita Marietta, il goalkeeper ospite. Gara viva e aperta. 9’ st: bomba di Gusu, alta (non di molto) sulla linea trasversale. 13’ st: cross di Baroni, Mustacchio controlla, si gira e tira: Rizzo c’è. La Bianca fa sempre una gran fatica. Al 16’ st gran traversone dalla mancina di Iotti, testa di Bunino, alto. È l’azione più pregevole creata sin qui dal team eusebiano. Rimarrà l’unica. Al 70’, il computo degli angoli è 1-5 per gli ospiti. Il che è tutto dire. Salirà ancora. Traversa (tocco difensivo di Sow) e salvataggio sulla linea (di Louati) su colpo di testa di Zoma (al 26’ st) è la risultante dell’ultimo tiro dalla bandierina trasformato dalla squadra di Lopez. Insomma. La Pro rischia. E anche molto. Infatti al 31’ st, sugli sviluppi di un calcio di punizione trasformato da Giannini, ‘fagiolata’ in area e tocco finale di Baroni che oltrepassa la linea (0-1). Che diventa buio pesto al 38’ st col raddoppio di Zoma (0-2). Il raddoppio è infatti impostato e realizzato dl n.10 dell’Albinoeffe Zoma (100.a presenza per lui nel club seriano), che prima costringe Rizzo parare di piede, poi approfittando di una clamorosa incertezza di Louati firmando il tap-in vincente. Per la Bianca è notte fonda. I discorsi, stano a zero. Come la classifica e il termometro in via Massaua.

 

 

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