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Bonifica dell’ex Eternit di Casale Monferrato

Approvato dalla Giunta Regionale l’Accordo di Programma da 2,5 milioni di euro per la rimozione del polverino di amianto

Amianto

Approvato dalla Giunta regionale del Piemonte lo schema dell' "Accordo di Programma” per la bonifica da amianto nei siti con presenza di polverino e nelle aree in prossimità del canale Lanza a valle dell’ex stabilimento Eternit.

Si tratta dell'applicazione del Decreto ministeriale 308 del 2006, nel quale si prevede che l’individuazione dei soggetti beneficiari nonché le modalità, condizioni e termini per l’erogazione dei finanziamenti, previsti dal Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale, tuttora non disciplinati dalle Regioni, siano regolamentati mediante il ricorso agli Accordi di Programma da sottoscrivere tra lo Stato, le Regioni, gli Enti locali territorialmente competenti.

Con una nota del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, lo scorso primo ottobre è stata comunicata la disponibilità di ulteriori risorse per complessivi € 2.498.851 da destinare ad interventi di bonifica nei siti di interesse nazionale di Balangero e Casale Monferrato, previo specifico “Accordo di Programma” da sottoscriversi tra il Ministero, Regione Piemonte e gli Enti competenti per la bonifica.

Gli interventi di proposta devono essere prioritari rispetto ad altre eventuali azioni da realizzare nei siti di interesse nazionale, pertanto, a seguito delle interlocuzioni con il Comune di Casale Monferrato, la Direzione Regionale Ambiente, Energia e Territorio ha ritenuto di indirizzare le risorse alla bonifica dei rimanenti siti con presenza di polverino, censiti nel territorio di Casale Monferrato. Si è definito di individuare e realizzare attività di bonifica e messa in sicurezza in prossimità del tratto del canale Lanza (sponde, situazioni di potenziale criticità in prossimità dell’alveo per presenza di amianto), e a valle, sulla base di ulteriori verifiche analitiche e di caratterizzazione.

L’intervento oggetto di bonifica da amianto, è finalizzato al risanamento da fonti di potenziale dispersione di fibre in ambiente per la presenza del polverino e di amianto nelle diverse matrici ambientali, ad integrazione degli interventi già eseguiti, sulla scorta di verifiche ambientali e di caratterizzazione.

«L’inquinamento ambientale per mezzo di sostanze tossiche, è stata la prima causa di malattie e morti a seguito della vicenda Eternit che risale alla fine degli anni 70 - dichiarano l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati e l’assessore agli Enti Locali Enrico Bussalino -. Ora si sta andando nella giusta direzione, con l’applicazione delle misure necessarie a bonificare le aree ancora contaminate. Destinare cifre importanti per la bonifica e il ripristino ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Casale Monferrato, rende in parte giustizia a chi ha perso la vita, attribuendo un maggior senso di rispetto per la salute di tutti».

L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi: «Casale Monferrato è l’esempio concreto di come un territorio sia stato in grado di reagire, con dignità e determinazione, a una tragedia: quella dell’amianto. Come Sindaco della città ieri e come Assessore regionale oggi, l’impegno affinché l’intero territorio del Sin sia dichiarato quanto prima “amianto free” è massimo. Ed è per questo che annunciamo con particolare soddisfazione queste maggiori risorse per la bonifica da polverino del Canale Lanza, che si aggiungono a quelle legate alla salute e in particolare per la cura del mesotelioma con la Rete Oncologica, l’Aou e l’Asl di Alessandria. Un impegno condiviso con tutte le istituzioni e le associazioni del territorio e che, tra le molte iniziative messe in campo, vede oggi, per esempio, il progetto Sintesi, dedicato al territorio del Sin casalese per costruire un sistema di sorveglianza permanente di ambiente e salute».

Il Comune di Casale Monferrato, soggetto attuatore dell’intervento oggetto dell’Accordo, si impegna a pianificare il processo operativo volto alla realizzazione dell’intervento, comunicando alla Regione Piemonte, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte ed ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento, comprese di indicazioni di ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico, con proposta, nel caso, di relative azioni correttive.

L’accordo è vincolante per i soggetti sottoscrittori ed il suo termine potrà essere prorogato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, su motivata richiesta della Regione Piemonte.

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