Calcio
di Alex Tacchini
25 Ottobre 2024 22:47
Serie C Now 2024-25: 11ª giornata di andata
Venerdì 25 ottobre 2024
Vercelli, stadio comunale “Silvio Piola”- ore 20:30
PRO VERCELLI-ARZIGNANO VALCHIAMPO 0-3
FC PRO VERCELLI 1892 (3-4-1-2):Rizzo; Biagetti, Sbraga, De Marino; Clemente (72’ Vigiani), Iotti, Louati (72’ Emmanuello), Carosso (1’ st Dell’Aquila); Sow (40’ st Coppola), Bunino (72’ Rutigliano); Comi. A disp.: Passador, Lancellotti, Marchetti, Cugnata, Contaldo, Da Pra, Iezzi, Schenetti, Serpe. All.: Paolo Cannavaro.
ARZIGNANO VALCHIAMPO (3-5-2): Boseggia; Rossoni, Boffelli, Milillo; Boccia, Barba (4’ st Lakti), Antoniazzi (16’ st Cerretelli), Bordo, Toniolo (1’ st Cariolato); Lunghi (74’ Benedetti), Nepi (74’ Mattioli). A disp.: Lotto, Manfrin, De Zen, Rossi, Stefanoni, Campesan, Verduci. All.: Giuseppe Bianchini.
MARCATORI: 9’ pt Nepi (A); 10’ st Boffelli (A), 43’ st Benedetti (A).
Arbitro: Giuseppe Rispoli di Locri (Tommaso Tagliafierro di Caserta e Giovanni Ciannarella di Napoli; IV: Davide Gandino di Alessandria).
Ammoniti Pro: 7’ pt Clemente; 13’ st Biagetti.
Ammoniti Arzignano: 24’ pt Antoniazzi; 34’ st Benedetti, 35’ st Boffelli.
Corner: 3-4.
NOTE - Serata (e giornata piovosa), ma non fredda per la stagione autunnale (15°). Terreno in manto sintetico in perfette condizioni. Pro tutta in bianco, Arzignano tutto in nero, terna in giallo nero. Rec.: 2’+ 4
Di prestazioni brutte dell’11 leonino, in questa stagione ne avevamo già viste un bel po’. Ma qui, giornata dopo giornata, si sta davvero costantemente e drammaticamente abbassando l’asticella. Una Pro imbarazzante, molle, inguardabile conferma l’atavica tradizione di perdere in casa con le ultime in classifica, come è avvenuto con l’Arzignano Valchiampo. Il dato, la gara, la prestazione, la condizione, l’assenza di idee e di propulsione non lasciano scampo. È questo, forse tra i momenti più bassi dal ritorno in Serie C (dopo la B). I vicentini di trainer Bianchini (‘poveri’ forse tecnicamente, ma belli dentro e fuori: grinta, corsa e testa bassa) non solo non hanno rubato nulla, ma hanno addirittura ‘fatto la gara’, il che è tutto dire. Le azioni in Borsa dei Leoni sono progressivamente crollate nell’ultimo mese, roba da Grande Depressione negli USA del ‘29. Così come la classifica, che ora piange lacrima amare pre-novembrine.
TATTICAMENTE, nelle fila della Pro di mister Paolo Cannavaro (un 3-4-1-2, che però spesso difende a 5) tornano disponibili Sow e Dell’Aquila. Giocheranno entrambi. Rizzo tra i pali; Biagetti (braccetto di destra), Sbraga, De Marino sono i tre là dietro; Clemente (esterno destro), Iotti, Louati, Carosso in mediana; in avanti la novità Sow dal primo minuto e Bunino a supporto di Comi. Risponde l’Arzignano del ritrovato trainer Bianchini, laddove nel più canonico 3-5-2 davanti al portiere Boseggia operano i difensori Rossoni, Boffelli, Milillo; mediana a 5 con Cariolato Boccia, Barba, Antoniazzi, Bordo, Toniolo. In avanti, insieme all’ex Nepi, c’è Lunghi.
