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PFAS: presentati i dati del biomonitoraggio a Spinetta Marengo

Si tratta dei primi residenti entro tre chilometri dal polo chimico

PFAS: presentati i dati del biomonitoraggio a Spinetta Marengo

È stato presentato ieri, lunedì 21 luglio, presso l’Auditorium del Marengo Museum, l’aggiornamento sul biomonitoraggio avviato dalla Regione Piemonte e dall’ASL AL per valutare l’esposizione della popolazione ai PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) nelle aree vicine al polo chimico di Spinetta Marengo.

A introdurre l’incontro è stato l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che ha definito l’intervento come “un esempio a livello nazionale”, sottolineando la volontà della Regione di portare avanti con determinazione e trasparenza azioni concrete per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. “Bisogna saper coniugare produzione e salute – ha affermato – perché la prima non deve mai prevalere sulla seconda, come purtroppo è avvenuto in passato”.

Biomonitoraggio: i primi dati

I risultati presentati si riferiscono ai primi 414 cittadini residenti entro 3 km dal polo chimico e che hanno già completato l’analisi del sangue. I dati mostrano che:

  • 8,9% delle persone ha una concentrazione di PFAS normati superiore a 20 ng/ml;

  • 87,2% presenta valori compresi tra 2 e 20 ng/ml;

  • solo il 3,9% ha valori inferiori a 2 ng/ml.

Dai campioni è inoltre emerso che la maggior parte dei soggetti con valori oltre i 20 ng/ml sono maschi, ultrasessantenni e pensionati.

Per i PFAS non normati, come l’ADV, il valore mediano rilevato è di 2,9 ng/ml, mentre la sostanza cC6O4 è stata riscontrata oltre il limite di quantificazione in un solo caso.

Partecipazione e prossimi passi

Ad oggi sono stati effettuati 457 prelievi, con altri 89 già programmati entro inizio agosto. Inoltre, circa 200 cittadini residenti oltre i 3 km hanno manifestato interesse, per un totale di circa 750 pre-adesioni tramite i portali della Regione Piemonte e dell’ASL AL.

Il percorso di adesione prevede la verifica della residenza da parte dell’ASL, il contatto telefonico per fissare l’appuntamento, la firma del consenso informato, il prelievo ematico e la compilazione di un questionario sugli stili di vita. Tutti i dettagli sull’iniziativa, i risultati e i prossimi appuntamenti sono disponibili sul portale della Regione Piemonte: www.regione.piemonte.it/pfas

Il protocollo ha incluso fin dall’inizio l’analisi di PFAS di nuova generazione come C6O4, ADV e GenX, utilizzati come sostituti di composti già riconosciuti come dannosi (es. PFOA e PFOS). Sebbene per queste sostanze non esistano ancora valori soglia definiti dalla comunità scientifica internazionale, l’Assessorato ha scelto di includere comunque i dati nei referti, in un’ottica di trasparenza verso i cittadini.

Tenuto conto della presenza di altri inquinanti ambientali nell’area, la Task Force Clinica, coordinata dal prof. Luigi Castello, ha proposto un monitoraggio sanitario pluriennale, che affiancherà il biomonitoraggio in corso.

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