La protesta
25 Ottobre 2025 09:04
"Nonostante la realizzazione del progetto sia formalmente autorizzata, restano infatti alcuni interrogativi fondamentali sui quali chiediamo alle autorità preposte maggiore chiarezza e trasparenza": questa la premessa di Greenpeace Vercelli e Valsesia che torna a porre l’attenzione sull’allevamento intensivo di galline di Arborio, ripercorrendo alcune fasi della battaglia contro la realizzazione dell’allevamento e soffermandosi sulla “mancanza di partecipazione e informazione pubblica”.
“Ad Arborio – si legge nella nota - continua la costruzione del maxi-allevamento avicolo, dove saranno inserite 275.000 galline ovaiole, divise in due capannoni di 120 metri x 24. Ogni 14 mesi, saranno rimpiazzate da una nuova generazione, rinchiuse in gabbie ristrette, il cui unico scopo sarà produrre uova fino al totale esaurimento. Purtroppo in Italia non esiste ancora una legge sugli allevamenti intensivi che sia sufficiente a fermali e a promuovere una transizione verso modelli più sostenibili, pertanto Greenpeace, insieme ad altre associazioni quali Isde, Lipu, Terra! e Wwf Italia, ha presentato la proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi” attualmente sostenuta da 23 parlamentari di cinque diverse forze politiche”.
Inoltre, il Comitato Riso, che nel frattempo ha raccolto più di 55.000 firme su change.org, “ha presentato un esposto alla procura di Vercelli – ricordano da Greenpeace - segnalando diversi punti sul rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti coinvolti nel progetto. In primis un’anomalia nella procedura amministrativa da parte del consiglio comunale di Arborio... Poi gli impatti ambientali rilevanti e non adeguatamente valutati come: la vicinanza a corpi idrici e falde vulnerabili, scarichi e rischio di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee in periodo di secca, inquinamento atmosferico e odorigeno, benessere animale, mancanza di partecipazione e informazione verso i cittadini, tutti visionabili nell’esposto reso pubblico tramite i social del Comitato Riso. Purtroppo solo da pochi giorni siamo venuti a conoscenza che questo esposto sarà archiviato da parte della procura di Vercelli”.
“Non riusciamo a comprendere le motivazioni per le quali il comune di Arborio, la provincia di Vercelli e il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese abbiano avallato questo impianto e in data 8 giugno 2025 abbiamo inviato la nostra mozione “Oltre gli allevamenti intensivi” al comune di Arborio per sostenere l'omonima proposta di legge nazionale e permettere ai cittadini, agli enti di prossimità, e alle comunità locali di partecipare a un dibattito pubblico molto importante per il territorio. Non avendo ancora ricevuto risposta – concludono da Greenpeace - rinnoviamo la nostra totale disponibilità per un incontro pubblico con il Comune e le istituzioni locali al fine di chiarire tutti i punti sopra elencati e continueremo a monitorare l’allevamento nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente circostante”.
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