LA GARA. Apre clamorosamente le danze il classico gol dell’ex Alessio Nepi, che approfitta di una dormitona (non sarà né la prima né l’ultima) della retroguardia bianca. E dire che Lunghi non aveva agganciato la palla, che arriva però al centravanti della Pro dello scorso anno (conosce bene il sintetico del Piola) e - implacabile - scocca un bel diagonale vincente, correndo verso la sua ex curva battendosi il petto: 0-1). Insomma. Corre il 9’ pt e la gara per i bianchi è già tutta in salita. 15’ pt: la Pro sfiora il pareggio (rarità come un Gronchi Rosa) con il bel traversone dalla destra di Iotti, agganciato di testa da Bunino che impegna in un salvataggio sulla linea e in estensione il portiere vicentino Boseggia. 18’ pt: il valchiampese Boffelli imperversa sulla fascina sinistra e – giunto quasi sul fondo – scocca un diagonale potente e non troppo lontano dal palo alla mancina di Rizzo. Ammettiamolo. I Leoni – che nelle prime gare stagionali erano parsi inossidabili dietro - non manifestano sicurezza in difesa. La Pro non riesce a trovare né ritmo, né giocate, né trame, né pressione. Che rimane (al momento) bassa, come nei cuori dei supporter. In attesa, chissà, magari di un po’ di sale sulla coda. 30’ pt: Sbraga si fa male al dito, gioco interrotto per 2 minuti, i Leoni giocano in 10 per pochissimo tempo. 33’ pt: Lunghi, servito da Antoniazzi, si mette in luce. Chi tira è però sempre e solo l’Arzignano. Per fortuna (vercellese), fuori. E il ‘Piola’, giustamente, mugugna. 34’ pt: Sow (che in inglese significa seminare, piantare, ndr) sugli sviluppi di una rara azione bianca (bel cross di Carosso che costringe all’uscita il portiere), escogita un tiraccio, probabilmente pure fuori mira, che Rossoni mantiene vivo. Ma senza esito. 37’ pt: il cross di Iotti (sempre e solo lui), per la testa di Comi (sempre e solo lui), parato ma c’era fallo. Insomma. Si soffre, si sbuffa, è una Pro brutta e sciapa. “Pensate, eh, eh - avrebbe detto il buon Mike Bongiorno - che il secondo angolo della Pro che gioca in casa, contro l’ultima in classifica e sta perdendo, viene battuto al 45t’ pt…”. Insomma, un vero e proprio assedio.
RIPRESA. Cariolato per Toniolo tra gli ospiti e Dell’Aquila (che approccia bene) per Carosso nella Pro. Che ora gioca con la difesa più a 4, con De Marino più alto e Iotti e Louati play. Al 10’ st, è però l’Arzignano a raddoppiare. Angolo di Antoniazzi, palla che perviene a Boffelli che – indisturbato e in posizione defilata – controlla a volo e batte a rete Rizzo (0-2). Ora, i pochi generosi supporter accorsi al “Piola” a seguire i loro beniamini leonini, sono a dir poco imbufaliti. Al 72’ Cannavaro cambia tutto: Louati per Emmanuello, Clemente per Vigiani e Bunino per Rutigliano. È (forse) questa la Pro che in molti avrebbero suggerito di schierare dal primo minuto. Iotti spara alle stelle al 74’. Qualche bella incursione di Dell’Aquila, una Pro ora “un cicinino” più volenterosa, ma poche cose. Lo stesso Dell’Aquila sperpera un calcio di punizione al 35’ st. “E intanto il tempo se ne va…” cantava Celentano nel 1980 (quando la Pro era in Interregionale). Come dire, si stava certamente peggio allora. Però ora siamo nel 2024 e manca poco che l’uomo parta verso Marte. E infatti, al 43’ st nel più classico dei contropiede, Benedetti si fa beffe di Sbraga e ti inventa un gran gol che vale il clamoroso 0-3 (palla sul sinistro e gran tiro a giro verso il secondo palo). “Concludendo” (sempre citando Mike), nella squadra di Cannavaro sono mancate idee e schemi. Quel che è ancor più grave, anche gamba e testa. Se non la faccia (dopo uno 0-3 in casa con la Cenerentola, si potrebbe dire). Sicuramente - per dirla in slang napoletano - servirebbe più “cazzimma”. Le prossime giornate potranno forse svelare da quale recondito pertugio di via Massaua, si possano trovare piani e giacimenti alternativi. Buona fortuna.
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