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Pro Vercelli: grande gara ed un punto a Trieste

I Leoni di Cannavaro bravi a passare in vantaggio con l’ennesimo gol-record di Comi, ma si fanno subito raggiungere da Bijleveld: risultato corretto

Pro Vercelli: grande gara ed un punto a Trieste

Foto di Stefano Zanello

Serie C Now 2024-25: 8.a giornata di andata

Sabato 5 ottobre 2024

Trieste, stadio comunale “Nereo Rocco”- ore 15:00

TRIESTINA-PRO VERCELLI 1-1

TRIESTINA (3-5-2): Roos; Pavlev (87’ Frare), Moretti, Rizzo; Germano, Sambù, Correia, Vallocchia (68’ Vicario), Bijleveld; Vertainen (1’ st Attys), El Azrak. A disp.: Borriello, Diakite, Tonetto, Baricchio. All.: Giuseppe Marino.

PRO VERCELLI (3-4-2-1): Rizzo; Clemente, Marchetti, De Marino; Vigiani, Iotti, Louati, Pino (68’ Carosso); Bunino (83’ Contaldo), Rutigliano (68’ Schenetti); Comi. A disp.: Passador, Lancellotti, Biagetti, Emmanuello, Gheza, Cugnata, Sbraga, Condello, Iezzi, Coppola, Serpe. All.: Paolo Cannavaro.

Arbitro: Mario Picardi di Viareggio (Angelo Tomasi di Lecce e Davide Fenzi di Treviso; IV: Federico Bruschi di Ferrara).

MARCATORI: 67’ Comi (P), 71’ Bijleveld (T).

Ammoniti Triestina: 36’ pt Correia, 37’ pt Moretti;

Ammoniti Pro: 45’ pt Iotti; 89’ Comi.

Corner: 8-4.

NOTE - Giornata fredda e ventilata (16 °), cielo nuvoloso. Terreno in erba naturale in discrete condizioni ma piuttosto pesante dopo le piogge dei giorni scorsi. Sugli spalti, 12 i vercellesi al seguito: si sono fatti sentire. Triestina in rosso, Pro in nero, terna in giallo nero. Osservato un minuto in memoria di Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, scomparso il 3 ottobre. Da poco era stato rieletto alla guida della Fig. Rec.: 2’+4’.

Se la Pro Vercelli nella sua lunga storia non ha mai vinto a Trieste (33 match in totale, 17 fuori casa, appena 4 pareggi, compreso questo, con 13 sconfitte) un motivo ci sarà, ma non è certamente da cercarsi in questa partita, giocata davvero alla grande dai Ragazzi di Cannavaro. Non solo alla pari, ma ampiamente con una dose di attenzione e grinta, tanto da averla momentaneamente portata in vantaggio. L’1-1 finale, quindi (reti di Comi e Bijleveld nell’arco di neanche 4 minuti, tra il minuto 67 e il 71) è di quelli da vedere attraverso la stra-abusata metafora del bicchiere mezzo pieno e - soprattutto, per quanto ci interessa a livello di analisi agonistico sportiva - corretto sul piano dei valori espressi in campo.

TATTICAMENTE, padroni di casa, allenati da “Geppino” Marino (e privi di Olivieri, Krollis, Ballarini, Kiyine, D'Urso, Thordarson, Jonsson, Struna e Voca, né il neo-acquisto Bianconi) si dispongono con il 3-5-2 che vede nel reparto arretrato Pavlev, Moretti e Rizzo; mediana folta con l’ex Germano (già Leone d’Argento e quindi, di diritto, nella Hall of Fame della Pro) e Bijleveld esterni, con Vallocchia, Correia e Sambù assai flessibile; le due punte sono Vertainen ed El Azrak. La Pro di mister Cannavaro risponde con un 3-4-2-1 (privo dello squalificato Sow), con Comi puntero, insieme a Rutigliano e Bunino a supporto; mediana con Iotti e Louati centrali, Pino (non Carosso) e Vigiani esterni (anche a coprire). Difesa con Rizzo in porta ed il trio Clemente, Marchetti e De Marino. L’arbitro è il signor Picardi (e la speranza dei tifosi un tale cognome così caro nella storia della Bianca di fine Anni ’60 ed inizio ’70) sia di eccellente e romantico auspicio.


