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Calcio

Vince la Baby-Dea, il Leone china la testa

A Caravaggio, contro l’Under neroblù di Modesto, i bianchi non sfigurano ma incassano la 7ª sconfitta stagionale: a segno Vavassori e Vlahovic.

Foto di Stefano Zanello

Foto di Stefano Zanello

Serie C Now 2024-25: 12ª giornata di andata

Martedì 29 ottobre 2024

Caravaggio (BG), stadio “Comunale” - ore 18:30

ATALANTA U23-PRO VERCELLI 2-0

ATALANTA U23 (3-4-2-1): Bertini; Del Lungo, Navarro, Obric; Bergonzi, Gyabuaa (20’ st Manzoni), Panada (77’ Chiwisa), Scheffer (77’ Sodero); De Nipoti (44’ pt Vavassori), Alessio (77’ Renault); Vlahovic. A disp.: Pardel, Torriani, Masi, Muhameti, Comi, Artesani. All.: Francesco Modesto.

FC PRO VERCELLI 1892 (3-4-1-2): Rizzo; Biagetti, Marchetti, De Marino; Vigiani (12’ st Sow), Iotti, Louati, Clemente (73’ Carosso); Dell’Aquila (12’ st Iezzi), Schenetti (73’ Bunino); Comi (83’ Rutigliano). A disp.: Passador, Lancellotti, Bunino, Emmanuello, Cugnata, Sbraga, Contaldo, Ronchi, Casazza, Coppola, Carosso, Serpe. All.: Paolo Cannavaro.

Arbitro: Michele Maccorin di Pordenone (Marco Roncari di Vicenza e Giuseppe Minutoli di Messina; IV: Lorenzo Montefiori di Ravenna).

MARCATORI: 3’ st Vavassori (A), 94’ Vlahovic (A).

Ammoniti Atalanta U23: 30’ pt Vlahovic, 39’ pt Gyabuaa; 23’ st Del Lungo.

Ammoniti Pro: 9’ st Clemente, 12’ st Comi.

Corner: 2-4.

NOTE - Serata con cielo sereno, con clima gradevole (18°). Terreno di gioco in erba naturale in buone condizioni. Spett.: 150 circa (10 da Vercelli). Orobici in neroblù e pantaloncini neri, Pro in all-white, terna in giallo nero. Rec.: 2’+5’.

Niente da fare per la Pro in questo triste autunno del 2024, alla sua seconda giornata nelle paludi dei playout. Anche quando non sbagliano la prestazione, i Ragazzi di Cannavaro non riescono né a segnare, né ad incamerare punti preziosi, seppure contro un avversario di buon lignaggio come lo è l’Atalanta Under 23 di Modesto (2-0 finale che non fa una grinza e poteva anche essere maggiormente pingue, se non fosse stato per l’eccellente prestazione di Rizzo). E questo è un dato fattuale. Qualcuno vuole dare la colpa all’allenatore? Forse, anche se francamente ci appare francamente sin troppo facile. Noi, propendiamo invece per l’aver sopravvalutato (o essere costretti a farlo dal punto di vista del budget a disposizione) la costruzione della rosa nel mercato estivo. Insomma. I ragazzi buoni ci sono eccome (e “si faranno”, vedrete), ma per potersi salvare in Terza Serie, occorre anche altro. Servirebbe la classica scossa alla Frankenstein Jr., probabilmente non si sa con precisione dove. Di sicuro, si continua a masticare amaro, amarissimo. È però in questi casi che occorrerà mettere sul piatto tutto il sangue freddo manageriale per non sbagliare le prossime delicate mosse che inevitabilmente arriveranno da via Massaua.

TATTICAMENTE, lo schema adottato da coach Francesco Modesto (ex di turno, come Guillaume Renault che parte dalla panchina), il 3-4-2-1 (col miglior attacco del campionato, ma reduce dalla scoppola per 3-0 col L.R. Vicenza), è speculare a quello leonino: Bertini tra i pali, difesa a tre con Del Lungo, Navarro e Obric; mediana folta con Bergonzi e Scheffer sugli out con la stellina azzurra (e capitan) Emmanuel Gyabuaa (nato a Parma, origini italo-ghanesi) e Panada centrali. Nel pacchetto offensivo, la punta pura è il il classe 2004 serbo Vanja Vlahovic (arrivato alla Dea dal Partizan Belgrado, è attualmente il capocannoniere provvisorio del girone A), con De Nipoti e Alessio mezze punte/trequartisti all’occorrenza. La Pro di Cannavaro (che incassa almeno un gol da 9 turni, cioè dal 3° turno ad oggi) e del suo vice Rolando Bianchi (ex di turno) risponde con una formazione (ancora una volta inedita), ma che per certi versi ricalca più quelle viste ad inizio stagione, ovvero con Rizzo (praticamente perfetto e migliore in campo per i suoi) in porta; difesa col trio Biagetti, Marchetti e De Marino; Vigiani e Clemente sugli esterni, con Iotti (non in formissima, ma stringe i denti) e Louati (ancora troppo impalpabile come performance) in cabina di regia. Dell’Aquila (suo l’unica chance della prima frazione) e Schenetti (che spesso va a rinfoltire il centrocampo, ma da uno come lui ci si attende ogni volta assai di più) sulla trequarti, ad imbeccare il centravanti puro capitan Gianmario Comi (vicecapocannoniere provvisorio del girone A).

