Santhià Crescentino
29 Ottobre 2022 18:25
Fabio Ponzana e Valentina Petri
Valentina Petri e Fabio Ponzana ospiti dell’Inner Wheel: hanno dialogato sulle storie di scuola viste dalla cattedra.
L'iniziativa è stata organizzata dal club Inner Wheel Santhià Crescentino ha avuto il suo momento centrale con il dialogo tra Valentina Petri e Fabio Ponzana. La presidente del club, Anna Landriani, ha presentato i due relatori ben noti a Vercelli e non solo: Fabio Ponzana, studioso di studi medievistici, è editor, collabora con il Comune, la Comunità ebraica di Vercelli e con la diocesi, Valentina Petri, insegnante di Lettere all’Ipsia “Lombardi”, è autrice di due libri pubblicati da una casa editrice nazionale, “ Portami il diario” del 2020 e “Vai al posto “ del 2022 e ha un blog molto seguito in cui racconta la quotidianità della scuola con humor.
Ponzana ha richiamato alcuni ritratti di personaggi divertenti creati da Valentina, ma ispirati a storie che lei vive, a situazioni in cui si è trovata a gestire dinamiche particolari e non semplici dovute all’accorpamento, nelle ore di Lettere, di due classi del tutto disomogenee come le studentesse del corso di moda e gli studenti del corso per elettricisti.
Ponzana ha notato che da alcuni episodi, come la gita a Roma, sembra quasi immedesimarsi con le sue allieve e che lei, proveniente da studi classici, risulta molto legata all’istituto professionale in cui insegna. Questo legame, come ha affermato la stessa Valentina Petri, è dovuto anche alla sua convinzione che l’insegnamento non è una “missione” come spesso si sente dire, ma una professione che va esercitata con professionalità, da qui nasce la sua visione della scuola e dei ragazzi diversa da quella dei media che spesso li descrivono come abulici, non interessati a nulla.
Guardandola con questa attenzione la scuola le ha riservato diverse sorprese, scoperte in episodi di vita quotidiana; tra gli episodi che ha citato è stato particolarmente importante quello delle visite delle classi al binario 21 di Milano, un non luogo al centro di Milano da cui partivano i treni per i campi di sterminio, qui il racconto delle guide e l’emozione ha fatto scaturire spesso , proprio da ragazzi solitamente non attentissimi, la domanda centrale: “Come era possibile che nessuno si accorgesse di quel che stava capitando?“ .
Di fronte alle carenze e ai problemi reali della scuola che costituiscono materia prevalente delle narrazioni su questo ambiente, Valentina Petri ha scelto di raccontare anche storie belle, non edulcorate, altrettanto reali, ma meno evidenti.
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