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CALCIO SERIE C

Per la Pro è notte fonda, Verona la umilia

Pesante 0-3 casalingo, incubo play out e aria di contestazione

Alex Casella

Alex Casella ds della Pro Vercelli

Ha ragione Elodie, quando canta: “I casi sono due, lacrime mie o lacrime tue”. In questo caso, sono state tutte di chi ha i colori bianchi nel cuore. Perché è una Pro che preoccupa (ora in ottica salvezza, come sottolineato dai cori della curva), quella che è stata letteralmente umiliata dalla Virtus Vecomp Verona al “Silvio Piola” in quella che senza dubbio doveva essere la gara della riscossa ed invece si è tramutata nella peggior uscita stagionale dei ragazzi di Paci, al cospetto di una sorta di “lectio magistralis” da parte del secondo club della città di Giulietta. E a nulla servono le scusanti di una difesa in emergenza (o dei tre penalty non accordati), perché è proprio in questi momenti che si dovrebbe fare quadrato provando ad escogitare accorgimenti tattici di sicurezza (leggi il classico 4-4-2 di sicurezza o un 4-5-1 ben più rodato) che, francamente non solo non si sono visti, ma non sono neppure stati corretti in corso d’opera (se non, ormai “a latte versato”).

TATTICAMENTE, senza Comi, Louati, Valentini e Gheza influenzati, Cristini e Calvano squalificati e Perrotta ko, mister Paci, praticamente senza difesa, decide, rischiando, di far giocare la sua “Bianca” con un 3-5-2/3-1-4-2 sin dal primo minuto. Davanti a Matteo Rizzo (prestazione non senza ombre), nel pacchetto arretrato operano dunque Iezzi, Nicholas Rizzo (Paci si aggrappa a lui, ma implode col resto della difesa) e Costanzo lanciato nella mischia nella giornata peggiore (con Anastasi lasciato in panchina); Emmanuello (prova opaca) davanti alla difesa, con Clemente a destra (attivo, ma più nero che bianco e con errori fatali), Saco (parte bene poi si spegne), Laribi (che canta nel deserto) e Iotti sulla mancina (impalpabile) in mediana; Rojas (non ripete l’exploit di Piacenza) e Arrighini (tanto sbattimento, ma troppo solo e ancora a secco) in attacco. Dunque, un 3-5-2 o 3-4-1-2 che dir si voglia (e solo sullo 0-3 inserirà Corradini e Ansastasio). Viceversa, specchio il 3-5-2 di Gigi Fresco risulterà ben più scaltro ed efficace, giganteggiando in via Massaua, con il portiere Giacomel, Casarotto, Daffara e Ruggero tra i più in evidenza. A colpire, ancora una volta, sarà la mancanza di lettura del match in corso d’opera, forse il vero difetto principale di questa fase (e non solo di questa) del campionato 2022-23 della Pro.

LA GARA. 4’ pt: Coli di testa su cross di Iezzi. Sfera toccata troppo blanda e il pericolo (che era concreto per la porta ospite) sfuma. Tornano i fantasmi degli errori sotto porta di Piacenza. 12’ pt: in contropiede veloce la Virtus approfitta di Clemente a terra e di un errore di Nicholas Rizzo, si beve la difesa bianca sul settore sinistro e sigla lo 0-1. Tutto merito del lavoro di Danti che offre la palla a Juanito Gomez. I padroni di casa provano a reagire. 16’ pt: Saco difende bene palla in area per Arrighini, la sfera è al bacio, ma l’ex attaccante grigio viene neutralizzato sul più bello in corner. 17’ pt: Clemente, tiro alto sugli sviluppi dell’angolo. 20’ pt: ancora Arrighini di testa, ma palla alla “Burro Oropa” (vecchio cartellone che campeggiava al “Robbiano” negli Anni ’80). 23’ pt: il diagonale rasoterra di Clemente, apparentemente senza velleità, viene deviato e si spegne a pochi centimetri dal palo alla destra di Giacomel. Un pizzico di buona sorte in più e probabilmente l’inerzia della gara sarebbe cambiata. E invece no. Oggi si deve soffrire, abbassare la testa, masticare amaro e, soprattutto, riflettere. 28’ pt: Clemente (bravo in impostazione e generosità, pessimo in copertura) ci prova ancora, tutto inutile. 32’ pt: Arrighini in area per l’accorrente Emmanuello. La bomba è però troppo alta come mira. 39’ pt: Laribi supercross dalla destra che attraversa tutta l’area, ma senza alcun tocco vincente e dunque si spegne in fallo laterale. 41’ pt: Clemente ci prova ancora, palla in angolo. 42’ pt: attacco Virtus, errore marchiano, palla in angolo. 43’ pt: proteste per l’atterramento in area di Clemente, ma l’arbitro dice di no (non sarà l’ultima). 47’ pt: l’arbitro nega il secondo rigore alla Pro. Al termine dei 90’ non sarà erroneo definirlo “negazionista”. Tant’è. Ammonito Iezzi, dopo che Clemente era stato platealmente abbattuto in area in un due contro uno. Ripresa e ad essere attraversata come burro è ancora una volta la sciagurata difesa bianca: l’incursione sulla mancina di Casarotto risulta vincente perché sorprende la difesa di casa, la sfera arriva a Daffara che si ritrova a tu per tu con Rizzo e con il tocco di sinistro insacca (è praticamente una marcatura fotocopia del primo gol: 0-2). Per la Pro è notte fonda. Di quelle da blackout senza luna piena, con la Vecomp in versione lupo mannaro. Poco dopo, il terzo gol di Ruggero, ancora sulla sinistra e desolatamente incontrastato, al 9’ st, approfitta dello stato confusionale dei Ragazzi (0-3). Disfatta è realizzata e, se possibile, andrà ancora peggio sino alla fine. Da segnalare come né Daffara, né Ruggero avessero ancora segnato in questa stagione. La Pro non c’è proprio, anche se cerca di attaccare alla ricerca del classico gol-dignità. Che non arriverà, anche perché in porta si tira davvero poco, per non dire quasi mai. Al 25’ st la Virtus potrebbe addirittura fare poker: Gomez lanciato a rete, Matteo Rizzo stavolta è bravo a respingere il suo tiro, poi Casarotto colpisce male e il pallone termina alto sulla linea trasversale. 31’ st tocco netto di mani nell’area della Vecomp, ma per l’arbitro è solo corner. Eh, no, caro direttore di gara. Così non ci siamo. E ci permettiamo di sottolinearlo proprio perché l’assegnazione di questo penalty sarebbe stata una valutazione non solo corretta e che non avrebbe certo inficiato lo score finale. Per cui, questione di scaltrezza, se si vuol continuare a fischiare in Legapro. Solo al 78′ si rivedrà Leo Gatto per uno spento Rojas (il ragazzo si sapeva fosse a corto di batterie, ma è stato l’ultimo ad essere stato sostituito). Per la Pro è dunque notte fonda (una notte di fischi e contestazioni, dalla curva e dalla tribuna), anche se pesano i tre penalty non concessi, a cui però nessuno si vuole attaccare. Alla fine, tornano in mente le esternazioni del factotum della Vecomp di circa 40 giorni fa, Gigi Fresco, in sella alla sua creatura sportiva dal 1982, i tempi di Zoff e Bearzot in Spagna: “Dopo il calciomercato di gennaio metteremo il turbo”. Detto-fatto, infatti ora i rossoblù veronesi sono appaiati alla Pro in classifica a quota 35. Dalle parti di via Massaua, invece, i musi lunghi non possono far altro che sottolineare come i playout ora incombano a -2.

