Calcio
di Alex Tacchini
13 Aprile 2024 21:05
Foto di Stefano Zanello
Serie C Now 2023-24/Girone A: 36.a giornata (17.a di ritorno)
Sabato 14 aprile 2024
Trento, stadio “Briamasco” - ore 18:30
3626. TRENTO-PRO VERCELLI 1-0
AC TRENTO (3-5-2): Russo; Trainotti, Cappelletti, Obaretin; Frosinini (85’ Ferri), Di Cosmo, Rada, Caccavo (1’ st Pasquato), Giannotti (58’ Puletto); Anastasia (72’ Sangalli), Italeng. A disp.: Pozzer, Santer, Spalluto, Terrani, Garcia Tena, Vaglica, Satriano, Brevi, Barison. All.: Francesco Baldini.
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Camigliano (10’ pt Citi), Rodio; Iotti, Santoro, Contaldo (1’ st Haoudi, dal 59’ Rutigliano); Mustacchio, Nepi (1’ st Rojas), Pannitteri (42’ pt Frey). A disp.: Valente, Mastrantonio, Gheza, Rutigliano, Casazza, Sibilio, Pinzi, Kozlowski. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova (Marco Porcheddu di Oristano e Vittorio Consonni di Treviglio; IV: Francesco Saffioti di Como).
MARCATORE: 80’ Pasquato (T).
Ammoniti Trento: 28’ pt Frosinini; 81’ Pasquato.
Ammoniti Pro: 22’ pt Parodi (1), 39’ pt Parodi (2); 10’ st Rodio.
Espulsi Trento: 63’ Rada (rosso diretto).
Espulso Pro: 39’ pt Parodi per doppia ammonizione.
Corner: 1-4.
NOTE - Giornata calda, ma con cielo coperto (23°). Terreno di gioco in perfette condizioni. Spett.: 950 circa (27 i tifosi vercellesi sugli spalti), suggestivi i cori in stile Anni ’80 della torcida di casa. Trento in all-white con elegante banda verticale gialloblù, Pro in maglia nera con inserti rossi (Sassi in maglia verde), terna in giallonero. Su tutti i campi, un minute di silenzio in memoria delle sette vittime del tragico incidente avvenuto alla centrale idroelettrica di Suvian. Rec.: 3’+5’.
Prima di scendere in campo al “Briamasco”, alla Pro Vercelli (conquistata la salvezza in settimana), servivano 5 punti per la certezza aritmetica dei playoff. Al fischio finale, non ne incamereranno nessuno, praticamente come i tiri scoccati dai vercellesi nello specchio della porta delle Aquile. Anzi: è proprio il Trento, con questa vittoria meritata e giunta dopo 4 pareggi, a sopravanzare i Leoni di un punto a due giornate dal termine. La prestazione vercellese contro gli uomini di Francesco Baldini è stata un cocktail ben dosato di delusione, lentezza, infortuni. La speranza che i Leoni di Dossena affrontassero il primo dei tre rimanenti impegni nella stagione regolare a testa e muscoli liberi e sbarazzini - una volta sigillata la permamenza in categoria nella prossima stagione - si è invece tramutata col fluire dei minuti in una pia, velleitaria, sbiadita, dannata illusione. A metterci il cosiddetto “tre di briscola”, è stato il direttore di gara, certamente non influente nel decidere il risultato, ma sull’andamento tattico del match sicuramente sì, avendo tirato fuori dal cilindro due espulsioni (una per parte) sostanzialmente evitabili, nel contesto di uan tenzone correttssima.
TATTICAMENTE, nel 3-5-2 di Baldini, Trainotti-Cappelletti-Obaretin disegnano il trio basso davanti al goalkeeper Russo. Nella mediana trentina, Rada è in regia, Di Cosmo e Caccavo le due mezzeali, Frosinini e Giannotti giocano sulle ali. Attacco col duo Italeng-Anastasia, con l’ex Atalanta U23 spesso generoso anche in difesa. Nel 4-3-3 di mister Dossena, la Pro gioca in difesa con Rodio (Sarzi è in ripresa, ma non ancora pronto) in mancina e Iezzi sull’out destro basso. Parodi-Camigliano è il duo centrale, davanti a Sassi in porta. Mediana a tre con Contaldo (non Haoudi, a partire dalla panca), Santoro e Iotti. Attacco con capitan Mustacchio (l’unico a velocizzare davvero il gioco) e Pannitteri (Maggio è squalificato per 1 turno, Petrella è out per problemi accusati in settimana alla schiena) sulle ali, con Nepi nell’11 di partenza e Rojas pronto a subentrare nella ripresa.
