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SCUOLA

La festa del grazie del Ciofs-Fp

Una festa indelebile per il mondo salesiano

La festa del grazie del Ciofs-Fap

"Sogna ragazzo, sogna", canta Roberto Vecchioni. Sogna ragazzo, sogna, costituisce al contempo l’invito e il tema prescelti per La festa del grazie, organizzata dal Ciofs-Fp e tenutasi all’Istituto Sacro Cuore di Vercelli venerdì 7 giugno. «Per noi del mondo salesiano è una festa che non si potrà mai cancellare: è una festa fondamentale, perché Don Bosco diceva che nel cuore di un ragazzo che sa dire grazie, nascono i sogni»; sono le parole di Suor Egidia Casale, direttore del Ciofs-Fp, in apertura dell’evento, caduto nell’anniversario dei 200 anni del sogno di Don Bosco. Tanti gli studenti che hanno preso parte alla realizzazione di questo momento.

  

  

Alla presenza delle autorità amministrative e dell’arcivescovo Marco Arnolfo, i ragazzi hanno raccontato la loro visione del sogno attraverso i progetti e le esperienze lavorative che hanno potuto realizzare in collaborazione con diverse realtà cittadine. Sognare non significa dimenticare il passato: è questo il messaggio che i ragazzi hanno voluto comunicare a proposito della loro partecipazione al laboratorio di scavo archeologico simulato e di educazione al patrimonio allestito dal Museo Leone.

  

  

Tra i diversi momenti di riflessione, ha trovato particolare spazio quello legato alle questioni sulla parità di genere, nel quale i ragazzi hanno interagito con il pubblico, con la proiezione del finale del film C’è ancora domani. Prendendo spunto dallo spettacolo Il pulsante di Luca Botturi, andato in scena al Teatro Civico il 20 maggio, i ragazzi hanno invitato la platea a riflettere sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulle nostre vite, ed in particolare sulla capacità di guardare in avanti anche sognando. Infine, uno sguardo al futuro attraverso la presentazione dell’iter di un project work da proporre alle aziende per promuovere la propria iniziativa imprenditoriale e l’esperienza di stage legata al mondo della ristorazione, che ha visto il coinvolgimento di uno studente nella Torteria di Vercelli.

  

Alla domanda sull’influenza dei sogni nella realizzazione personale e professionale dei giovani, padre Arnolfo ha così risposto: «I sogni, come per i naviganti, devono essere i fari che fanno risplendere la meta per mantenere la direzione giusta, anche nelle tempeste della vita. Quando i sogni coincidono con il sogno di Dio, allora illuminano ogni giorno i nostri passi per inoltrarci su dei campi dove risplende la verità e la giustizia per tutti». In conclusione, tre studenti meritevoli, Marco Sottura, Erick Byringiro, Mattia Rizzo, hanno ricevuto la borsa di studio, consegnata dal presidente della Federmanager, Daniele Degiovanni, e dal console del lavoro Celestino Tarchetti.

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