crescentino
di Lorena Beccaro
21 Settembre 2025 13:00
Si è conclusa con grande successo la storica sagra crescentinese nata nel 1979 nel cuore della città.
Negli anni il Settembre Praiettese è cresciuto, fino a diventare una manifestazione nota ben oltre i confini del Piemonte, portando in città un numero sempre maggiore di persone. Sono loro, la gente che riempie i tavoli in piazza Garibaldi, a rendere grande la festa, ma dietro c’è un lavoro enorme che coinvolge responsabili e volontari, una macchina organizzativa ben oliata.
In piazza Garibaldi si sono esibite orchestre dal vivo, si sono svolte serate disco, ed è stato proposto tantissimo buon cibo.
Dalla storica Sagra del Pesce i menù si sono evoluti proponendo diverse altre specialità: la Sagra della Rana, della Panissa, del Bollito, del Fritto Misto, e la cena a tema curata nei dettagli, dalla scelta delle pietanze, alla musica, ai costumi dei camerieri, in una girandola di divertimento.
«Quest’anno siamo stati fortunati – dicono gli organizzatori – il meteo ci ha accompagnati, si temeva di dover annullare la serata tanto attesa con l’orchestra spettacolo di Mirko Casadei perché le previsioni annunciavano temporali, invece è andata bene».
Si abbassa il sipario sulla 46° edizione del Settembre Praiettese e piazza Garibaldi, senza gli stand sembra vuota. Il direttivo è soddisfatto, i volontari possono riposare, ma non è finita qui: il Praiet si trasferisce alla Festa del vino a Casale Monferrato. «Saranno due fine settimana intensi – dice il presidente Luca Corsato - ma ormai siamo allenati e pronti a proporre il nostro Fritto misto alla piemontese».
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