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Il commento

Soddisfacente la prima metà del ritorno: ora serve un atteggiamento arrembante

La Pro, 17 punti nelle prime 10 partite, ma per fare il salto non basta

Della Morte

Matteo Della Morte (foto Claudio Bellosta)

Siamo quindi arrivati al giro di boa del girone di ritorno. Mancano nove partite al termine della regular season, nove gare che sanciranno, con ogni probabilità, quale posizione la Pro Vercelli di Franco Lerda occuperà nella griglia dei playoff. Questi match saranno tutti concentrati in meno di due mesi perché il campionato terminerà a fine aprile, proprio per lasciare ampio respiro per gli spareggi promozione. Dopo il tour de force estremo e insensato richiesto alle squadre per recuperare in tempo le partite rinviate causa Covid, che ha fatto disputare 10 gare alle bianche casacche in poco più di due mesi, questa è stata finalmente una “settimana tipo” per i leoni che, anche grazie ad un paio di giorni di riposo concessi dallo staff tecnico, hanno potuto recuperare un po’ le batterie per il finale di stagione. Sebbene la Pro sia ormai staccata dalle posizioni di testa (cosa che invece non accadde lo scorso anno allo stesso punto della stagione) l’ultimo quarto di campionato sarà decisivo per stabilire il percorso dei bianchi nei playoff. E’ anche tempo, però, di poter fare considerazioni approfondite su questa prima parte di girone di ritorno.

Il bicchiere

Il pareggio di domenica scorsa contro la Giana Erminio può essere visto da due prospettive, con il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. C’è chi può pensare che il pari sia comunque stato un risultato che possa aver dato continuità, al termine di un lungo filotto di partite anche impegnative e che possa essere un punto buono per la classifica, anche perché, probabilmente, tra le due squadre in campo, chi avrebbe meritato di più sarebbero stati i padroni di casa. C’è chi invece reputa questa un’occasione sprecata, perché per recuperare ulteriore terreno, in casa della penultima in classifica, un pareggio non può essere un buon risultato. Di certo una vittoria in terra lombarda avrebbe consentito di accrescere ancora l’autostima oltre che tenere il passo di chi sta davanti.

Continuità intermittente

Nelle ultime dieci partite la Pro è al quinto posto per punti totalizzati, alle spalle di Padova, Sudtirol, Lecco e Feralpisalò, sintomo che dal 2022 il trend è cambiato decisamente rispetto agli ultimi mesi del 2021 e un po’ di terreno nei confronti di Triestina e Renate (che dopo la cessione di Galuppini è parso in caduta libera) è stato recuperato. Certo i 17 punti conquistati in 10 match sarebbero potuti essere di più anche perché se da un lato non si può obiettare un certo tipo di continuità nei risultati della squadra di Lerda, dall’altro bisogno anche sottolineare come non si sia mai riusciti ad ottenere due vittorie consecutive e le occasioni fallite con Pro Sesto in casa e Giana Erminio in trasferta sono quelle che lasciano un maggior rammarico. Per raggiungere l’obiettivo del quinto posto, segnato dalla società prima della ripartenza del campionato, che ora dista sei punti, serve un filotto di vittorie. Il calendario da questo punto di vista sorride, visto che le bianche casacche dovranno affrontare solo Padova e Triestina delle squadre che stanno davanti in classifica. Per questo il traguardo finale è complicato ma tutt’altro che impossibile anche perché se la Pro ha una “continuità intermittente” le dirette avversarie di certo non corrono.

Un atteggiamento più spregiudicato

Per questo serve un atteggiamento diverso, più spregiudicato, in questa fase finale di stagione. La Pro ha dimostrato di faticare spesso con le squadre che sono sulla carta decisamente inferiori proprio perché il loro modo di interpretare la partita non mette in risalto le qualità dei leoni. Lerda, come detto più volte, ha a disposizione un organico che è nettamente superiore ad almeno trequarti delle avversarie e di conseguenza serve probabilmente in alcune occasioni più coraggio per attestare anche sul campo la supremazia. E questo si dovrebbe vedere già a partire da domenica contro la Pro Patria, squadra in crisi e che orbita in zona playout, che proprio questa settimana ha deciso di esonerare il tecnico Luca Prina. Mancheranno certamente gli squalificati Masi e Auriletto e Lerda dovrà ridisegnare la linea difensiva che potrebbe anche dover fare a meno dell’acciaccato Cristini, ma dalla metà campo in su la rosa è pressoché a totale disposizione. Dopo le due vittorie contro Juventus U23 e Virtus Verona, i bianchi sono incappati in due pareggi consecutivi al Piola contro Pro Sesto e Renate: per un gruppo ambizioso tre gare consecutive senza vittoria in casa sono troppe. Per questo, anche sfruttando lo scontro diretto tra Triestina e Renate, i tre punti diventano obbligatori. Avendo avuto la possibilità di ricaricare le pile e di aver preparato la partita con una settimana di lavoro, è lecito attendersi una Pro più arrembante.

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