sport
di Alex Tacchini
20 Marzo 2024 16:08
(parte 2. Leggi anche https://lasesia.vercelli.it/sport/2024/03/19/news/la-pro-interrompera-il-digiuno-col-padova-119437/)
Il record assoluto di gare continuative della Pro Vercelli senza alcuna vittoria appartiene al relativamente più recente (già venti anni fa, sigh) campionato di Serie C2/Girone A del 2004-05 con addirittura 13 gare consecutive senza la soddisfazione di un successo. Si iniziò con Palazzolo-Pro Vercelli 0-0 alla 23ª giornata, a cui seguirono Pro Vercelli-Sassuolo 2-3 (Gherardi, Sella), Montichiari-Pro Vercelli 0-0, Pro Vercelli-Casale 1-1 (Egbedi), Olbia-Pro Vercelli 2-0, Pro Vercelli-Valenzana 1-2 (Egbedi), Biellese-Pro Vercelli 0-0, Pro Vercelli-Pro Sesto 1-3 (Bernardi), Carpenedolo-Pro Vercelli 1-1 (Sella), Pro Vercelli-Monzabrianza 1-1 (Egbedi), Pizzighettone-Provercelli 2-1 (Gherardi) e Pro Vercelli-Belluno 2-3 (Gherardi, Egbedi). Le 12 della stagione regolare senza neppure un urrah, raggiunsero e aggiunsero il 13° episodio con l’andata dei playout Pro Vercelli-Palazzolo 0-0. La salvezza e l’interruzione del periodo nero avvenne in quel di Palazzolo (stadio Comunale, Palazzolo-Pro Vercelli 0-1, rete decisiva di Morgan Egbedi al 67’). Sulla panchina era tornato ad allenare col cuore in mano un certo Fabrizio Viassi (attuale trainer dell’Alba Calcio, in Serie D), che aveva iniziato e finito il lavoro (accostando l’impresa a quella dell’indimenticato collega Sergio Bellomo del ’72), dopo la parentesi di mister Luciano Fillippi dalla 22.a alla 33.a giornata.
Veniamo dunque alle note positive (o non negative, se volete), a cui si accennava all’inizio. Nessuna di queste storiche strisce appena descritte senza vittorie portò mai ad una retrocessione. Con 40 punti, rispetto alle stagioni sopracitate, la Pro 2023-24 si trova comunque meglio posizionata in classifica, rispetto a quei tempi. Squadra, allenatore, addetti ai lavori e ambiente sembrano aver capito che l’obiettivo sia quello: la salvezza. Senza fronzoli, con un 4-5-1 elastico (4-3-3 in attacco) ben più coperto, come quello visto a Novara. Perché alla Pro Vercelli di Dossena restano ancora da disputare 6 gare (e speriamo solo sei), per un totale di 18 punti a disposizione: Pro Vercelli-Padova (avversario sicuramente più forte del lotto rimanente, ma reduce da uno 0-0 in casa con l’Albinoleffe, dall’aver disputato la finale di Coppa Italia di Serie C e con un occhio conservativo ad un finale di stagione che dovrebbe vedere gli uomini di Vincenzo Torrente protagonisti nella lunga serie dei Playoff Nazionali) e Alessandria-Pro Vercelli (con i Grigi in picchiata libera, ma che ci terranno come pazzi a fare lo scherzetto in un derby). Gli ultimi 4 match saranno poi veri e propri spareggi al calor bianco: Pro Vercelli-Albinoleffe, Trento-Pro Vercelli, Pro Vercelli-Arzignano Valchiampo e Virtus Verona-Pro Vercelli, che appaiono comunque gare alla pari o portata (ma questo non è purtroppo valso nelle settimane precedenti, il vento però è cambiato). Ora, c’è da chiedersi. La società Pro Vercelli è in crisi oppure - in base alle proprie disponibilità - non sta facendo altro che mettere in atto quello che il presidente Pinciroli annunciò prudentemente la scorsa estate, ovvero di cercare un campionato tranquillo, valorizzando i giovani, senza fare il passo più lungo della gamba (per poi essere probabilmente corroborato da forze nuove da giugno in poi?)?
Ebbene. Digerito l’errore marchiano fatto in sede di calciomercato di gennaio 2024 (e i sogni di grandeur, che comunque hanno consentito in precedenza di mettere punti in cascina), la distanza tra playoff e playout è tuttora così labile, che lascia in mano alle prossime gare il giudizio finale su quale sia stato il lavoro della triade Pinciroli-Casella-Dossena. E ancora: il ritorno a giornate con meteo e temperature più miti (leggi terreni di gioco meno martoriati) potrebbe favorire il gioco tecnico e veloce predicato dal trainer bianco ex Renate. Una cosa è certa. Al netto degli errori marchiani e rimpalli sfortunati dei primi 7 minuti emersi al “Piola” di Novara, la squadra bianca ha saputo non demoralizzarsi e trovare dentro di sé le forze e le energie necessarie per trovare una rimonta, che comunque è sempre indice di compattezza e “attributi”. E segnare con le sue punte a disposizione (Nepi e Rojas, e fare gol fa sempre bene alla salute). Occorre dunque focalizzare il lavoro e la mente sugli aspetti positivi e sperare che non siano infortuni ad inclinare il piano (vale per tutti). Niente di più di quello che ogni mental-coach predica, durante una costosa seduta, ai propri adepti. Lo predichiamo – soprattutto, per primi a noi stessi - ogni stagione: le somme (critiche o elogi), meglio tirarle alla fine.
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