Fotografia
di Alex Tacchini
13 Gennaio 2024 15:01
Ora che è andato praticamente esaurito, una riflessione sull’ultima fatica editoriale del fotografo pescarese (ma vercellese di adozione) Marco Lussoso, credo possa essere doverosamente fatta.
Il suo “Questo è il calcio, 45 anni di fotografie a bordo campo, 1979-2024), è ben più di un’opera che ripercorre quasi mezzo secolo di una professione in cui Marco eccelle e dà l’anima. Il libro, che vanta capitoli introduttivi tutt’altro che banali realizzati da giornalisti e amici come Vincenzo Cilli, Agostino Gabotti, Raffaella Lanza, Gianni Lussoso, Gabriella Mancini e Alex Tacchini, è un sontuoso affresco di ogni momento calcistico nella sua più ampia accezione: dagli spogliatoi, alla grande attesa, al sudore dopo un gol, con la sua esultanza, insieme a quella di una parata decisiva o la delusione di un errore, così come la pazza gioia conferita da un trionfo. Sono scatti istintivi, ma cercati, cercatissmi e frutto di un amore assoluto per la macchina da presa e dal voler fermare un attimo, tramutandolo quasi in una scultura. D’altronde, è il bianco e nero il territorio principe di Lussoso, sebbene non disdegni l’espressività del colore quando ne ha occasione e l’opportunità: “Di una fotografia mi interessa la sua forza e potenza espressiva. Non è necessario che sia sempre tecnicamente impeccabile. L’espressività e le emozioni sono qualcosa di astratto, come il pensiero”, spiega l’autore classe 1962, già collaboratore di Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Inter, Juventus e Scuderia Ferrari. E, in ultimo ma non ultimo,della FC Pro Vercelli 1892.
Da una tale mole di esperienza, il volume pesca a piene mani, mettendo accanto mostri sacri come Maldini, Del Piero, Neved, Gullit, Tacconi e Cristiano Ronaldo (solo per citarne alcuni, ma ci sono proprio tutti), ai giocatori delle Bianche Casacche, degli ultimi 10 anni. Proprio qui, consiste lo snodo particolare di quest’opera. Vedere nuovamente appaiate le immagini dei campioni del mondo o dei Palloni d’Oro ai beniamini della Pro Vercelli (militante tra Serie B e Serie C in queste recenti ed entusiasmanti stagioni) riporta infatti ai fasti romantici dei rotocalchi di inizio secolo, quando i campioni assoluti erano quelli della Vecchia Pro, come Milano I, Ara, Rosetta o Piola, giocando accanto o come avversari ad altrettanto miti di allora come Meazza, Ferrari, Ferraris IV, Combi, De Vecchi, Monti o Monzeglio che fossero.
Il volume “Questo è il calcio” di Marco Lussoso fa dunque venire i brividi non solo nell’assaporare i gesti tecnici dei campionissimi di oggi, ma anche nel far tornare grande l’epopea della Pro Vercelli, oggi come allora. Il tutto, non solo senza sfigurare, ma assurgendo ad una piena complementarietà espressiva e di poetica sottesa. Ci voleva insomma un grande artista arrivato per amore nella terra delle risaie da Pescara, per realizzare questo sogno. Che ognuno di noi può toccare con mano, sfogliando ognuna delle 224 pagine di questo che è a tutti gli effetti un gioiello per la storia del Calcio Italiano (e della nostra Città).
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