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Calcio

NOVARA-PRO VERCELLI 2-2: CUORE E BATTICUORE

Riviviamo insieme il derby minuto per minuto

NOVARA-PRO VERCELLI 2-2: CUORE E BATTICUORE

Serie C Now 2023-24/Girone A: 32.a giornata (13.a di ritorno)

Sabato 16 marzo 2024

Novara, stadio “Silvio Piola” di Viale Kennedy - ore 20:45

NOVARA FC-PRO VERCELLI 2-2

NOVARA (3-5-2): Minelli; Lorenzini, Boccia (77’ Caradonna), Lancini; Bentivegna (76’ Scappini), Calcagni, Ranieri (88’ Schirò), Di Munno, Urso; Donadio (70’ Bonaccorsi) Corti (76’ Ongaro). A disp.: Menegaldo, Desjardins, Khailoti, Cannavaro, Caravaca, Migliardi, Ngamba, Vilhjalmsson. All.: Giacomo Gattuso.

PRO VERCELLI (4-3-3/4-5-1): Sassi; Iezzi, Parodi, Citi, Sarzi Puttini (79’ Rodio); Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio, Nepi (61’ Rojas), Maggio (69’ Petrella). A disp.: Ghisleri, Mastrantonio, Frey, Camigliano, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Casazza, Sibilio, Pinzi, Pannitteri, Kozlowski. All.: Andrea Dossena.

Arbitro: Andrea Calzavara di Varese (Stefano Franco di Padova e Luca Landoni di Milano; IV: Mattia Drigo di Portogruaro).

MARCATORI: 4’ pt Corti (N), 7’ pt Boccia (N), 21’ pt Nepi (P), 91’ Rojas (P).

Ammoniti Novara: 63’ Lancini, 71’ Lorenzini.

Ammoniti Pro: 5’ st Parodi; 62’ Mustacchio, 100’ Rojas.

Corner: 9-10.

NOTE - Serata con clima piacevole (13°), dopo una giornata soleggiata. Novara in casacca azzurra e pantaloncini neri, Pro in total white (e dire che con pantaloncini bianchi ai novaresi e neri ai vercellesi, le due divise avrebbero potuto essere quelle originali!). 400 i vercellesi al seguito (nel finale, un tifoso ha accusato un malore). Rec.: 1’+6’+5’.

Una Pro Vercelli mai doma riacciuffa in rimonta al 91’ un derby partito malissimo e terminato invece con la curva dei tifosi bianchi gonfi di lacrime ed orgoglio, per un pareggio che ormai sembrava una chimera. Gara strana, aperta più di quanto non sembrasse, anche ad una potenziale goleada azzurra (soprattutto nel primo quarto d’ora), così come un gol leonino che poteva arrivare anche prima della rete di Rojas ad inizio di (lunghissimo) recupero. È proprio vero: i derby sfuggono ad ogni logica: di gioco, di classifica, di tattica, di azioni da gol create. La sfida delle risaie n. 88 (61° di campionato+27 di Coppa Italia; negli ultimi 7 in viale Kennedy, 4 successi bianchi, uno azzurro e tre pareggi, con questo), è stata gara thrilling, ma correttissima, di quelle che non tradiscono le attese e riconciliano come si suol dire col calcio, più che con le due classifiche, tuttora traballanti.

I PRESUPPOSTI. Ad inizio stagione, leggi agosto 2023, le credenziali erano diverse, col Novara dato “avanti” rispetto ad una Pro che aveva lanciato segnali preoccupanti nell’allestimento della rosa per mister Dossena (poi aggiustatasi razionalmente nelle ultime ore di calciomercato). Nella prima metà di torneo, totalmente ribaltate, con i Leoni Bianchi molto avanti in classifica (e come gioco) e gli Azzurri ad annaspare addirittura in ultima posizione (ma certamente non ‘matati’ nel derby, terminato con un rocambolesco 3-3) nelle retrovie, sia come punti, sia come problemi di assetto societario (via via, apparentemente più che risolti in viale Kennedy). Logico quindi che abbia dato vertigini ed insidie altissime questa nuova sfida, con entrambe (a sorpresa) le compagini a cercare punti salvezza e affrontata viceversa col vento in poppa da parte dei padroni di casa (gasati dalle recenti performance) e con le gomme assai sgonfie (5 sconfitte nelle ultime 6 prestazioni) per quella ospite.

