L'ordinanza
di Redazione La Sesia
1 Settembre 2022 16:08
È entrata in vigore ieri l’ordinanza della Regione Piemonte che detta misure urgenti e mirate per diminuire la presenza dei cinghiali sul territorio.
Il documento firmato dal vicepresidente della Regione stabilisce che la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di strumenti per la visione che facilitano la selezione degli individui. Il cacciatore che intende esercitare la selezione al cinghiale in qualunque Ambito territoriale di caccia o Comprensorio alpino diverso da quello di ammissione deve richiedere la relativa autorizzazione all’ente di gestione, che la rilascia entro 48 ore senza oneri economici aggiuntivi.
Gli appostamenti temporanei e le altane possono essere posizionati ad una misura non inferiore a 50 metri dal confine dell’area protetta informando l’ente gestore. L’ordinanza prevede anche che la Regione, avvalendosi delle Province e della Città Metropolitana di Torino, che pubblicheranno una manifestazione di interesse dedicata, compili e pubblichi sul proprio sito istituzionale un apposito elenco di coadiutori, ovvero proprietari o conduttori di fondi appositamente formati e muniti di licenza di “porto di fucile ad uso caccia”, guardie venatorie volontarie e cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione. Queste persone potranno effettuare operazioni di contenimento dei cinghiali su richiesta di intervento dei proprietari o conduttori dei fondi interessati. L’elenco riporterà nome, cognome, numero di telefono e provincia di residenza di ogni coadiutore, in modo da garantirne l’immediata reperibilità in caso di necessità, e verrà aggiornato ogni due settimane per consentire al maggior numero di soggetti, anche formati successivamente alla pubblicazione dell’ordinanza, di attuare interventi di urgenza.
Per ottenere una capillare attività di depopolamento dei cinghiali, Province e Città Metropolitana di Torino, Ambiti territoriali di caccia, Comprensori alpini, associazioni agricole e venatorie, enti gestori delle Aree protette garantiscono la necessaria attività di formazione specifica organizzando corsi di abilitazione che si dovranno svolgere con cadenza quindicinale dalla seconda decade di settembre 2022. I componenti delle squadre al cinghiale potranno iscriversi ad altre squadre operanti negli Ambiti territoriali di caccia e nei Comprensori alpini piemontesi. Inoltre, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale, l’attestato di partecipazione a prova di tiro per la caccia di selezione agli ungulati è sospeso, in coerenza con la revisione normativa già in corso e nell’attesa della relativa approvazione.
Anche Cia (confederazione italiana agricoltori) Novara Vercelli Vco "esprime soddisfazione per l’entrata in vigore dell’ordinanza disposta dalla Regione Piemonte per diminuire la presenza dei cinghiali sul territorio. Il documento stabilisce tra le altre cose che la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, facendo riferimento a soggetti con una formazione adeguata. Cia si è già attivata in questo senso, con l’organizzazione e lo svolgimento di due corsi di formazione a Varallo Sesia tenuti lo scorso inverno, che hanno riscosso una larga adesione di partecipanti", viene spiegato. Commenta il presidente interprovinciale Andrea Padovani: «Laddove ci sono tutor che collaborano attivamente con le aziende agricole abbiamo ottenuto buoni risultati. Si tratta di una figura importante, capace di fare la differenza se possiede l’effettiva volontà di contribuire alla tutela del mondo agricolo. A questo proposito, come Organizzazione condanniamo tutti gli episodi di presunte ritorsioni a seguito dell’attività di controllo della popolazione dei selvatici da parte dei tutor: sono fatti gravi che non devono verificarsi. Infine, ora che le richieste dei cacciatori sono state esaudite, si proceda in tempi veloci con gli abbattimenti».
“Esprimiamo grande soddisfazione per la sospensione dell’obbligo alle prove di tiro per la caccia di selezione agli ungulati”. Così Andrea Revel Nutini, vice presidente del Comitato Dlpa (Difesa dei legali possessori di armi), commenta a nome dei suoi 34.069 membri, l’ordinanza firmata dal vice presidente della Regione Piemonte che detta misure urgenti per diminuire la presenza dei cinghiali sul territorio. “Sono pochissimi i poligoni le strutture abilitate a rilasciare il certificato di tali prove di tiro, un aspetto che, oltre discriminare alcuni soggetti non abilitati, impediva di fatto l’operatività di chi pratica l’attività venatoria, soprattutto in un momento come quello attuale in cui ai cacciatori viene richiesto aiuto nel contenimento del numero dei cinghiali a causa del propagarsi della peste suina africana”, aggiunge Revel Nutini che, a nome del Comitato Dlpa, ringrazia la Regione e l’assessore alla Caccia, Marco Protopapa a cui, lo scorso 4 agosto, il Comitato aveva indirizzato una lettera, chiedendo un tempestivo intervento in materia vista l’imminente apertura della stagione venatoria.
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