Pro Vercelli
di Alex Tacchini
19 Agosto 2024 00:17
Busto Arsizio (VA), stadio “Speroni” - ore 21:00
PRO PATRIA-PRO VERCELLI 0-0 dts, poi 4-5 ai rigori
PRO PATRIA (3-4-2-1): Rovida; Sassaro, Cavalli, Travaglini (16’ pts Palazzi); Somma (68’ Vaglica), Nicco (80’ Mallamo), Ferri, Piran (86’ Mehic); Terrani (1’ st Curatolo), Pitou; Toci (1’ st Citterio). A disp.: Bongini, Bashi, Alcibiade, Frattini, Ferrario, Miculi. All.: Riccardo Colombo.
PRO VERCELLI (3-4-2-1): Rizzo; Biagetti (81’ Clemente), Serpe, De Marino; Vigiani (67’ Iezzi), Iotti, Emmanuello, Carosso (112’ Casazza); Rutigliano (85’ Martiner), Dell’Aquila (67’ Louati); Bunino (1’ st Coppola). A disp.: Passador, Lancellotti, Fiumanò, Gheza, Cugnata, Contaldo, Ronchi, Corradino, Marchetti. All.: Paolo Cannavaro.
Arbitro: Jules Roland Andeng Tona Mbei di Cuneo (Mario Chichi di Palermo e Giacomo Bianchi di Pistoia; IV: Gioele Iacobellis di Pisa).
MARCATORI: ai rigori Curatolo gol (PP), Iotti a lato (PV), Mallamo (PP) parato, De Marino gol (PV), Sassaro (PP traversa), Cavalli (PP) goo. Emmanuello (PV) gol, Louati (PV) gol; Pitou (PP) traversa e gol; Coppola (PV) alto. Vaglica (PP) gol. Clemente (PV) gol. Mehic (PP): parato. Serpe (PV): gol.
Ammoniti Pro Pat.: 55’ Somma, 61’ Nicco, 91’ Sassaro .
Ammoniti Pro Ver.: 75’ Iezzi (1° giallo); 5’ pts Iotti, 6’ pts Rizzo.
Espulso Pro Ver.: 75’ Iezzi (rosso diretto).
Corner: 11-6.
NOTE - Serata con temperatura nella norma estiva, più fresca (22°) rispetto alle settimane precedenti. Terreno in manto naturale, ma in condizioni assai allentati. Pro Patria in biancoblu e pantaloncini bianchi, Pro Vercelli tutta in verde. Spett.: 510 circa (40 i vercellesi sugli spalti). Rec.: 1’+4’; 3’+1’. La vincente accede agli ottavi in programma in gara secca contro la Giana Erminio nei giorni 26, 27 e 28 novembre 2024.
Una lotta, una battaglia. Corretta, giovane, che fa da incoraggiante antipasto al Girone A della Serie C 2024-25. Tutto questo è stata la sfida del 2° turno eliminatorio di Coppa Italia di Serie C tra le due Pro più amate del calcio italiano, laddove ad avere ragione alla fine - 4-5 dopo i calci di rigore - è stata quella allenata da Paolo Cannavaro.
TATTICAMENTE, l’11 casalingo di mister Riccardo Colombo (privo di Reggiori, Lombardoni e Cristophe Renault, fratello dell’ex Pro bianca), allestito dall’ex ds dei Leoni Sandro Turotti, vede Rovida tra i pali; Sassaro, Cavalli, Travaglini sono i 3 della retroguardia; Somma, Nicco, Ferri, Piran nel 4 di mediana; Terrani e Pitou sottopunte ficcanti; Toci centravanti. La Pro piemontese (non c’è Comi in distinta, a causa di un visrus) risponde con Rizzo (migliore in campo) tra i pali; difesa attenta con Biagetti, Serpe (non Stefano Marchetti, costretto alla panchina all’ultimo minuto) e il rientrante De Marino; mediana a 4 con Vigiani (anche in copertura) e Carosso esterni, Iotti ed Emmanuello play; Rutigliano e Dell’Aquila (ottima prima fazione, meno la seconda) alle ali; Bunino generoso puntero centrale.
