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Giornate Europee del Patrimonio - 27-28 settembre

Architetture e paesaggi risicoli in metamorfosi: dai monasteri alle moderne strutture nei borghi delle vie d’acqua

L’iniziativa si svolgerà nell’ambito dell’Ecomuseo delle Terre d’Acqua, istituito nel 1999 e oggi il più ampio del Piemonte

Architetture e paesaggi risicoli in metamorfosi: dai monasteri alle moderne strutture nei borghi delle vie d’acqua

Il Ministero della Cultura anche quest’anno tiene a battesimo le GEP, Giornate Europee del Patrimonio, l’evento culturale più partecipato dai cittadini del continente. In programma il 27 e 28 settembre, l’edizione 2025 è dedicata ad “Architetture: l’arte di costruire”, declinazione italiana del tema europeo “Heritage and Architecture: Windows to the Past, Doors to the Future”, pensato per celebrare i cinquant’anni dall’Anno Europeo del Patrimonio Architettonico del 1975. Secondo i dati ufficiali, le GEP attirano ogni anno fino a 20 milioni di visitatori e rappresentano il progetto più redditizio in termini di ritorno culturale ed economico per l’Unione Europea. L’iniziativa ha raccolto l’interesse della Provincia di Vercelli e del suo presidente Davide Gilardino, che ha presentato il progetto “Architetture e paesaggi risicoli in metamorfosi: dai monasteri alle moderne strutture nei borghi delle vie d’acqua”. L’iniziativa si svolgerà nell’ambito dell’Ecomuseo delle Terre d’Acqua, istituito nel 1999 e oggi il più ampio del Piemonte. Il percorso offrirà una vera passeggiata tra storia e futuro, guidata dall’architetto e paesaggista Donatella Meucci, con tappe emblematiche: dall’abbazia di Lucedio, da cui si gode un panorama unico a 36 metri d’altezza e dove nacque la risicoltura italiana, alla Tenuta Colombara di Livorno Ferraris, raffinato esempio quattrocentesco di cascina a corte chiusa, fino al Mulino di San Giovanni a Fontanetto Po, struttura ottocentesca ancora azionata dall’acqua. Passeggiata patrimoniale prevista dalle 14.30 alle 18.45 con ritrovo sabato 27 settembre alle ore 14.15 in piazza Roma a Vercelli, lato basilica di Sant’Andrea, per la partenza in autobus. La partecipazione è gratuita. Attraverso mulini, risaie, grange e aree fluviali, il pubblico potrà riscoprire l’evoluzione architettonica e ambientale di un territorio che, incastonato tra Sesia, Dora e Po, ha costruito la sua identità proprio nella fusione tra paesaggio e intervento umano.

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