Economia
di Redazione La Sesia
7 Dicembre 2025 14:00
L’agenzia Moody’s ha alzato il rating della Regione Piemonte da Baa3 a Baa2, ovvero secondo gradino dell'area Investiment Grade, e con outlook stabile.
"Si tratta di un ulteriore riconoscimento del lavoro di risanamento e di consolidamento dei conti pubblici avviato negli ultimi anni, confermato da una traiettoria di miglioramento continua, e già riconosciuto da Moody’s lo scorso anno quando ha promosso il Piemonte dalla zona non Investiment Grade a quella Investiment Grade. Oggi un ulteriore passo avanti che si aggiunge a quello di un’altra agenzia, la Fitch che a settembre ha innalzato il rating da BBB a BBB+2", spiegano dalla Regione.
Il giudizio riflette una serie di elementi positivi: bilanci in equilibrio, riduzione progressiva dell’indebitamento, maggiore efficienza nella gestione finanziaria e un’economia regionale solida e diversificata. L’upgrade si inserisce nel quadro di valutazione dello dello Stato Italiano, ma Moody’s attribuisce al Piemonte passi avanti e progressi autonomi, legati alla qualità della governance, alla disciplina di bilancio e alla capacità di generare margini operativi positivi anche in un contesto complesso.
«Una Regione stabile è una Regione credibile ed è più forte nel conquistare e ottenere la fiducia delle imprese e di chi vuole investire in Piemonte creando sviluppo, crescita e posti di lavoro. Questo risultato - dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano - È il riconoscimento oggettivo del lavoro di risanamento portato avanti in questi anni: una tappa importante all’interno di un percorso fatto di serietà, trasparenza e controllo della spesa pubblica. Il Piemonte è oggi una regione più solida, credibile e attrattiva, anche per gli investitori. Questo risultato conferma che la buona amministrazione produce effetti concreti e misurabili».
Secondo Moody’s la Regione continuerà a generare margini operativi positivi nei prossimi anni, con un avanzo previsto pari al 7,5% delle entrate operative nel 2025 e in ulteriore crescita fino al 9,3% nel 2026 e continuerà a ridurre il debito, previsto in calo dal 68% delle entrate operative nel 2023 al 55% nel 2025 e al 52% nel 2026.
Per quanto riguarda il sistema sanitario la Regione – sottolinea l’agenzia – mantiene alti standard nei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Il profilo di liquidità porta segnali incoraggianti: la Regione non ricorre a anticipazioni di tesoreria da sette anni. Gli investimenti, anche grazie ai fondi del PNRR (1,75 miliardi di euro assegnati direttamente), continueranno a rafforzare infrastrutture, digitalizzazione e transizione ecologica.
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