LA CURIOSITÀ. Intanto, da Vercelli ci permettiamo di tirare un sospiro di sollievo e di fare i complimenti ai vigili del Fuoco bustocchi, per aver salvato i cimeli storici del Pro Patria Museum (sì, perché la gloriosa Pro Tigrotta, il museo ce l’ha), dopo l’incendio (originato probabilmente da un corto circuito nel magazzino) che aveva colpito lo stadio ‘Carlo Speroni’ di Busto Arsizio a fine luglio. Il Club biancoblu ha intanto trasferito provvisoriamente i propri cimeli per un’operazione di sanificazione e pulizia. Da amanti della storia, ci auguriamo un pronto ritorno dei preziosi cimeli nella loro sede originale. Altra chicca è che – in assenza ormai atavica di maglie bianche – la Pro ospite si schiera con quelle verdi, le quali sembrerebbero – sembrerebbero - non essere gradite dall’arbitro, che – si dice - ipotizzi di far addirittura scendere in campo i Leoni con le pettorine arancio. Pare – diciamo pare - che a sbloccare l’empasse sia addirittura dovuto intervenire telefonicamente il presidente della Lega Pro Matteo Marani.
LA GARA: ad aprire le danze, bagnate da una deliziosa pioggerellina invocata da settimane, è la staffilata di Toci al 5’ pt, terminata di poco a lato dal legno mancino della porta di fesa da Rizzo. All’8’ pt Pro Patria vicinissima al vantaggio, con una bella percussione centrale biancoblù, favorita da una colpevole confusione difensiva vercellese e culminata da un tiro di Somma a Rizzo in uscita e battuto, che però va a stamparsi sulla barra trasversale della porta leonina. Trattasi di gol clamorosamente sbagliato. 11’ pt: provvidenziale l’uscita-rinvio sul tempo di Rizzo su incursione solinga di Pitou. Per ora il tema è: pro manovrira, ma che va ad infrangersi sulla tre quarti bustocca, Tigrotti bravissimi a ripartire. La Pro bianca (oggi verde) risponde al 17’ pt con un tiro velleitario di Rutigliano. Il secondo corner ospite si estinge con un tiro né carne, né pesce di Iotti. Terrani dalla fascia sinistra, col suo periglioso tiro-cross conquista il 3° angolo per gli uomini di Colombo. Al 20’ è quindi pregevole la smanacciata di un Rizzo attentissimo, a sventare “il danger” (come avrebbe detto il buon Dogui-Guido Nicheli).
26’ pt: Iotti bravissimo a pulire l’ennesima palla sanguinosa dalla sinistra. 27’ pt: Toci si beve la difesa bianca, ancora dalla fascia sinistra (Serpe ci prova a mettere una pezza), ma si fa poi recuperare. Risponde Dell’Aquila al 28’ pt, con un tiro da centro area di sinistro, con palla fuori di un soffio. È l’azione principale della Pro bianca sino a questo omento. È gara vera, bella, godibile, senza un attimo di tregua. È poi un tiro da dimenticare di Pitou (centrale, loffio) a reprimere la ripartenza biancoblù. In pratica, ogni 5 minuti (e anche meno), la sfera si ritrova a veleggiare in una delle due aree. Non sembra coppa, sembra campionato. A dimostrazione della voglia matta degli atleti in campo di mettersi in mostra. Alla mezz’ora è la Patria a premere di più, il che costringe Rizzo ad una parata “da Leone d’Argento”, stavolta con azione sulla destra e su tiro scoccato da tre metri. Al 37’ pr il referee non ravvisa due falli sulla mediana consecutivi, commessi dagli uomini di Colombo ai danni di quelli allenati da Paolo Cannavaro. Intanto, però, è la Patria ad aver preso il pallino del match. Al 39’ pt è la Pro piemontese a poter passare, grazie ad una splendida azione di Rutigliano, culminata con una botta potente che costringe Rovida ad estendersi sulla propria destra per impedire la marcatura. Ad impressionare (e far scattare un ideale applauso di apprezzamento), è la velocità di espressione delle due squadre. Se dobbiamo trovare un difetto, è l’assenza di un vero e proprio stoccatore implacabile, su ambo i fronti. La Pro ospite si mangia l’ennesima marcatura al 45’ (Vigiani illumina per Dell’Aquila).
