Rotatoria di via Viotti
di Sara Corsini
28 Settembre 2025 12:00
La rotatoria di via Viotti a Crescentino
Pietre lanciate contro un’auto a Crescentino. Paura in pieno giorno per un’automobilista. "Alle famiglie la responsabilità educativa", il monito del sindaco Vittorio Ferrero.
Nei giorni scorsi una donna, mentre stava guidando la propria auto, nei pressi della rotatoria di via Viotti, si è trovata faccia a faccia con un gruppo di ragazzini che si sarebbero buttati in mezzo alla strada per lanciare pietre contro la fiancata della vettura. La donna, nonostante lo spavento, è riuscita a filmare i giovani e ad allertare le forze dell’ordine, poi intervenute. Nel mentre i ragazzi si sono dileguati nell’area commerciale adiacente. La donna ha comunque sporto denuncia.
"Tutti siamo stati giovani e abbiamo fatto delle stupidaggini – interviene il sindaco Vittorio Ferrero – Bisogna però essere consapevoli quando si supera il limite e lanciare pietre contro le auto va indubbiamente oltre il limite della ragazzata".
L’episodio non sarebbe nuovo in città. In passato infatti fatti analoghi erano già avvenuti in via Galileo Ferraris; in quel caso i ragazzini avevano lanciato pietre e rami dal muretto del parco Tournon contro auto e passanti.
Altre persone, invece, lamentano gruppi di ragazzini che darebbero fuoco alle buche delle lettere o suonerebbero i campanelli a tarda notte.
Sui social per una volta la cittadinanza si è schierata compatta contro i gesti dei giovanissimi, che andrebbero ben oltre la semplice ragazzata ma che potrebbe avere conseguenze ben più serie. "Il Comune tra i suoi compiti ha quello di garantire l’ordine pubblico – spiega il primo cittadino – E da parte nostra abbiamo fatto consistenti investimenti sia in tema di potenziamento della videosorveglianza sia sul rafforzamento della Polizia municipale".
Interventi che da soli però non sarebbero sufficienti. In molti casi, infatti, gli episodi avvengono di notte, quando non sono operativi gli agenti di Polizia locale ma devo arrivare pattuglie da fuori. O ancora avvengono in zone sprovviste di videosorveglianza. "Abbiamo portato le telecamere da 12 a circa 50 attive tra capoluogo e frazioni – prosegue Ferrero – Tuttavia vi sono ancora aree scoperte. Ad esempio abbiamo telecamere in piazza Matteotti ma non nella rotatoria di via Viotti dove è avvenuto il fatto". Fondamentale quindi mettere in atto interventi anche da parte delle famiglie. "Faccio appello ai genitori, affinché si assumano la propria responsabilità educativa – sottolinea Ferrero – Con questo non voglio dire che non lo stiano già facendo ma evidentemente in certi casi serve una reprimenda più marcata». Serve una collaborazione reciproca. «Il paese è piccolo – conclude Ferrero – diventa pertanto fondamentale aiutarci reciprocamente, facendo ognuno il proprio dovere: noi come Comune e amministratori e le famiglie come primi responsabili dell’educazione dei propri figli".
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