Ospedale Molinette
di Redazione La Sesia
29 Dicembre 2021 11:06
Durante un intervento in urgenza di Neurochirurgia, una donna è stata fatta partorire, grazie ad un intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi - ostetrici e neonatologi: salvate mamma e bimba.
Nei giorni scorsi sono state salvate mamma e neonata alla Neurochirurgia dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Infatti, mentre la mamma veniva sottoposta ad intervento neurochirurgico in urgenza, in contemporanea per salvare la bimba che aveva in grembo è stata fatta partorire grazie ad un parto cesareo, che ha permesso la sopravvivenza della neonata, grazie all'intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi – ostetrici e neonatologi. La giovane donna di 33 anni, alla 31° settimana di gravidanza, era stata trasferita alla Città della Salute di Torino a causa di una improvvisa lesione cerebrale che stava mettendo in pericolo la sua vita.
"La gravidanza era decorsa in modo fisiologico fino a quel momento, con benessere di mamma e feto - fanno sapere dall'ospedale - La paziente, che fino a quella mattina stava bene, aveva iniziato ad avvertire una cefalea sempre più intensa con rapido peggioramento delle condizioni generali. La situazione è apparsa subito molto seria, per cui ogni momento era prezioso per salvare la vita della donna. Mentre i neurochirurghi concentravano tutti i loro sforzi per intervenire sulla donna, ginecologi-ostetrici e pediatri neonatologi si sono dedicati alla salute della bimba che la donna portava in grembo, la cui stessa sopravvivenza era messa in pericolo dalle condizioni della mamma. E' stato quindi necessario organizzare, in una lotta contro il tempo, l'espletamento del parto mediante cesareo in modo contestuale all'intervento neurochirurgico, indispensabile per la donna".
In breve tempo una sala neurochirurgica dell'ospedale Molinette di Torino è stata così trasformata in una occasionale sala parto con tutto l’occorrente per assistere in emergenza mamma e neonata. Dopo la prima assistenza in sala operatoria, la bambina è stata trasportata alla terapia intensiva neonatale universitaria dell'ospedale Sant’Anna di Torino, dove ha già potuto abbracciare il suo papà, ed è amorevolmente assistita dalle cure del personale ed alimentata con il prezioso nutrimento della Banca del Latte umano. Al termine della procedura la paziente è stata trasferita nel reparto di Neurorianimazione: la rapida ripresa della mamma ha permesso di trasferirla già dopo un solo giorno nel reparto di neurochirurgia e successivamente in quello di Ostetricia e Ginecologia universitaria del Sant'Anna, dove come grande regalo di Natale ha potuto incontrare la propria bambina nel reparto di Neonatologia universitaria.
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