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L'aneddoto

Aleksandar il macedone, che non segnò alle bianche casacche

Trajkovski ha eliminato gli Azzurri, ma con la Pro non trovò la via del gol

Aleksandar il macedone, che non segnò alle bianche casacche

Alle reti degli irlandesi del Nord Mc Ilroy e Cush del 15 gennaio 1958, del nordcoreano Pak Doo-ik ai Mondiali inglesi del 1966 (19 luglio) e dello svedese Johansson (con Buffon spiazzato da una deviazione di De Rossi, addì 10 novembre 2017), dallo scorso giovedì sera si è dunque aggiunta quella dell’attaccante macedone Aleksandar Trajkovski. L’ex attaccante del Palermo (2015-19, 104 presenze con 16 gol, giocando insieme anche al futuro allenatore dei Leoni Alberto Gilardino) è infatti l’ultimo della lista nera delle disgrazie calcistiche dell’Italia pallonara e quella azzurra non è certamente l’unica squadra a cui l’attaccante nato a Skopje, 5 settembre 1992, ha dato più di un dispiacere. Ne sanno qualcosa Udinese, Alessandria, Genoa, Frosinone e molte altre.

Lo conoscono bene anche i supporter della Pro Vercelli, punita da un 2-1 nel posticipo della 6.a giornata (lunedì 25 settembre 2017) giocato allo stadio “Barbera La Favorita” di  Palermo nell’ultimo campionato di Serie B sinora disputato dalle Bianche Casacche. Se le Bianche Casacche erano scese con 4-3-2-1 di mister Grassadonia che rispondeva a: Marcone; Ghiglione, Legati, Bergamelli, Mammarella; Germano (73′ Rovini), Vives, Castiglia, Bifulco (55′ Raicevic); Firenze, Morra (81′ Polidori), quell del Palermo, agli ordini di Bruno Tedino fu compost da Posavec; Cionek, Struna, Szyminski; Rispoli, Gnahoré (61′ Dawidowicz), Murawski, Chochev, Morganella; Trajkovski (65′ Embalo) e Nestorovski. Nel capoluogo siciliano, quella Pro giocherà una gara stratosferica, probabilmente come non aveva mai giocato nella (recente) serie cadetta (relativamente al lignaggio dell’avversario), perdendo ma incantando (tocchi spettacolari e dominio tattico). Infatti la vittoria dei rosanero fu tutt’altro che semplice e in rimonta, con i vercellesi mai domi sino al fischio finale. L’atteggiamento per nulla reverenziale dei Leoni era stato premiato al 20’ pt, con Bifulco in gol dopo la respinta di Posavec su Bergamelli (0-1). Il Palermo si scuoteva e rimetteva in equilibrio il risultato già al 25’ pt (Chochev verticalizza proprio per l’altro macedone Nestorovski che, tra due avversari, mette alle spalle di Marcone: 1-1). Seguirà un miracolo del portiere dei sciliani Posavec su una gran botta da fuori di Vives. Ad inizio ripresa Palermo in vantaggio: errore di Legati, Chochev trova un varco ancora per Nestorovski, che da posizione defilata batte Marcone (51’: 2-1). Gara finita? Nossignore: la Pro non mollerà e sfiorerà ripetutamente il gol del pari (rete annullata per offside a Raicevic). Al 40’ st il Palermo resta in dieci per l’espulsione sempre di Nestorosvki, ma l’assedio vercellese nel finale porterà solo a sfiorare quello che sarebbe stato il gol di un meritato 2-2. Significativo, risulterà il boato di sollievo del pubblico del “Barbera” a fine gara. A fine gara, il presidente Massimo Secondo, commenterà: “Anche con un 2-2 saremmo stati rammaricati e avete visto tutti non esagero”.

Più dolce il secondo vis-à-vis col castigatore macedone dell’Italia di Mancini: correva la 27.a giornata, quel sabato 24 febbraio 2018. A Vercelli, la Pro, col Palermo, impattò 0-0. In campo scesero: Pigliacelli; Gozzi, Bergamelli, Konate; Ghiglione, Germano (35’st Altobelli), Paghera, Castiglia, Mammarella; Reginaldo (25’st Raicevic), Morra (17’st Kanoute). Nel Palermo, Pomini; Rispoli, Struna, Bellusci, Szyminski; Murawski (30’st Gnahore), Jajalo, Chochev; Coronado (11’st Moreo); Nestorovski e Trajkovski. Fu anche quella una gran partita delle Bianche Casacche che praticamente riuscirono a non far mai tirare in porta i favoritissimi rosanero (che attraversavano un momento di scarsa verve). Di quei 90 minuti si ricorderanno il 5° score utile consecutivo per i padroni di casa; il notevole ingresso in campo, nella ripresa, di uno straordinario Kanoute, bravissimo a saltare l'uomo e a sparigliare (in meglio per i piemontesi) l'inerzia della gara, costringendo al fallo ripetuto gli ospiti e sfiorando il gol. Ma anche un finale da batticuore con Pigliacelli bravissimo sul tiro proprio di Trajkovski e con un fallo da rigore di Mammarella su Moreo, graziato dal signor Valerio Marini. Voti alti per Pigliacelli, Gozzi, Germano, Bergamelli, Konatè, Paghera e Castiglia. Al termine, il mister dei vercellesi Grassadonia rivelerà: “Noi grandi contro una grande squadra”, mentre Massimo Secondo dirà: "È questa la Pro che volevo”.

Sappiamo tutti come andò, con la Pro a salutare la Serie Cadetta. Sportivamente nulla, rispetto all’italica disfatta di giovedì 24 marzo 2022. Una data ed un nome, quello di Aleksandar Trajkovski, che rimarranno purtroppo, per sempre impressi a fuoco nel cuore e negli occhi di tutti sportivi italiani. 

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