LA GARA. 3’ pt: Anastasia ci prova col mancino velenoso, che impegna Sassi. Leoni che sembrano essere partiti al piccolo trotto. All’8’ pt Camigliano va a terra e chiede il cambio, pur uscendo sulle proprie gambe. Per lui, probabile guaio al ginocchio. Al suo posto, al 10’ pt entra Citi. Il primo squillo leonino, indovinate un po’? è opera di capitan Mustacchio all’11’ pt (tiro deviato in angolo dalla retroguardia di casa). Rimarrà un caso isolato. 18’ pt: bello il cross dalla mancina di Giannotti, con Sassi che esce in presa sicura. 24’ pt: l’attaccante gialloblù Anastasia dolorante a terra, poi si riprenderà. 25’ pt: il dialogo Pannitteri-Mustacchio costringe Obaretin all’angolo, poi improduttivo. 31’ pt: Obaretin scambia con Giannotti e semina il panico in area di rigore; la difesa bianca (oggi nera) spazza via in maniera concentrata. Gara da ritmi che innervosirebbero anche i follower del Campionato Nazionale Bradipi. Mediana bianca comunque assai quadrata, sebbene meno fantasiosa. 36’ pt: chiedono un tocco di mano in area i giocatori di casa. L’arbitro (giustamente) glissa. Poco dopo, Caccavo viene ben contenuto da Iezzi in area, con la sfera che carambola poi lenta e innocua tra i guantoni di Sassi. Una sliding-door (leggi sussulto dal torpore del “Briamasco”) avviene invece al 39’ pt quando Parodi viene espulso per doppia ammonizione (il secondo fallo per gioco pericoloso su Caccavo). Il provvedimento appare eccessivo. Pro che nella prossima gara non avrà dunque i due centrali difensivi titolari. Ora il Trento vorrebbe approfittare di questa contemporanea assenza. Così, Giannotti è pronto a a staffilare da 25 metri, con la sfera che termina vicinissima al palo al 41’ pt. Intanto, Dossena sacrifica Pannitteri per Frey, subentrato al 42’ pt. Il figlio dell’ex portiere di Inter, Parma e Fiorentina si accomoda a destra, mentre Iezzi giocherà centrale nel 4-3-2 ‘obbligato’. Nel recupero è ancora Obaretin a provarci, ma il muro nero dei bianchi (sissignori, è una sinestesia) regge assai bene.
RIPRESA. Si riparte con l’attaccante classe 1989 ex Juve e Toro - a proposito, in contemporanea, all’Olimpico, c’è il derby che terminerà 0-0 - Pasquato (vecchia volpe sempre insidiosa) per Caccavo nelle fila trentine. In quelle vercellesi, ci sono Rojas (più manovra e gestione palla, a lasciare Mustacchio libero di svariare spesso al centro) per Nepi e Haoudi per Contaldo. Ora Dossena ha a disposizione solo un cambio. Di Cosmo non sale cul comò col suo colpo di testa al 2’ st. Ancora Di Cosmo fa partire un eccellente bolide di destro, alto di poco oltre alla barra trasversale difesa da Sassi. Chiaro che il Trento fiuti eccome la difficoltà dell’avversario con baricentro abbassato, chiamato ora all’impresa (ma anche a confermare la sistematica difficoltà in trasferta stagionale, al di là dell’uomo in meno: solo Fiorenzuola e Alessandria hanno sin qui fatto peggio). Insomma, col Trento che manovra e spinge e la Pro che difende, la seconda frazione non può che essere di quelle tutta cuore e sofferenza per l’11 eusebiano. Perchè tutto si può dire, ma i “Ragazzi” cuore e sofferenza in campo, ce li mettono eccome. Piuttosto, altra tegola in casa Pro è l’infortunio occorso a Haoudi al 58’, costretto ad abbandonare al 59’ (al suo posto, dopo appena 13 minuti giocati, Rutigliano). La seconda svolta del match avviene al 63’, quando il referee espelle (rosso diretto) Rada, per gioco violento e pericoloso su Mustacchio. Così come nel primo cartellino cremisi comminato in precedenza a Parodi, il provvedimento appare eccessivo. Il primo angolo a favore dei padroni di casa viene battuto al 69’. Lo trasforma, con schema chiamato, Pasquato per la testa di Cappelletti: ma Sassi è bravissimo a tramutarlo in semplice brodino. La gara è una sintesi di lentezza e infortuni, con Anastasia costretto al cambio con Sangalli al 72’. È comunque sempre Di Cosmo l’uomo da tenere d’occhio, come quando al 75’ viene servito da Frosinini. Al 77’ il traversone di Frey sarebbe anche di quelli invitanti, ma in area non c’è nessun giocatore di Dossena a sfruttarlo a dovere. È invece il Trento a segnare il gol partita all’80’ con Pasquato, autore di una splendida staffilata (destro a giro) che supera l’incolpevole Sassi (1-0). Poi, all’84’, ben servito da Pasquato, il colpo di testa di Italeng si mangia il possible 2-0. La Pro, una volta trafitta, non troverà il bandolo della matassa per imbastire anche una lontana una replica allo svantaggio. Così come Frey, è Rutigliano a crederci ancora in pieno recupero; peccato che il suo traversone rasoterra dalla sinistra, non sia intercettato da nessun compagno. Così come nella prima, la Pro chiude la seconda frazione senza aver tirato in porta (vano risulterà il generoso accenno - sottolineiamo accenno - di forcing finale), mentre l’11 di Baldini ci ha creduto e inciso e meritato nettamente di più, nel 10 contro 10 sciorinato nei secondi 45 minuti. In casa Pro (una volta incassato il 13° ko stagionale), giocando così, sarà difficile pretendere gli spareggi promozione. Per i giovani e incostanti, Leoni, provarci, però non costerà nulla.
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