Serie C, girone a
di Alex Tacchini
17 Novembre 2024 17:28
Serie C Now 2024-25/Girone A: 15.a giornata di andata
Domenica 17 novembre 2024
Vicenza, stadio comunale “Romeo Menti”- ore 15:00
L.R. VICENZA-PRO VERCELLI 2-0
L.R. VICENZA (3-4-2-1): Confente; Laezza, Leverbe, Sandon; Zonta (82’ Talarico), Carraro (81’ F. Rossi), Della Latta (88’ Cester), Costa; Capone (64’ Rolfini), Della Morte (64’ Greco); Zamparo. A disp.: Massolo, Gallo, Cuomo, De Col, Mogentale, Fantoni, Morra. All.: Stefano Vecchi.
FC PRO VERCELLI 1892 (3-5-2): Rizzo; Sbraga, Marchetti, De Marino; Iezzi (91’ Gheza), Iotti, Louati, Pino; Coppola (76’ Sow), Schenetti (70’ Contaldo); Bunino. A disp.: Passador, Lancellotti, Biagetti, Emmanuello, Cugnata, Ronchi, Vigiani, Rutigliano, Casazza, Condello, Serpe. All.: Paolo Cannavaro.
MARCATORI: 13’ pt Della Morte (LV); 75’ Zonta (LV).
Arbitro: Edoardo Manedo Mazzoni di Prato (Andrea Maria Masciale di Molfetta e Davide Rignanese di Rimini; IV: Filippo Colaninno di Nola).
Ammoniti L.R. Vicenza: 6’ pt Laezza; 74’ Carraro.
Ammonito Pro: 44’ pt Schenetti.
Corner: 6-4.
NOTE - Pomeriggio freddo ma soleggiato (11°). Terreno in manto naturale in perfette condizioni. Spett.: 8.550 (18 i vercellesi sugli spalti). Vicenza in classica divisa a strisce biancorosse, pantaloncini bianchi; Pro tutta in black (con inserti bianchi e rossi), terna in giallo-nero. Su tutti i campi, prima del match, un minuto di silenzio in onore della Giornata Nazionale delle Vittime della strada. Rec.: 0’+4’.
Una difesa inossidabile di una squadra rotonda e spettacolare (nonché imbattuta da una vita tra le mura amiche), al servizio della seconda forza del torneo, che gioca davanti al proprio pubblico copiosissimo e infatti ambisce a braccare la prima (il Padova, oggi col suo match rimandato), contro il glorioso e giovanissimo 11 bianco che già di suo segna poco e pure senza il suo capitano-fromboliere Gianmario Comi. Insomma. La 23.a sfida nella storia tra Lanerossi Vicenza e Pro Vercelli, sembrava ed è stata una lotta piuttosto da pronostico facile, senza fronzoli, né troppi birignao nella sua chiave di lettura da bimbo della Prima Elementare. Prima e dopo il fischio iniziale. E infatti sarà il team biancorosso a tenere il costante controllo del match per tutti i 90’, segnando quasi subito con Della Morte e raddoppiando al 75’ con Zonta (e i bianchi ad uscire comunque sudati e generosamente impegnati). La classica gara, dunque, senza storia.
TATTICAMENTE, senza lo squalificato Rauti (ma con i rientranti Costa, Cuomo e Greco), il trainer dei biancorossi Stefano Vecchi dipana così il suo 3-4-1-2: Confente in porta, con Sandon, Laezza e Leverbe terzetto difensivo. Zonta (e non Talarico) e Costa esterni, con Carraro e Della Latta a centro mediana. Capone (e apparentemente non l’ex Della Morte, che inizialmente doveva partire dalla panchina) è il trequartista, a servire Zamparo e dell’altro ex di giornata Morra. All’ultimo momento, però, ecco il colpo di scena: proprio Morra accusa un dolore muscolare in fase di riscaldamento e viene dunque sostituito nel roster iniziale da Della Morte, con Zamparo che dievnta punta centrale (lo schema diventa quindi un 3-4-2-1). Fisicamente ko da tempo, sono sia Ronaldo Pompeu Da Silva (terzo ex della sfida), sia Ferrari. Piccola curiosità: tre delle ex bianche casacche in forza attualmente al Vicenza stanno per entrare a far parte nella Hall of Fame della Pro Vercelli. Il 4° ex è Fausto Rossi (che entrerà nella ripresa). La Pro di coach Paolo Cannavaro non ha invece a disposizione Dell’Aquila e Carosso per problemi fisici, così come capitan Comi che non è neppure in panchina. Clemente, poi, è squalificato. E allora, nel 3-5-2, davanti a Rizzo torna titolare Sbraga, insieme a Marchetti e De Marino. Iezzi e Pino sugli out di centrocampo, con Iotti e Marchetti mezzeali e Louati al centro. Bunino e Coppola (assai mobile) sono le due punte. Sembra la classica formazione atta a far dimostrare tutto il valore di chi abbia giocato meno in questi mesi iniziali di campionato (Sbraga, Pino, Iezzi, Coppola e Schenetti). Hai visto mai che, dando il tutto per tutto e sputando sangue, ci scappi pure un risultato a sorpresa. Perché, sulla carta, il divario tra le due squadre, appare notevole. Almeno in classifica. Comi e Emmanuello sono ex biancorossi.
