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Pro Vercelli

"Uno spareggio per gli spareggi"

Quello di Verona, con la Virtus, per la Pro Vercelli è uno scontro diretto ad altissima tensione e posta in palio

"Uno spareggio per gli spareggi"

foto Alex Tacchini

“È vero che abbiamo due risultati su tre, ma non vogliamo certo impostare la gara contro la Virtus da ragionieri, non è nel nostro dna”: a parlare così è l’allenatore della Pro Vercelli Andrea Dossena, apparso concentratissimo alla vigilia del match di Verona che chiude la stagione regolare, ovvero quello della 38a giornata. Di acqua sotto i ponti, dall’esordio in campionato lo scorso lunedì 4 settembre 2023, quando i Leoni superarono per 4-1 il Lumezzane al “Piola”, ne è fluita molta. Otto mesi dopo, dalle parti di via Massaua tutti sperano che quella di domenica 28 aprile 2024 non sia l’ultimo atto di una stagione in cui le Bianche Casacche, in fondo, hanno veleggiato fuori dalla linea playoff in solo due occasioni.

Di sicuro, trovarsi impantanati in complicati giochi ad incastro con gli altri campi, nella malaugurata eventualità di un ko al “Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini” della città di Giulietta, non è certo roba da non far chiudere occhio la note, ma quasi. Perchè quello della Pro 2023-24 è sicuramente un gruppo perfettibile, ma dotato anche di spigolature, tattiche e uomini eccellenti, nel loro mix tra gioventù ed esperienza. Ne è la riprova il duo di cannonieri interni da 12 reti ciascuno, Mustacchio-Maggio.

Uno dei guai è invece rappresentato proprio dall’ andamento in trasferta della Bianca. Già. Perchè, l’unico successo lontano dalle mura amiche è arrivato ancora una volta col Lumezzane, a Lumezzane, alla 1a di ritorno e poi, poi…ciccia. Solo 4 pareggi e altrettanti pareggi. Almeno, si spera di ripetere il numero 2 di succesi esterni, dell’andata. Per farlo, però, occorre proprio vincere a Verona, contro la squadra allenata dal presidente-allenatore-factotum e recordman Luigi-Gigi-Fresco, alla guida del club scaligero da 42 primavere.

“Occorre alzare ancor più l’attenzione sui calci piazzati, dove sono bravissimi”, confessa Dossena. “I rossoblù giocano su campo difficile e stretto; sono squadra esperta e capace e che sa di esserlo, a cui serve solo la vittoria per qualificarsi – probabilmente a spese proprio della Pro – ai playoff. Quello di Verona, dunque, è vero e proprio spareggio per accedere agli spareggi. Nel roster bianco mancheranno Camigliano e Haoudi (i cui infortuni, seppur meno gravi di quanto apparso inizialmente, li terranno ancora lontani dai campi di gioco per almeno altri 15-21 giorni, ndr), con Sarzi ancora a partire probabilmente dalla panchina per precauzione e l’assenza di Mastrantonio, ugualmente per infortunio. Spazio e fiducia dunque a Citi in retroguardia e a Condello in mediana, due giovani che hanno dimostrato una ‘voglia da spaccare il mondo’. D’ altronde, chiosa Dossena, “Nelle ultime sei giornate abbiamo conquistato 11 punti e, se si esclude il secondo tempo con l'Alessandria, io di questo periodo sono soddisfatto, così per quanto riguarda il livello altissimo dei ragazzi di attenzione sulla palla, che è sempre un bel segnale per un allenatore”.

L’11 bianco che scenderà in campo al quartiere di Borgo Venezia di Verona potrebbe dunque essere questo (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Citi, Rodio; Santoro, Iotti, Contaldo; Mustacchio, Nepi e Maggio. Il Pallone racconta come quella che chiude la regular season sia la sesta gara in assoluto tra Pro e Virtussini veronesi. In trasferta i Leoni sono imbattuti (un 2-2 nel ‘21-22 e un roboante successo per 3-0 la scorsa stagione ‘23-24, con doppietta di Comi e acuto di Vergara, nel giorno in cui l’assetto a rombo pareva aprire prospettive col sorriso per l’allora trainer bianco Massimo Paci). Score che però venne vendicato dagli uomini di Fresco al ritorno, con la classica pari e patta al “Piola” (0-3 per i veronesi, con marcature firmate da Gomez, Daffare e Ruggero, score che costò la panchina proprio a Paci, rilevato da Massimo Gardano). Virtus Verona, dunque, come crocevia assoluto, tra Capuleti e Montecchi. Di uomini, risultati, carriere. La Pro ci arriva ben allenata e tutto sommato carica. La situazione ingarbugliata di classifica, che apre mille combinazioni su molti campi “collegati”, un tempo si sarebbe detta “da radiolina rovente all’ orecchio”. Domani, siamo quindi certi che il ‘traffico dati dei telefonini’ dalle parti del Girone A della Serie C, dal fischio iniziale previsto in contemporanea per le 16:30 su tutti in campi in poi, subirà una impennata vertiginosa. Sino disegnare quella che sarà la classifica finale ed agognata.

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