lamporo
di Lorena Beccaro
6 Luglio 2025 09:00
LAMPORO - Frate Brice di Dio è arrivato a Lamporo con un’asinella e un cagnolino.
Una piccola carovana in cammino da circa tre anni: frate Brice percorre l’Europa spinto dal desiderio di pace, fraternità e fiducia nella Provvidenza, un invito alla fratellanza e alla pace rivolto a chi incontra a cui dona un sorriso e uno sguardo dolce con i suoi occhi azzurri, specchio di un’anima buona.
Il fraticello partito da Arles, ha 25 anni e una missione in quest’anno Santo del Giubileo: essere “pellegrino di speranza” come cita il cartello che si porta appresso. Santiago de Compostela, Assisi, Roma e un tentativo non andato a buon fine di raggiungere Gerusalemme, a piedi, con uno zaino pesante e affidandosi al buon cuore di chi lo accoglie. All’ostello di Lamporo non è stato possibile dare rifugio all’asinella Esperance, ma Elena Pezza ospitalera e più volte pellegrina sul cammino di Santiago, è stata interpellata ed ha trovato un primo stallo in un’azienda agricola: «Sono stati gentilissimi e l’asinella ha potuto ripararsi dal sole cocente mentre padre Brice veniva accolto all’ostello. Quando la temperatura si è abbassata un pochino, l’animale è stato portato in centro Lamporo, ospite di una famiglia e pronto a ripartire il giorno successivo verso Torino», racconta. Il sole di questi giorni non dava tregua, e arrivato in tarda mattinata a Castelrosso il pellegrino ha nuovamente chiamato Elena: avrebbe dovuto raggiungere il parco del Mauriziano ma sia lui che Esperance soffrivano troppo per il caldo. Elena ha interpellano qualche sacerdote chiedendo ospitalità per il pellegrino: «Purtroppo nessuno poteva accogliere il frate, nel frattempo un paio di ciclisti hanno suggerito di fermarsi nella piazzetta della Croce Rossa di Chivasso, un luogo centrale e più sicuro».
Un po’ di ombra e di riposo, poi è giunta una soluzione per trascorrere la notte: «La riseria di San Raffaele si è detta disposta a dare ristoro all’asinella e un posto per dormire a Frate Brice – dice Elena - ma hanno fatto di più, sono venuti a Chivasso con un van a caricare Esperance esausta per il troppo caldo». Dopo un paio di giorni il frate con l’asinella e il cagnolino Stitch hanno ripreso la via del ritorno verso il monastero in Francia.
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