LA GARA. Parte a fulmine Vigiani che al 1’ pt arriva caparbio sul fondo della fascia destra e assiste per Comi, che però non va oltre ad un tocco di… anca, così l’occasionissima per i Leoni ospiti sfuma. L’Alabarda risponde con il colpo di testa di Moretti al 4’ pt, su gli sviluppi del primo angolo di giornata. Al momento, Vigiani (altra sua incursione) è una spina nel fianco nella difesa dei biancorossi di casa. La Triestina è brava a pressare alto sino all’area bianca, ma la retroguardia eusebiana sembra reggere bene. Pino per Bunino all’8’ pt, ma la spizzata di destra non crea pensieri a Roos. I Rossi di casa si fanno vedere, andando al tiro per due volte, con Vertainen  e Vallocchia al 16’ e 17’ pt (bravo e sicuro, in entrambi i casi, Rizzo). La squadra di Marino sta andando sempre più in percussione. Bella l’azione sulla mancina di De Marino, ma l’appoggio a cercare Comi a centro area, non è purtroppo a fuoco. Il primo corner dei piemontesi è battuto al 28’ pt ed è merito di un gran lavoro di Bunino e Vigiano. Di pericoli, però, neanche l’ombra. Se è vero che le partite si vincono a centrocampo, allora le due linee delle sfidanti, è proprio lì che (entrambi) fanno più fatica. 32' pt: il bolide dalla distanza di Germano consiglia a Rizzo di rifugiarsi in angolo. 36’ pt: giallo a Correia per essersi tuffato in area (simulazione). Pochi secondi dopo, è giallo anche per Moretti, che ferma dal limite dell’area uno scatenato (e generoso e prezioso) Bunino. I Leoni invocano il rosso da ultimo uomo. Ci poteva stare. 44’ pt: Davide De Marino semplicemente sontuoso su El Azrak in area. Al 45’ pt Iotti si immola su Vallocchia a tempo scaduto. Rimane da battere un calcio di punizione che, deviato, per poco non uccella un incolpevole Rizzo. Invece la sfera termina in un angolo improduttivo.

RIPRESA. 1’ st: dribbling in area di Rutigliano e tiro addosso al portiere Roos. Pro forse poco estetica ma molto tonica e che gioca bene. Si lotta, si combatte, la condizione fisica e la concentrazione sono ok. VIgiani sull’out destro è sempre tra i migliori. Al 67’ è Comi a segnare e a superare così Silvio Piola nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della Pro (52.a realizzazione, 51 in campionato 1 in Copa Italia: ora capitan Gianma ha affiancato Luigi Casalino nella storia) grazie ad uno stupendo colpo di testa su calcio d’angolo al bacio di Iotti (palla nell’angolino imbattibile alla destra di Roos: 0-1). Lo stavamo descrivendo: la squadra di Cannavaro ha approcciato assai bene la ripresa. Doppio cambio: al 68’ escono Pino per Carosso e Rutigliano per Schenetti. È ancora però assai lunga per poter cantar vittoria da pare degli ospiti. 2’ minuti + recupero sono infatti una vita. Intanto, però, Cannavaro manda un segnale chiaro: Schenetti punge e copre meno di Rutigliano. Quindi, nessun arretramento o copertura in stile “corto muso”. Il vantaggio della Pro si rivela però effimero come un ghiacciolo all’equatore. Corre il 71’ e Rizzo viene superato dal tiro del centrocampista esterno olandese Teun Bijleveld servito in piena area da Correia. In uno dei rari errori della difesa leonina di questa gara, il giocatore giuliano si gira e perviene al tiro secco e vincente, con un movimento davvero pregevole (1-1). Pochissimo dopo, occorre poi il miglior De Marino per opporsi ad uno scatenato Attys. Poi, Germano, sugli sviluppi del 6° angolo alabardato, spara altissimo. Ora la squadra di Marino appare col vento in poppa mentale e continua ad attaccare. Se è il gioco più bello del mondo, un motivo ci sarà. Come una strambata di Luna Rossa, in pochi secondi, è cambiato il ‘sentiment’ del match. Non lo score, però. Ci si copre un pelino di più invece col cambio Contaldo per Bunino (che ha dato tutto, gran prestazione, la sua) all’83’. Clemente a terra all’85’, il referee, sin qui impeccabile, indica platealmente che terrà contro del recupero. Si entra nella fase decisiva del match: ovvero nei 10 minuti (circa 5’+ recupero) conclusivi. Chi ne avrà di più, si aggiudicherà l’intera posta in palio. In fase d’attacco, Attys sferra una brutta gomitata a Clemente all’89’: ci stava il cartellino rosso. Anche nel recupero, la Pro - vivissima - non smette di provare a trovare l’imbucata giusta. Gli ultimi secondi di sofferenza sono per il corner a favore dei rossi di casa a tempo scaduto, che però è improduttivo. Finisce così. Score giusto, ma stavolta è la Pro (che ha offerto tra le migliori prestazioni stagionali) che può recriminare un pelino in più dell’avversario con cui ha spartito la posta in palio. Tra i (tanti) migliori in campo nelle fila bianche: De Marino, Bunino, Vigiani e Comi.

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