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Crescentino

'L'ambulanza non trovava chi soccorrere'

Esasperati i residenti di frazione Monte, che hanno scritto una lettera aperta per far conoscere i diversi disagi che subiscono

Pali a Monte, frazione di Crescentino

"Siamo cittadini di serie B": è l’appello-sfogo degli abitanti di Monte, la frazione di Crescentino che si sente dimenticata.

"L’ambulanza non trovava il civico giusto, ha dovuto girare a passo d’uomo per diversi minuti": l’episodio, che poteva avere conseguenze gravi, è raccontato nella lettera aperta scritta dai residenti della frazione e indirizzata al sindaco, alle autorità competenti, alle Forze dell’ordine, ai crescentinesi e a tutti gli abitanti delle altre frazioni. Una denuncia vibrante, intrisa di rabbia e delusione, che racconta la quotidianità di chi vive a pochi chilometri dal centro, ma si sente lontano anni luce dall’attenzione del Comune.

"Le frazioni sono parte integrante del territorio, ma sembra che valiamo meno", scrivono i residenti. Il malcontento esplode attorno a problemi concreti e, per loro, ormai insopportabili: un incrocio al buio dove il lampione a energia solare si spegne dopo poche ore, la mancanza di una vera videosorveglianza nonostante il cartello che ne annuncia la presenza, strade sporche e segnaletica insufficiente. Proprio la segnaletica carente è finita al centro dell’episodio che ha indignato tutti: "In fondo alla frazione il numero 56 è stato alfabetizzato da A a Q ma non indicato – spiegano – Non sarebbe un grosso problema se non fosse che proprio in questi giorni ben due ambulanze non lo trovavano, e i soccorsi hanno subito un ritardo notevole".

Un disagio che, per gli abitanti, è il simbolo di una trascuratezza che dura da troppo tempo. "Da mesi è affisso un cartello che indica la presenza di una telecamera di sorveglianza, che però non esiste – denunciano – Perché se esistesse ne vedrebbe di cose che non vanno…". L’occhio elettronico, se ci fosse, filmerebbe ad esempio i problemi di sicurezza stradale: monopattini che sfrecciano con i conducenti senza casco, e anche con bambini, auto che accelerano tra un dosso e l’altro, ciclisti e pedoni che si muovono al buio senza giubbini riflettenti. "È un incubo – scrivono – si rischia ogni giorno che accada qualcosa di grave".

A questo si aggiungono i segni di degrado: panchine vandalizzate, strade imbrattate da liquami, un rotolo di fibra ottica abbandonato da mesi appeso a un palo, e persino una casa diroccata con il tetto in amianto. "Quella casa un proprietario ce l’ha – spiegano – Quel tetto di amianto tutto rotto è pericoloso per la salute di tutti".

"Perché nel capoluogo la manutenzione viene fatta e qui no? Perché dobbiamo sempre segnalare i problemi per essere ascoltati?", domandano i frazionisti. Non una richiesta di privilegi, ma di parità: "Chiediamo solo gli stessi diritti degli altri cittadini".

La lettera si chiude con un invito: "Vogliamo che il sindaco e le Forze dell’ordine vengano al Monte, vedano con i loro occhi e si rendano conto della situazione". Un appello che suona come un grido collettivo, quello di una comunità che non chiede più promesse, ma attenzione, presenza e rispetto. "Perché – dicono in coro – anche qui è Crescentino".

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