Regionali
di Fabio Pellizzari
17 Febbraio 2023 12:17
Rissa a fine partita tra Aosta 511 e Cavaglià nel calcio a cinque femminile regionale.
La conseguenza sono pesanti squalifiche, una di due anni. Pesante squalifica anche per l’allenatore dell’Under 19 dell’Alicese Orizzonti, ma la società sta preparando il ricorso. Il presidente dell’Alicese Orizzonti Gigi Carra afferma: "Senza dubbio qualcosa il nostro allenatore ha fatto, ma l’arbitro ha scritto di tutto e ha esagerato, quindi presenteremo ricorso per ridurre la squalifica". Il calcio a cinque femminile: "All’Aosta 511 è stata comminata un’ammenda di 250 euro: sul comunicato ufficiale si legge “per aver permesso l'ingresso sul terreno di gioco, al termine della gara, ad un proprio dirigente non autorizzato in quanto non in distinta, Stefano Cerri, il quale, con la sua condotta, innescava una rissa tra le giocatrici delle due società con reciproche urla e spintoni, degenerata nell’aggressione alla giocatrice del Cavaglià Anna Mottinelli, ed altresì per il comportamento delle proprie tesserate, che hanno preso parte alle colluttazioni. La sanzione è comminata altresì per aver permesso l'ingresso in campo, al termine della gara, ad un gruppo di propri sostenitori, che intervenivano per sedare la diatriba precedentemente innescata dalle giocatrici Alessia Ottolenghi e Lidia Fumagalli”.
Al Cavaglià una sanzione di 150 euro “per la condotta violenta delle proprie tesserate, che hanno preso parte attivamente alla rissa scatenata, dopo il termine della partita, dalla diatriba tra la propria compagna Lidia Fumagalli ed il dirigente avversario Stefano Cerri”. Le squalifiche: fino al 14 aprile 2023 a Stefano Cerri, dirigente dell’Aosta 511, perché “al termine della gara, non in distinta e quindi non autorizzato, entrava sul terreno di gioco e iniziava una diatriba con la calciatrice avversaria Lidia Fumagalli che nell'uscire dal campo sferrava in segno di stizza un calcio alla porta che separa il campo dal corridoio degli spogliatoi. Cerri tirava per un braccio la calciatrice, chiedendole spiegazioni per la sua condotta. Tale comportamento innescava la rissa tra le tesserate, degenerata nell’aggressione alla capitana avversaria Anna Mottinelli. La sanzione tiene conto del fatto che Cerri, intervenendo in maniera aggressiva nei confronti della Fumagalli (il cui gesto, sicuramente sbagliato e da sanzionare, era comunque di gravità contenuta), ha peggiorato la situazione invece che riportare gli animi, già accesi da precedente lite in campo, alla calma”
Maxi la squalifica per Alessia Ottolenghi dell’Aosta 511, fermata fino al 16 febbraio 2025 “per condotta ingiuriosa nei confronti del direttore di gara, nonché per condotta anti-sportiva e gravemente violenta nei confronti di una avversaria. Nello specifico, al termine della gara la giocatrice veniva espulsa per aver provocato, durante i saluti finali, una diatriba con le avversarie (in particolare con Lidia Fumagalli), con tanto di spintonamenti in campo, per sedare la quale intervenivano tre sue compagne di squadra che la portavano nello spogliatoio ed una parte del pubblico di casa. Alla notifica del provvedimento, Ottolenghi applaudiva ironicamente all'indirizzo dell'arbitro e lo insultava ripetutamente. Non paga di quanto descritto, Ottolenghi prendeva parte attivamente alla rissa scatenata dalla lite tra la avversaria Lidia Fumagalli ed il dirigente dell'Aosta 511 Stefano Cerri, ed in tale frangente sferrava un colpo al volto della calciatrice avversaria Anna Mottinelli, che, rientrata nel proprio spogliatoio, si accasciava a terra. L'arbitro veniva quindi richiamato dalle compagne di quest'ultima ed entrava nel locale riservato alla società ospite per prestare soccorso alla giocatrice, notando immediatamente che la Mottinelli era in evidente stato di shock, con la parte sinistra del volto palesemente arrossata e un segno evidente del colpo subìto al di sopra del sopracciglio. Data la gravità della situazione, il direttore di gara invitava la dirigente della società di casa, Samantha Rossi, a chiamare il numero unico delle emergenze. La Mottinelli, dopo la valutazione del personale medico all'impianto, veniva trasportata in ambulanza in ospedale, per gli accertamenti clinici del caso. La gravità della condotta della tesserata, e le conseguenze del suo gesto, giustificano l'entità della sanzione comminata; questo Giudice coglie l'occasione per ricordare una volta di più come non possano essere in alcun modo giustificati e tollerati episodi di violenza connessi ad una attività sportiva improntata a principi di correttezza e fair play, principi troppo spesso dimenticati e vilipesi sia dagli atleti che dagli allenatori e dirigenti delle società”.
In casa Cavaglià quattro giornate di squalifica invece per Lidia Fumagalli “per condotta gravemente anti-sportiva e violenta. Nello specifico, al termine della gara la giocatrice veniva espulsa per aver provocato, durante i saluti finali, una diatriba con le avversarie (in particolare con Alessia Ottolenghi) con tanto di spintonamenti in campo. Dopo l'espulsione, uscendo dal terreno di gioco, la tesserata sferrava un calcio alla porta che divide il campo dal corridoio degli spogliatoi, causando con tale gesto la reazione del dirigente avversario Stefano Cerri (non in distinta) che la afferrava per un braccio, innescando a sua volta la rissa tra giocatrici che ha portato alla aggressione ad Anna Mottinelli”.
Altro campionato, altra squalifica che riguarda una formazione vercellese: si tratta dell’Under 19 regionale e dell’allenatore dell’Alicese Orizzonti Roberto De Paola fermato dal giudice sportivo fino al 16 giugno 2023 “per condotta violenta, ingiuriosa e minacciosa nei confronti dei giocatori avversari. Nello specifico, De Paola, secondo il referto arbitrale, nel corso della ripresa minacciava e insultava ripetutamente il giocatore della Rg Ticino Flavio Gambacorta. Inoltre De Paola colpiva volontariamente con una spallata al petto il giocatore avversario Thomas Abbrescia, insultandolo e minacciandolo di percosse. Il giocatore colpito reagiva tirando una manata a De Paola, gesto per il quale è stato espulso. Il tecnico, che aveva perso del tutto la calma e che continuava a bestemmiare e minacciare violenza, veniva portato negli spogliatoi e veniva raggiunto dal provvedimento disciplinare. La sanzione comminata tiene conto della complessiva condotta del dirigente e dell’assoluta inescusabilità della sua violenza fisica e verbale, a maggior ragione in quanto rivolta da un adulto (che dovrebbe essere di esempio per i giovani tesserati) nei confronti di due adolescenti”. Come detto da Carra, la società vercellese presenterà ricorso.
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