RIPRESA. C’è Coppola per Bunino nelle fila piemontesi; Citterio per Terrani e Curatolo per Toci. Nell’11 biancoblù. Pronti via e già due azioni, una per parte. Insomma. Nonostante il terreno infame (di uno stadio suggestivo come pochi), lo spettacolo e la voglia continuano a non latitare di certo. Forse è un po’ la qualità ad essere calata (troppi palloni verticalizzati “e pedalare”), a fronte di una eccessiva frenesia su ambo i lati. Nelle prime fasi del secondo tempo, la Pro di Cannavaro, sembra ragionare un po’ meno. E invece. 56’: Coppola, bella la sua deviazione su gran cross dalla mancina di Carosso, sfera che però termina alta. 59’: Citterio scalda le mani di Rizzo. Palla in angolo. 63’: Carosso (gara sontuosa, la sua), la bomba, fuori di un metro e mezzo. 67’: mister Cannavaro manda in campo Iezzi e Louati, per Dall’Aquila. Risponde coach Colombo, inserendo Vaglica per Somma al 68’. Intanto, al 73’ Coppola si divora uno 0-1 ravvicinato che sembrava cosa fatta. Dal 75’ la Pro vercellese si ritrova a giocare in dieci uomini per l’espulsione improvvisa e per proteste del neo entrato Iezzi (prima giallo e poi rosso diretto, in un tu a metà campo per tu col referee). Al 79’ la Pro Patria ci prova di testa. Con un batti e ribatti di…zucca, cosa non si sia mangiata la Pro Patria all’86’ nessuno lo sa. All’87’ la sfera sguscia via come con lo Svitol a Rizzo, ma per fortuna, il terreno allentato ne rallenta la corsa ed il potenziale, reale ‘pericolone’. La verità è che la gagliarda squadra di Cannavaro non sembra davvero giocare in inferiorità numerica. La Pro bicciolana chiude in avanti, ma i tempi regolamentari si chiudono a reti inviolate. Si andrà dunque ai supplementari. Forse, l’anno prossimo, sarebbe il caso di adottare la regola dei penalty immediati, senza extra-time.
TEMPI SUPPLEMENTARI. 5’ pts: bello il fendente del solito Pitou da fuori area, alta sopra la linea trasversale. Al 101’ una inzuccata reciproca tra Coppola e Travaglini (che ha la peggio e sarà poi costretto ad uscire) fa interrompere e quindi allungare ulteriormente il gioco per 3’. Al 107’ pts Mehic schiaccia la sfera verso la porta di Rizzo, sembra gol fatto, ma l’estremo difensore leonino di supera e da gattone mette la palla in angolo. Il secondo tempo supplementare si apre - come il primo - nel segno della squadra biancoblù, che ha nettamente più benzina per l’uomo in più. Pro vercellese generosissima, a lottare su ogni palla come se fosse una finale di Champions. Citterio al 109’, non ha la mira giusta. 114’: Rizzo para, la palla però rimbalza sul n.6 Mehic, nulla di fatto. Si vive di nervi ed agonismo, l’acido lattico, ormai la fa da padrone. 115’: la bomba di Mallamo esalta ancor di più Rizzo (che si ripete pure al 117’ e al 119’!), la vera star strappa-applausi di questa tenzone. Tutto molto bello, però di gol, neppure l’ombra. E allora si va ai rigori.
CALCI DI RIGORE. Ad iniziare la sequenza è la Pro Patria. Curatolo, vs Rizzo: gol (1-0). Iotti invece mette fuori. Mallamo Rizzo para. De Marino gol. Sassaro traversa, linea, non è gol. Emmanuello, gol; Cavalli gol. Louati segna, Pitou traversa, schiena e gol. Coppola avrebbe il match point tra i piedi, ma spara alto. Vaglica va in gol. Ora la pressione è tutta su Clemente, che segna (4-4). Mehic: parato. Serpe invece non sbaglia. Ha vinto la Pro Vercelli, 4-5 e sfiderà la Giana Erminio al 3° turno!
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