Autorità distrettuale
di Francesca Siciliano
22 Marzo 2021 16:52
La portata del fiume Po registra una media complessiva ridotta del 24% rispetto alle condizioni più consuete di questo periodo: questo nonostante le precipitazioni cadute nelle scorse settimane.
Il mese segna un trend negativo per l’andamento delle portate del Grande Fiume e domani, martedì 23 marzo, a Pontelagoscuro si scenderà, per la prima volta in quest’anno, sotto la soglia dei 1000 metri cubi al secondo. “La situazione – evidenzia il segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli – è sotto controllo per ora grazie al prossimo disgelo della neve e all’acqua presente nei grandi laghi, ma questo dimostra che serve grande impegno di tutti sugli utilizzi, distribuzione e stoccaggio della risorsa”. Con una quantità di neve ancora visibilmente tangibile sulle catene montuose Alpi ed Appennini e i grandi laghi alpini ancora invasati al di sopra delle media del periodo, la prima “magra di primavera” del Po potrebbe risultare quasi paradossale, ma il delicato e complesso equilibrio meteo-climatico dell’area ci regala, in concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua, una statistica che va in controtendenza con le aspettative della vigilia.
Oggi, prendendo in considerazione l’analisi della portata nella stazione di Pontelagoscuro (Ferrara) il Po registra il passaggio di una portata di risorsa idrica pari a 990 metri cubi al secondo, al di sotto della soglia minima dei 1000 metri cubi al secondo, tutt’ora però lontana dal minimo storico al ribasso di 690 metri cubi al secondo. Il contesto risente infatti della decisa escursione termica con temperature che si mantengono piuttosto basse e che non consentono ancora un completo disgelo dell’acqua a monte, con conseguente discesa a valle e del costante impatto con il vento che contribuisce ad accelerare l’essicamento dei suoli nell’intero comprensorio. Oltre a questi fenomeni assume rilevanza il minor apporto di risorsa da parte di alcuni corsi d’acqua – in particolare Secchia, Reno ed Enza – e l’avvio della stagione dei prelievi irrigui dei Consorzi di Bonifica a beneficio delle colture tipiche del territorio. “Quanto si va delineando – evidenzia Berselli – è un segno evidente della necessità di rinnovata e massima attenzione che dobbiamo e dovremo avere sempre di più nei processi di prelievo, distribuzione e stoccaggio della risorsa idrica, risorsa preziosa che oggi ha equilibri mutati nel tempo e che deve essere governata con prudenza e in modo consapevole da tutti per il benessere del distretto del Po sia sotto il profilo ambientale che rispetto a quello sociale ed economico”.
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