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Regione Piemonte

Peste Suina: anticipata al 1° settembre l’apertura della caccia al cinghiale

Previsto l’abbattimento di oltre 14.000 capi fino al prossimo 15 marzo 2026

cinghiali

In 14 ambiti venatori del Piemonte l’apertura della caccia al cinghiale viene anticipata dal 21 al 1° settembre 2025.

La Regione Piemonte ha accolto così l’indicazione offerta alle Regioni dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana Giovanni Filippini con la sua ultima ordinanza del 4 agosto scorso. Una misura che intensifica l’azione di contrasto alla Psa, ai danni inflitti all’agricoltura e i frequenti incidenti stradali provocati dal suino selvatico.

Spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «Il Commissario straordinario per la lotta alla Psa Giovanni Filippini – con il quale sono in stretto contatto e in costante condivisione, e che ha sposato la mia proposta della fascia franca di 20 chilometri attorno alla zona di alta espansione virale - con la sua ultima ordinanza del 4 agosto ha dato alle Regioni la possibilità di anticipare dal 21 al 1° settembre l’apertura della stagione venatoria limitatamente alla specie cinghiale. È una misura fortemente richiesta dal mondo agricolo che persegue tre obiettivi importanti: il contrasto alla peste suina, la limitazione degli ingenti danni alle colture e degli incidenti stradali, oltre al contenimento degli esborsi per i risarcimenti a carico della collettività».

L’apertura anticipata della caccia al cinghiale si affianca così al piano di prelievo selettivo operato dalle Province e Città metropolitana, che l’assessore Bongioanni ha varato in primavera e che prevede l’abbattimento di oltre 14.000 capi fino al prossimo 15 marzo 2026. «L’azione combinata – prosegue Bongioanni - acquista così un potere incisivo ancora più forte perché è proprio in queste settimane che i cinghiali risultano più attivi e dannosi. Abbiamo assunto la decisione insieme a tutti i soggetti potenzialmente interessati (Atc, Ca, Afv e Aatv) proprio perché le singole aree del Piemonte hanno necessità e risposte differenti, autorizzando l’apertura in quegli ambiti o aziende che ne hanno fatto richiesta: tutti compresi nella fascia di protezione di 20 km intorno alle aree più sensibili come stabilito dal commissario Filippini».

L’anticipo del calendario venatorio sarà applicato esclusivamente nei seguenti Istituti Venatori i cui territori ricadono nella Zona di riduzione della densità del cinghiale: Atc BI 1; Ca BI 1; Afv Baraccone; Afv Daniela; Afv Del Duca; Afv Cellarengo; Afv Nicoletta; Afv Ternavasso; Afv Valcasotto; Afv Vestignè; Aatv Benese; Aatv Ceresole d’Alba; Aatv Roncaglia; Aatv Tenuta Pollenzo. La caccia al cinghiale in questi ambiti sarà permessa fino al 1° febbraio 2026.

Nulla cambia per il calendario venatorio relativo a tutte le altre specie, che resta fissato con inizio dal prossimo 21 settembre.

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