LA GARA. Neanche 30 secondi di gioco e capitan Comi fa già assaggiare i tacchetti al rivale Gyabuaa. Nello spogliatoio, i Leoni di Cannavaro se lo sono detto chiaro e forte: “Questa gara non la si vuol perdere”. È però Vlahovic a mettersi subito in luce col suo tiro al 7’ pt, poi sugli sviluppi la sfera, toccata di testa da De Nipoti, ma spizzata da un difensore bianco, termina nel primo angolo di giornata. Bene Rizzo - tutto di rosso vestito - a neutralizzare la botta ravvicinata del puntero di casa. Ora l’11 di Modesto inizia a spingere. 13’ pt: Rizzo semplicemente stupendo in uscita con tempo esatto su Alessio ultimo uomo libero e lanciato a rete, ma il suo appoggio a rete non risulta vincente perché bloccato dal giovane goalkeeper ospite. Ci provano a tirare dal limite (e così si deve fare) Louati e Vigiani al 22’ pt, ma vengono murati. I vercellesi (che non mancano mai di pressare sulla prima e talvolta sulla seconda palla) giocano tra il giudizioso, ovvero senza scoprirsi, e l’essere viceversa costretti a difendersi dagli avversari. La sensazione, che promana anche dalle giornate precedenti, è che forse “manchi un uomo in più” a centrocampo. Il n.99 Vlahovic - sempre insidioso - al 27’ pt la tocca di fino, sprecando una buona occasione per fare male: Rizzo, comunque è vigile. I Leoni fanno comunque fatica a proporsi un po’ più in avanti, consentendo di far respirare la propria difesa. Se vogliamo trovare un merito ai ragazzi in maglia bianca, è quello di riuscire a non far giocare poi così bene l’11 di Modesto. Però, alla mezz’ora, di tiri scoccati verso la porta difesa da Bertini, nisba, nada, nichts. Due invece gli ammonti, tutti in casa neroblù sono al 30’ pt Vlahovic e al 39’ pt Gyabuaa. Attesissima dagli amanti delle statistiche, la prima azione gol della Bianca è firmata dall’Aquila al 40’ pt. La punta scuola Toro è servita al bacio dal suo capitano (punta di scuola granata) Comi. Retro-appoggio e deliziosa fiondata di mancino fino e precisione a tentare di beffare Bertini sul primo palo a destra. Ma l’estremo, pure infastidito come visuale, riesce all’ultimo a dire di no alle speranze dei tifosi eusebiani accorsi a Caravaggio. Al 42’ pt l’infortunio occorso a De Nipoti costringe mister Modesto al cambio con Vavassori. Al 46’ pt c’è il primo angolo della Pro. Si va però al riposo a reti inviolate.

RIPRESA. Partono all’arrembaggio i Leoni (forse troppo e ingenuamente), tanto la gara è subito sbloccata dall’Atalanta U23 in contropiede al 3’ st. Vlahovic si beve in cavalcata solitaria Marchetti, poi - entrato in area e con Rizzo in uscita disperata - appoggia a Vavassori che sul velluto concretizza in rete il “vassoio d’argento” (1-0). Ora, i ragazzi di Cannavaro - che non stanno giocando male - devono respirare, non abbattersi e non perdere la calma. Il palo colpito al 7’ st da Del Lungo (servito da Panada), alla destra di un Rizzo che appariva battuto in estensione, parrebbe non indurre comunque a rosee previsioni per il team piemontese. Non si era però sempre detto “gol sbagliato, gol subito”? Vedremo. Ora Iezzi per Dell’Aquila e Sow (che entra forte in percussione) per Vigiani al 57’ sono i primi due cambi di Cannavaro (stesso schema, ma con le due ali più fresche) per provare ad invertire l’inerzia del match. Rizzo di piede delude il tiro di Vlahovic al 63’. Sugli spalti, commoventi, si sentono i cori “Forza Pro!” a sostenere i Ragazzi. Gara viva, con gli orobici che vogliono chiuderla e i Leoni invece riaprirla. Schenetti (‘destrone’ dalla distanza che termina a lato non di molto), bene al 68’. Tripla, clamorosa chance da rete per la Mini-Dea al 71’: Iotti salva su Vavassori, poi è la traversa a salvare la porta di un ottimo Rizzo. Che pericolo, però! Bunino, neo entrato con Bunino, e poi Comi (ma era off-side) provano a rispondere al 74’. Lo scampato pericolo di un ipotetico 2-0 scuote la Pro. Fino a prova contraria, la gara, infatti, è ancora aperta. Carosso per Comi di testa, sfera in corner all’80’. Il tiro dalla bandierina, però, non è sfruttato dal team ospite (e non è una novità). 83’: Comi esce per Rutigliano. Ora Sow (sempre eccellente la sua impronta) è sulla mancina, con Bunino punta centrale. Non c’è rigore su Vlahovic perché l’intervento provvidenziale di De Marino è ‘pulitamente’ sul pallone all’88’. Ovvio che, dovendo dare il tutto per tutto, si rischi più di qualcosa. Iotti per Sow all’89’, ma il tiro è fuori mira. Nei 5’ di recupero concessi, la Pro può legittimamente ancora sperare, anche perché arriva alla fine più tonica. Il pari però non giungerà. Anzi, si china ancora la testa con la (bella) 9ª rete stagionale di Vlahovic, che arriva al 94’ (si accentra dalla mancina e col destro recapita la sfera in fondo al sacco: 2-0). Vince dunque e meritatamente la Baby-Dea, perde la Pro. Si tratta della 7ª sconfitta su 12 gare, la 3.a consecutiva. Se ci possiamo permettere, le prestazioni completamente sbagliate dai ragazzi di Cannavaro in questo primo spicchio di stagione sono state in trasferta col Caldiero e a Novara, in casa col Clodia e l’Arizignano. Non questa. Ripartire da Caravaggio, dunque - punteggio, a parte - si può e si dovrà nelle prossime giornate. Obbligatorio sarà, in queste settimane, non guardare la classifica. La strada, fortunatamente, è ancora lunga e può succedere di tutto.

Foto di Stefano Zanello

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