SOTTO LA DOCCIA. In casa Pro, a parlare sarà dunque solo ds Alex Casella: “Una gara, questa, certamente difficile da commentare, perché abbiamo disputato un bruttissimo secondo tempo. Il 2-0 preso in avvio di ripresa ci ha tagliato le gambe e siamo stati passivi, cancellando quello di buono fatto nel primo, dove abbiamo preso gol su una disattenzione difensiva tra giocatori che giocavano per la prima volta insieme. Lo 0-3 è pesante, rattrista noi, la piazza e i tifosi: capisco tutti e mi metto nei panni di tutti. Ma i primi delusi siamo noi, perché non si può fare una partita così e avere una classifica del genere. C’è solo una ricetta ora: lavorare e unità d’intenti per venire fuori da questa situazione. Trovare un capro espiatorio non ha senso: bisogna essere realisti. Ricordiamo però che mancavano quattro titolari: non avevamo l’asse centrale e gli equilibri sono venuti meno. Facciamo tutti autocritica e insieme usciremo da questa situazione”.

Serie C/Girone A 2002-23: 28.a giornata

Sabato 18 febbraio 2023

Vercelli, stadio “Silvio Piola” - ore 17:30

PRO VERCELLI-VIRTUS VECOMP VERONA 0-3

PRO VERCELLI (3-5-2): Rizzo M.; Iezzi, Rizzo N., Costanzo; Clemente (10’ st Anastasio), Saco (25’ st Vergara), Emmanuello (10’ st Corradini), Laribi, Iotti; Arrighini (25’ st Guindo), Rojas (33’ st L. Gatto). A disp.: Lancellotti, Vaccarezza, Comi, Gatto, Vergara, Macanthony, Guindo, Contaldo. All.: Massimo Paci.

VIRTUS VECOMP VERONA (3-5-2): Giacomel; Ruggero, Cella, Faedo; Danti (35’ st Talarico), Tronchin (43’ st Santi), Daffara, Lonardi, Manfrin (1’ st Vesentini); Casarotto (35’ st Priore), Gomez (23’ st Nalini). A disp.: Siaulys, Freddi, Mazzolo, Kristoffersen, Turra, Munaretti. All.: Luigi Fresco.

Arbitro: Enrico Maggio di Lodi (Federico  Votta di Moliterno e Santino Spina di Palermo; IV: Stefano Peletti di Crema).

MARCATORI: 12’ pt Gomez (VV); 1’ st Daffara (VV), 9’ st Ruggero (VV).

Ammoniti Pro: 35’ pt Rojas, 47’ pt Clemente; 17’ st Coli, 22’ st Iotti, 43’ st Anastasio. 

Ammoniti Virtus: 28’ st Ruggero.

Corner: 9-3.

NOTE - Serata con clima gradevole e cielo sereno (16°). Terreno in manto sintetico in perfette condizioni. Pro e Virtus entrambe in divisa classica. Rec.: 2’+6’. Clima di contestazione nel finale in via Massaua.

 

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