E' Sinnermania

“Auguro a tutti di avere dei genitori come i miei, mi hanno sempre lasciato la libertà di scegliere” sono state queste le parole del vincitore dell’Australian Open, Jannik Sinner. Nonostante l’emozione per la conquista del suo primo Grand Slam, l’italiano si dimostra ancora una volta un ragazzo tanto semplice quanto umile, ringraziando per primi i propri genitori.

Sinner conferma la sua tenacia e forza mentale, qualificandosi alla semifinale del torneo con il titolo di “imbattuto”, dal momento che non ha perso nemmeno un set. Ha infatti ottenuto la vittoria, prima contro l’argentino Bàez in soli tre set, con punteggio 6-0, 6-1, 6-3, in seguito contro il russo Khachanov grazie ad altri tre set puliti 6-4, 7-5, 6-4 e infine ai quarti, dove ha sfidato Rublev, numero cinque al mondo, aggiudicandosi un’ulteriore vittoria per 6-4, 7(7)-6(5), 6-3. L’azzurro arriva così in semifinale, ad aspettarlo il confronto contro Djokovic, il cui ultimo incontro risale a pochi mesi fa durante la Coppa Davis, vinta poi dall’Italia. Ma neanche il numero uno al mondo riesce a fermare la corsa di Sinner verso la sua prima finale Slam in carriera: la partita infatti termina dopo quattro set 6-1, 6-2, 6(6)-7(8), 6-3 per l’italiano.

“Domenica voglio divertirmi” questa è stata la premessa di Sinner alla vigilia della finale contro il russo Medvedev, peccato che l’inizio non sia stato dei migliori, tanto da trovarsi sotto di ben due set. Durante il terzo Jannik cambia ritmo, e grazie al suo ottimo servizio e alla sua mentalità vincente, riesce ad aggiudicarsi il set. Nel quarto inizia la vera rimonta, 6-4 per l’altoatesino che poi finisce il lavoro nel quinto ed ultimo set con un 6-3.

Jannik Sinner regala così agli italiani la vittoria che stavano aspettando: l’ultimo a conquistare il trofeo di un Grand Slam era stato Panatta ben 48 anni fa. Ora grazie al talento ventiduenne il trofeo ritorna finalmente in Italia.