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La dichiarazione

Lerda rimarca: "Ciò che ho detto non rispecchia la mia persona"

"Non volevo offendere. Tutelo i miei diritti davanti alle autorità competenti"

Franco Lerda

Franco Lerda

Torna a parlare Franco Lerda sulla bufera che l'ha coinvolto. E lo fa scusandosi e ribadendo che non voleva offendere il calciatore e che si tutelerà dinnanzi alle autorità competenti. Questa la dichiarazione resa nota dalla società: "In riferimento a quanto avvenuto durante la gara Pro Vercelli-Renate, tengo a precisare che quanto detto al calciatore Chakir Mohamed Amine non rispecchia la mia persona in quanto non sono e non lo sono mai stato un razzista. Se le mie parole hanno in qualche modo offeso il calciatore o, hanno dato adito ad interpretazioni errate, porgo a lui le mie più sentite e personali scuse ribadendo che non era mia volontà offenderlo. La parola espressa, e nello specifico “oh Africa”, non voleva essere un pregiudizio etnico e nessun'altra parola è stata utilizzata in senso dispregiativo verso il calciatore. Lavoro nel mondo del calcio dal 1985 e siamo tutti consapevoli che è uno degli ambienti più multietnici. Sono abituato al confronto quotidiano con etnie e religioni diverse e lo dimostra il fatto che mai sono stato oggetto di insinuazioni o episodi legati al razzismo. Ad ogni modo, diffido coloro che stanno accusandomi di aver proferito parole discriminatorie gravissime in detta circostanza, diverse da quelle dal sottoscritto proferite e riportate nei documenti allegati al referto arbitrale, ad interrompere immediatamente tali condotte, riservandomi sin d’ora di tutelare i miei diritti alla dignità ed alla mia reputazione personale dinnanzi alle autorità competenti".

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