Vercelli
21 Maggio 2025 10:08
Un finale da brivido: la 1^ S A.F.M. dell’I.I.S. Cavour vince il Premio Letterario Meco.
Sembrava la finale di un mondiale di calcio e invece era al Salone del Libro di Torino. L’attesa. Il cuore che accelera. Gli occhi fissi sullo schermo. Un momento sospeso e condiviso in una semplice aula scolastica. E poi, il colpo di scena: la classe del Serale 1^ S A.F.M. dell’I.I.S. Cavour si classifica nella rosa dei vincitori con menzione di pubblicazione al Premio Letterario Meco.
Un concorso letterario nazionale dal titolo “Dietro le sbarre”, organizzato da Forum Terzo Settore, per celebrare la memoria di Don Domenico Ricca, noto come Meco, che ha dedicato la sua vita alla cura degli ultimi e alla promozione del terzo settore.
Un’esplosione di gioia pura, incontenibile. Abbracci, applausi, grida che rimbalzano sui muri, alunni e alunne increduli e felici. La classe – connessa in diretta dalla piattaforma d’Istituto – assiste in tempo reale all’annuncio. Nessuno lo immaginava davvero. Sapevano di essere in finale, sì, ma la vittoria? Un sogno.
La professoressa Elena Ferraris, che ha guidato il lavoro poetico della classe, non era presente al Salone del Libro: era lì dove serve davvero essere, in aula con i ragazzi. Ma il destino ci mette lo zampino: Ylenia Tinnirello, unica rappresentante della classe al Salone, è seduta tra il pubblico. Quando sente il nome della sua classe, spalanca gli occhi, si volta, porge il cellulare a un bambino seduto accanto e gli dice con il cuore in gola: “Riprendi tutto per i miei compagni!”.
E così, mentre la poesia viene proclamata vincitrice, a chilometri di distanza la 1^ S A.F.M. assiste in diretta alla premiazione, incollata al video, e vive un momento che resterà scolpito nella memoria.
Avvisati all’istante il dirigente scolastico Paolo Massara e il professor Mario Dalla Torre, referente del Corso Serale, si uniscono ai festeggiamenti. È un trionfo collettivo, che attraversa generazioni e dimostra con forza che non è mai troppo tardi per imparare, esprimersi, riuscire.
Il componimento premiato, “Ombre e ferro”, è una poesia intensa e vera, capace di dare voce a chi non ne ha, di illuminare il buio con la forza fragile della parola. Un testo che ha toccato corde profonde, come solo la poesia sa fare.
Ombre e ferro
Questa carogna libertà
di cui non ho più speranza
mi trascina in una danza
senza verità.
Questa stanza è abitudine,
mi ha ridotto una miseria,
sotto il velo di fredda materia
abbraccia la mia solitudine.
Questa stretta gabbia
priva di fuga
una nuova ruga
l'anima diventa rabbia.
Questa invisibile catena,
che ha segnato il mio dolore,
ho bisogno d’amore
per scontare la mia pena.
Una voce vibra dal muro
la sento in questa cella,
ti prego stella,
illumina il mio futuro.
La classe 1^ S A.F.M. dell’I.I.S. Cavour
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