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Patrimonio Unesco

Piemonte: piante tartufigene, aumentato l'indennizzo ai proprietari

La decisione su richiesta dell’Unione delle associazioni di cercatori

Tartufo bianco

Indennizzi ai proprietari di piante tartufigene, la Regione li aumenta da 12 a 18 euro ad albero: inoltre, il termine per le richieste è stato prorogato all’11 aprile 2022.

La decisione è stata presa in attuazione di quanto stabilito dalla Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale su richiesta dell’Unione regionale delle associazioni di cercatori di tartufi. È ancora aperto il bando per la presentazione della domanda di indennità relativa all’anno 2021 per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale, tramite il servizio informativo della Regione Piemonte, disponibile in rete sul Portale Tartufi: il termine è stato prorogato all’11 aprile 2022. Da anni la Regione concede un’indennità ai proprietari o ai possessori di terreni su cui sono radicate piante arboree di riconosciuta capacità tartufigena, che si impegnano a conservarle, secondo uno specifico piano di coltura, e che permettono la libera raccolta dei tartufi.

"La legge regionale – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso –  ci assegna esplicitamente il compito di conservazione e diffusione delle provenienze autoctone dei tartufi e delle piante ospiti, ed il miglioramento e lo sviluppo della tartuficoltura. Ancora di più, dopo il riconoscimento Unesco per la cerca e cavatura del tartufo a patrimonio immateriale, l’investimento per la creazione di nuove tartufaie diventa un'azione fondamentale per la nostra Regione".

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