TATTICAMENTE, senza Kerrigan (stagione finita) e con un Boccia dal ginocchio ancora convalescente (ma che vince il ballottaggio con Bonaccorsi), il 3-5-2 di Gattuso vede Minelli in porta, con Lorenzini, Boccia e Lancini nella retroguardia “a tre”. Mediana con Bentivegna e Urso ali, con Calcagni, capitan Ranieri e Di Munno nel cuore del gioco; Donadio (e non il canadese Ongaro) e Corti sono i due puntero inziali. La Pro Vercelli di Dossena (4-3-3, che a riccio si chiude umilmente anche in un 4-5-1) ha la rosa tutta al completo (Sarzi Puttini abile post squalifica, Sassi dall’infortunio) a parte i lungodegenti Emmanuello e Louati. A allora, Sassi (e Mastrantonio che torna ad accomodarsi in panchina, dopo le eccellenti prestazioni) tra i pali; difesa a 4 con Iezzi, Parodi, Citi (e non Camigliano), Sarzi Puttini (con Rodio a rifiatare); mediana titolare con Iotti, Santoro e Haoudi; l’attacco è quello di inizio torneo: capitan Mustacchio, Nepi (con Rojas pronto a subentrare) e Maggio (che svaria più del solito anche centralmente o sulla destra), con le due ali che si dannano l’anima anche in copertura.

LA GARA. La Pro parte troppo cauta e in difesa, il Novara attacca accorto. 2’ pt: Nepi rischia in elongazione in area su Ranieri e mette la sfera già nel secondo angolo di gara battuto dagli uomini di Gattuso in pochi secondi. 4’ pt: Bentivegna dalla mancina per Corti e palla in rete (1-0 e gara già ripidissima per i ragazzi di Dossena). L’azione del Novara è – a difesa bianca schierata – frutto di una sinergica e sfortunata sequenza di rimpalli sui piedi dei giocatori bianchi, di un’uscita di Sassi (da valutare) e di una generale dormita dei centrali, che lasciano Corti troppo libero di insaccare a due centimetri dallo specchio della porta sguarnita. Il raddoppio-choc è al 7’ pt: sugli sviluppi del terzo angolo, la difesa bianca è punita dall’uscita totalmente errata di Sassi, che lascia libero Boccia di “ginocchiare” in gol (2-0). Alla faccia del “giusto approccio” e chissà cosa starà passando per la mente a Dossena. I Leoni provano pian pianino a reagire, con tre azioni (una Haoudi, due Mustacchio) culminate con due tiri-cross che non spaventano la porta di Minelli. Ma a pungere veramente continua ad essere il Novara, con la ‘spizzata’ di Corti, servito da Boccia, fuori di poco (14’ pt). Nelle fila ospiti, è Mustacchio l’unico a crederci veramente. Al 18’ pt il computo degli angoli viene sì pareggiato dai bianchi (3-3), ma la differenza netta è la dose di pericolosità promanato. Al 21’ pt la Pro accorcia le distanze: è Alessio Nepi, tornato proprio oggi titolare, a sfruttare con un gran colpo di testa (che uccella Boccia e Ranieri, rimasti lì a guardarlo) il volitivo cross al bacio dalla destra di Iotti (2-1 e tenzone riaperta). Bentivegna grazia Sassi un minuto dopo, con un tiro sparato alle stelle a due passi decentrato dall’incrocio dei pali. Parere personale: queste tre-marcature-tre nei primi 20 minuti di gioco, computate alle sei della gara di andata (9 in 110 minuti), lasciano trasparire come quelle in campo siano due squadre sostanzialmente poco competitive a livello generale di stagione. 25’ pt: la botta rasoterra di Donadio da fuoriarea impegna Sassi in parata a terra. Non c’è niente da fare: è ormai da troppe partite che le Bianche Casacche lasciano andare al tiro gli avversari con una facilità spaventosa, soprattutto sul settore di sinistra difensivo bianco dove la cerniera con la mediana funziona evidentemente meno (Boccia, Donadio e Bentivegna lo sanno e ne approfittano puntualmente). Al 37’ pt un’azione confusa della Pro vede Maggio cadere in area, ma non c’era assolutamente fallo. Il gran destro di Iotti - servito da Haoudi al 39’ pt - accarezza il palo alla sinistra di Minelli (comunque ben piazzato). 40’ pt: il duello tra Corti e Parodi in area è di quelli pericolosi, ma l’arbitro, Andrea Calzavara di Varese, non abbocca. La Pro - che col trascorrere dei minuti ha smaltito ogni scoria di timore inziale - chiude la frazione in avanti: ora gli angoli sono 4-5 per i bianchi. Derby per ora corretto: si va al riposo senza alcun cartellino sventolato dal referee.

