Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di altri siti, per inviare messaggi pubblicitari mirati. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie
Bimba di 6 mesi salvata con l'autotrapianto della vena e il trapianto di fegato donato dalla mamma
L'operazione è stata portata a termine alle Molinette
di Redazione La Sesia
29 Giugno 2025 14:39
L'ospedale Molinette di Torino
Per la prima volta una bimba di 6 mesi salvata con il trapianto di parte di fegato donato dalla mamma e con l’autotrapianto della vena porta, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino
Nei giorni scorsi una bimba torinese di meno di 6 mesi di età e poco più di 5 kg di peso è stata salvata grazie ad un intervento straordinario eseguito per la prima volta: il trapianto della parte sinistra del fegato donato dalla mamma 32enne e l’autotrapianto di vena giugulare per sostituire la vena porta indurita e ristretta, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) - presidio Molinette.
"Nata a fine dicembre dell’anno scorso, colpita da una rara e misconosciuta malformazione delle vie biliari, la bambina era giunta durante il mese di aprile scorso al Pronto soccorso dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino in preda ad uno scompenso epatico con un ittero severo e liquido nell'addome - spiegano dalla Città della Salute - Immediatamente ricoverata e presa in carico dai gastroenterologi pediatrici, la bimba era apparsa fin da subito in condizioni cliniche talmente compromesse da non poter essere sottoposta ad alcun intervento chirurgico a scopo riparativo. E' quindi stata inserita nel percorso di inserimento in lista d'attesa per trapianto di fegato pediatrico, con iscrizione avvenuta nella lista nazionale all'inizio di maggio scorso".
Dopo circa 20 giorni trascorsi senza offerte di organi da donatore deceduto idonei per questo trapianto, le condizioni del fegato della bimba si sono aggravate, con ricovero in ospedale per un'insufficienza epatica così grave da non lasciare più alcuna speranza di sopravvivenza anche a breve termine.
É in quel momento che la mamma 32enne ha manifestato il fortissimo desiderio di donare parte del suo fegato per cercare di salvare la sua bimba. "A questo punto mamma e figlia sono state prese in carico da parte dei professionisti del presidio Molinette. Portati a termine in tempi rapidi gli accertamenti di idoneità della donatrice e di compatibilità con la bimba, ottenuta poi l’autorizzazione del Tribunale di Torino e del Centro Nazionale Trapianti di Roma attraverso il lavoro di coordinamento del Centro Regionale Trapianti, circa due settimane fa la mamma e la sua bimba sono state condotte insieme nelle sale operatorie del Centro Trapianto Fegato delle Molinette di Torino - viene spiegato - Il professor Renato Romagnoli insieme con la sua équipe chirurgica ed in stretta collaborazione con gli anestesisti del Dipartimento di Anestesia, hanno prima effettuato il prelievo della parte sinistra (più piccola) del fegato della mamma donatrice. Dopodiché si sono concentrati sull’addome della bimba, trovando il fegato cirrotico e scompensato, ed anche un grave restringimento della vena porta, priva di flusso sanguigno. È stato quindi necessario sostituirla completamente, utilizzando come miglior rimpiazzo la vena giugulare prelevata dal collo della bimba stessa, con un vero e proprio autotrapianto. Durante le 13 ore di sala operatoria, si sono avvicendati nei turni numerosi infermieri ed operatori socio-sanitari esperti nel trapianto di fegato, mentre i Laboratori analisi e la Banca del sangue della CDSS si sono attivati a supporto delle necessità degli interventi in corso".
Il decorso postoperatorio è stato regolare per entrambe le pazienti. La mamma ha fatto rientro a casa dopo soli 6 giorni dall’intervento. "La ripresa funzionale del fegato trapiantato nella figlia é stata ottimale e le condizioni generali della bimba sono migliorate in modo straordinariamente rapido. A tal punto che, a sole due settimane dal trapianto, la piccola é ora stata trasferita presso l’ospedale Infantile Regina Margherita per la fase di riabilitazione nutrizionale a cura del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita", concludono dalla Città della salute.
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia