Regione Piemonte
di Redazione La Sesia
22 Agosto 2022 14:53
Emergenza siccità: arriva all'Asl Vercelli dal Settore Prevenzione, Salute Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Piemonte una nota rivolta in particolare alla zona della Valsesia, dove risultano presenti coltivazioni di sorgo.
"Il quadro generale della situazione di siccità vigente presso il territorio nazionale e la scarsità di foraggi ha indotto la necessità di seminare erbai di specie tolleranti lo stress idrico. In particolare il sorgo, che risulta un cereale più resistente agli stress idrici con buone capacità di adattamento climatico, è stato seminato in buona parte dopo il raccolto del frumento sia come cereale da sfalcio che da insilato. Numerose sono le specie, quella più commercializzata è il Sorghum bicolor (Sorghum vulgare) con diverse sottospecie ed ibridi. La pianta del sorgo, nelle prime fasi dello sviluppo, può contenere un glucoside cianogenetico, detto durrina, che nello stomaco si idrolizza liberando acido cianidrico".
Il contenuto di Durrina, prosegue la nota, "varia con l’accrescimento, diminuendo fino a scomparire alla maturità della pianta. Sono quindi le piante giovani a presentare la massima concentrazione nelle foglie, per cui il pericolo risulta presente e grave solo impiegando il sorgo da foraggio sia per impiego come pascolo sia per foraggiamento verde. Come tale dovrebbe pertanto essere pascolato o sfalciato non prima che abbia raggiunto un’altezza di 70 cm. Tale vincolo deve essere considerato con maggiore attenzione nelle attuali condizioni di stress idrico e termico che favoriscono la concentrazione di Durrina sopra i livelli di sicurezza, anche nelle varietà ed ibridi recenti dovrebbero contenerne un minor quantitativo. Se viene ingerito in grandi quantità l’organismo non riesce ad inattivarlo e, specie per i ruminanti, si crea una condizione di avvelenamento da cianuro che porta a morte gli animali in poche ore".
Nelle attuali condizioni meteoclimatiche e in assenza di irrigazione artificiale, anche il sorgo, come altri cereali e foraggere, non ha avuto la crescita attesa, rimanendo in una fase precoce dello sviluppo e con una potenziale concentrazione di Durrina molto alta. "Stante queste condizioni il sorgo, specialmente la varietà da granella ma anche da foraggio, non dovrà essere sfalciato, pascolato, trinciato per l’alimentazione animale a causa dell’altissimo rischio di avvelenamento del bestiame da acido cianidrico".
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