RIPRESA. Nessun cambio nei 22 in campo. Il primo giallo è a Parodi, costretto a bloccare Urso in velocità, al 5’ st. Sul cross insidioso di Bentivegna, Sassi ci mette una pezza in angolo al 51’. Quando crossa, la Pro riesce sempre a creare problemi (il più delle volte evitabilissimi) nella difesa azzurra. Considerazione: è dalla mezz’ora della prima frazione che il match corre sui binari di un sostanziale equilibrio. Si vive di folate, ma soprattutto di errori improvvisi (ora il Novara è assai meno preciso). Intanto, a bordocampo si scalda Rojas. Pro costretta giocoforza a manovrare maggiormente, senza però scoprirsi. Mica facile. Al 61’ è staffetta Nepi-Rojas. Proprio l’ex Crotone regala un angolo al Novara (il 6°) da metàcampo. 63’: Mustacchio (ammonito per fallo in gioco pericoloso - gamba tesa - su Boccia), si accende un capannello di nervosismo (l’unico del match), in cui alla fine anche Lancini subisce il giallo. La Pro sta diventando fallosa e nervosa. 66’: bella l’apertura di Rojas per Mustacchio, anticipato all’ultimo in angolo da Ranieri. È l’azione più nitida da inizio frazione. 67’: Bentivegna impegna Sassi (in questo caso bravissimo) con una bordata centrale, ma potentissima. Poi, il portierino vercellese subisce fallo da Urso. Una delle ‘sliding-door’ della gara avviene al 68’: la deviazione di Ranieri col braccio in area sarebbe da calcio di rigore (al ralenti, il tocco è netto, ma ravvicinato e l’arbitro era abbastanza coperto). Esce uno spento Maggio per Petrella al 69’. 73’: il colpo di testa di Mustacchio su cross del solito Iotti, fa la barba al palo. Pro (ora costretta a rischiare qualcosa in più, alla ricerca del pari, con la clessidra che sta sempre più esaurendo la sua preziosa ed inesorabile sabbiolina) in questo caso davvero sfortunata. Sassi, su cross di Munno, è salvato da un intervento di un difensore bianco. La Pro spinge generosamente, ma si soffre, si soffre, si soffre. Perché l’imbucata vincente non arriva. 82’: Caradonna, esce Sassi di pugno. Ora squadre stanche e sfilacciate. I tentativi, però non latitano. 85’: Petrella per Mustacchio, ma è solo corner (il 10°). Sull’angolo i Leoni riescono incredibilmente a far ripartire gli azzurri, con Sassi costretto alla gran parata su Ongaro. Il tutto in un attimo. Si conferma così la scarsa attitudine dei bianchi a sfruttare ‘le palle da fermo’. I minuti scorrono, le speranze di un pareggio si affievoliscono. La Pro però la riprende con la testa e col cuore al 91’: a segno con Rojas, bravo a ribattere a rete la sfera parata, ma non trattenuta da Minelli su ottimo colpo di testa di Haoudi. L’azione conferma come la difesa del Novara fosse battibile, qualora pressata. Ora è 2-2 (e, per gli amanti dei numeri, la 30.a rete bianca segnata in campionato a Novara). Uno score tutto sommato meritato e in rimonta, che in un derby in trasferta non è mai male. I minuti, che prima, sul 2-1 dovevano rallentare, ora rallentano eccome, quando invece dovrebbero accelerare. Tutto è sospeso (6+4 e 30’’ gli interminabili minuti di recupero, concessi per infortunio a Scappini), sul filo di un destino imperscrutabile che alla fine vede due squadre che al triplice fischio si sono equivalse nell’ambito delle due sfide delle risaie. L’aggregato 5-5 stagionale complessivo – se da un lato conserva meritatamente la panchina a Dossena (l’avremmo continuato a stimare, al di là del risultato) - non lascia comunque tranquilli nessuno, né in viale Kennedy, né in via Massaua. Le due agognate permanenze in Categoria saranno infatti ancora tutte da sudare e meritare.

 

 

 

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