LA GARA. C’è subito un calcio di punizione per il Lane al 2’ pt: il mancino di Costa però, decolla nello Spazio verso la ISS, la stazione spaziale orbitante. Biancorossi subito a pressare in attacco, per cercare di far capire l’aria che tira al “Menti”. La brezza non è di quelle favorevoli agli eusebiani. Già al 13’ pt arriva il gol dell’ex a forare la porta difesa da Rizzo: lo firma, imbeccato da Capone, proprio Matteo Della Morte con una bella staffilata scoccato giusto da inizio area e col portiere ospite un po’ sorpreso sul proprio palo (1-0: l’esultanza tiepida per l’ex attaccante bianco è di quelle sincere). I piani di Cannavaro sono durati meno di un quarto d’ora. 15’ pt: di pugno, Rizzo sventa in angolo il possibile 2-0, su botta di Capone. 16’ pt: Zonta, deviazione di Zamparo, palla sul fondo. La Pro ora può e deve respirare e riordinare le idee. Per fortuna che Della Morte, ispiratissimo, viene murato da Louati al 27’ pt. Qualche secondo dopo, dalla mediana Bunino prova il gol alla Maradona/Di Marco, ma la sfera non termina nello specchio dei pali difesi da Confente. I Ragazzi “del Canna” (stavolta dotatosi di piumino, dato il clima rigido) non stanno perdendo la testa. Giocano ordinati, puliti e corrono davvero un sacco. Certo, contro questo Lanerossi, è dura, ma questo lo si sapeva. D’altronde, per gli uomini di Vecchi, se si tratta di gestire, lo fanno senza troppi patemi. Tra il 33’ e il 35’ pt Iotti prima e Louati poi, lasciano scoccare due bei tiri da 20 metri, che sfiorano di poco i legni della porta vicentina. Sono le due principali insidie create sin qui dagli ospiti. Il primo angolo (improduttivo) per la Pro è al 37’ pt. Della Morte, sempre da fuori, risponde al 39’ pt. La Pro in questa fase è più reattiva dell’avversario e anche Bunino per poco non azzecca una deviazione vincente su una palla vagante in area. Iezzi viene buttato giù mentre stava entrando caparbiamente in area, ma il referee non ravvisa l’infrazione. Sarebbe stato un buon calcio di punizione dal limite. Al 44’ pt, su ribaltamento opposto, Schenetti si fa ammonire per proteste. Il Lane non si è certo sprecato troppo alla ricerca del raddoppio. Pino, Bunino, i Leoni chiudono in avanti la prima frazione.
RIPRESA.5’ st: De Marino ci prova da fuori. Tiro fuori misura ma la Pro sembra essere (ed è) partita determinata. 10’ st: Coppola entra in area di rigore servito da un lancio millimetrico, perde però il tempo giusto per la conclusione e viene murato in angolo. Al 67’ si fa vivo il Lane: bello il colpo di testa in area di della Latta su cross millimetrico di Greco. Rizzo devìa bene in corner. È quindi la squadra di Vecchi a raddoppiare. Al 77’ Zonta, lasciato per un solo attimo libero (e servito erroneamente da un tocco di Sbraga) punisce la Pro con un diagonale precisissimo e imbattibile (2-0). Due mini errori per i Leoni, due goal degli splendidi “magna-gati”: d’altronde, le grandi squadre sanno punirti velenosamente così, come un subdolo e potente cobra. La gara, in pratica, si chiude qui, con ampio anticipo. Anche perché il raddoppio di fatto galvanizza i padroni di casa, che ora dominano, anche in virtù della bontà qualitativa dei cambi immessi da Vecchi (cosa che a Cannavaro non è concessa). Al 91’ c’è esordio stagionale del giovane Gheza nelle fila bianche. Al 93’ è poi ancora una volta bravissimo Rizzo a sventare l’ultimo pericolo. Si chiude qui. “Non era certo questa la gara da vincere per i Leoni” (che tornano nelle paludi playout), era invece la gara vincere per il Lanerossi (che si avvicina alla capolista patavina). Tutto troppo secondo copione e banalmente prevedibile, quindi. Avanti la prossima. Si spera (almeno da parte bianca) con qualche incertezza e vibrazione in più.
Foto di Stefano Zanello
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