Basket maschile
di Diego Melara
6 Maggio 2023 14:35
87 a 69 il risultato al termine della resa dei conti in gara 3 tra il Basket Leinì e i Mooskins, nei play off scudetto per un posto in serie D. Un risultato troppo severo per la tenacia che hanno dimostrato i vercellesi sul campo, lottando con caparbietà su ogni palla e dimostrato ancora una volta di essere in grado di rivaleggiare con avversari fisicamente meglio strutturati.
La partita, infatti, è stata equilibrata fino ai primi minuti del terzo quarto, poi la stanchezza di una partita giocata con efficacia a ritmi molto elevati, come testimonia un indice di offensive rating di 91 - contro una media campionato di 77 - ha girato male ai ragazzi allenati per l’occasione da Giorgio Lobascio. Sugli scudi Dario Gobbo, Riccardo Rigolone, Francesco Rossi e Fabio Corino, unici giocatori in doppia cifra.
Cala così il sipario sulla stagione 2022/2023 con una sconfitta che non toglie nulla ai meriti dei ragazzi di coach Paolo Rigolone che si sono giocati fino in fondo una stagione iniziata bene, proseguita deficitariaménte con una serie penalizzante di infortuni e di indisponibilità, e chiusa in modo esaltante con un serie incredibile di vittorie, alcune di queste con canestri all’ultimo secondo o dopo battaglie proseguite all’overtime, che fanno di questa una stagione pienamente soddisfacente per la società.
Fine stagione diventa sempre il tempo dei bilanci, per questo la società traccia un focus pseudo-serio “per un Mooskins, non potrebbe essere altrimenti...” sui suoi protagonisti, in rigoroso ordine di numero di maglia:
Lorenzo Diliddo: esponente di rilievo nell’arte cestistica del “tiro in controtempo” (qualità che i compagni hanno dovuto necessariamente apprezzare), dopo pochi giorni di Mooskins già si muoveva e comportava nello spogliatoio come un veterano. È la sorpresa della stagione.
Andrea Leone: il centro dei Mooskins cambia la faccia della squadra non appena ritorna disponibile in febbraio dopo un infortunio. È l’eroe di Borgosesia e di Biella grazie ai suoi due incredibili buzzer beater. L’ingresso ai play off è merito suo, ma se glielo dite è facile che vi guardi perplesso con l’aria del: “Ma chi, io?” Bravo e modesto.
Davide Simone: il Capitano, nel momento più nero della squadra, si immola sotto canestro a copertura di un ruolo non suo. Ci mette una pezza con un po’ di tecnica, per il resto incassa e lotta dimostrando attaccamento alla squadra, come è richiesto ad un Capitano. E quando può tornare nel suo ruolo naturale, dà il suo importante contributo. Eroico.
Pietro Provera: Dà il suo contributo in fatto di grinta e velocità, è specialista in caccia all’uomo nelle fasi in cui bisogna alzare il ritmo difensivo e metterla in battaglia. Pugnace.
Francesco Rossi: Il suo ingresso in squadra, a metà campionato, porta equilibrio, tranquillità ai compagni e punti. Averlo disponibile ad un certo punto della stagione è stato come aver vinto al Superenalotto, l’hanno ben capito gli avversari. Fuori categoria.
Dario Gobbo: è il motore della squadra, pochi nel campionato sono in grado di cambiare ritmo come lui. Tutte le statistiche sono a suo favore, pure la voce “rimbalzi” gli dice bene, ed è tutto dire. Gigante.
Amedeo Barale: il talentino dei Mooskins ha velocità ed elevazione, per affinare la tecnica cestistica lo staff dei Mooskins gli consiglia abbondanti dosi di campetto per tutta l‘estate (giorni di pioggia e vacanza compresi). Work in progress.
Andrea Gobetti: è uno dei veterani della squadra. Tornato in gruppo Promozione quest’anno, non ha mai fatto mancare il suo prezioso apporto. Imprescindibile.
Fabio Corino: è il “most improved player” dell’anno per i Mooskins, nel momento più importante della stagione esce dal guscio e fa vedere cosa sa fare. Bravo, tutti aspettano, sperando non invano, che se ne renda conto pure lui.
Ricky Rigolone: giocatore che ormai è una garanzia. Finisce la stagione regolare con il record del campionato per il numero di bombe da 3 realizzate, batte il Leinì con un tiro all’ultimo secondo del supplementare e aggiunge nella serie finale un altro consistente bottino di bombe. In stagione ne realizza complessivamente 43, il Segretario Generale Stoltenberg gli ha chiesto ufficialmente di entrare nella NATO.
Edoardo Olmo: ha portato in dote alla squadra la sua visione del gioco e, in particolare, punti da zone del campo, quella del “mid range”, poco frequentate dai compagni, fornendo così soluzioni di attacco preziose e alternative. Ago della bilancia.
Matteo Ghezzi: raro giocatore di due metri in uno sport dove l’altezza, di suo, è un talento, per tutto il resto lo staff dei Mooskins gli augura una proficua estate di pratica con il suo compagno di squadra Ame.
Coach Paolo Rigolone: è stato capace di cambiare assetto alla squadra nel momento più nero, recuperando giocatori, modificando allenamenti e creando soluzioni di gioco alternative (a Borgosesia e non solo ricorderanno per molto le sue rimesse), trasformando le difficoltà incontrate in opportunità. Resiliente.
Giorgio Lobascio: Maestro, Padre Fondatore dei Mooskins a fine secolo scorso, Presidente Onorario dei Mooskins, Vice Allenatore dei Mooskins e molto, ma molto altro ancora. Venerabile.
Andrea Guerra: durante la stagione si immola nella nobile causa di trovare una palestra disponibile dove giocare in regolarità le partite di campionato, è campione mondiale di passione per questo splendido sport. Se non fosse così, non potrebbe essere Presidente dei Mooskins.
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