Unione montana Valsesia
di Redazione La Sesia
30 Giugno 2025 12:33
La Madonnina del Tagliaferro vandalizzata (foto pagina Fb Montagne della Valsesia)
Vandali in azione sulle montagne valsesiane: dopo la Madonnina del Tagliaferro, sparita alcuni giorni fa, ora si scopre che anche quella su Monte Bo è stata pesantemente danneggiata.
"Sono episodi che rappresentano una assoluta mancanza di rispetto verso la storia e le tradizioni delle nostre comunità, oltre ad essere un’offesa dei sentimenti religiosi di molti – commenta il presidente dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta – pertanto non solo vanno condannati senza esitazione, ma ritengo sia necessario un impegno collettivo per proteggere i luoghi ed i simboli significativi delle nostre montagne".
Atti vandalici di questo genere non sono nuovi: già in altre aree montane, soprattutto nelle Dolomiti, si sono verificati episodi analoghi, che hanno evidenziato la presenza di individui che Pietrasanta non ha difficoltà a definire: "Sono degli imbecilli e dei vigliacchi – dice il presidente – che agiscono lontano dalla vista dei più, prendendosela con simboli importanti per la gente di montagna: non sono d’accordo con chi ha detto che gli autori di tali gesti sono “amanti della montagna” solo perché hanno avuto la capacità fisica di raggiungere tali altitudini. Chi ama la montagna – sottolinea – non la offende né dal punto di vista ambientale né da quello del rispetto per i suoi simboli: queste Madonnine raccontano la storia delle genti che, con fatica e fede, hanno scalato le nostre vette. Dunque, distruggerle, vuol dire offendere un’intera comunità, uomini e le donne che nei secoli hanno affrontato le salite impervie per raggiungere le cime e andare incontro a nuovi destini".
Le contromisure: "Purtroppo siamo in un periodo storico dove la mancanza di rispetto, l’aggressività, la violenza stanno dilagando: sta a noi, rappresentanti delle istituzioni, unirci ai cittadini che ancora credono nei valori fondanti delle nostre comunità – dice il presidente – per contrastare con forza quanto sta accadendo: penseremo a installare fototrappole nei pressi dei monumenti per disincentivare chi intende perpetrare tali gesti, e ci accorderemo con i gruppi di coloro che veramente amano la montagna per creare una rete di protezione nei confronti del nostro patrimonio culturale e spirituale. Chi verrà individuato nell’atto di compiere tali gesti, sarà punito a termine di legge, e faremo in modo che siano applicate le misure più severe. Non l’avranno vinta i vandali: vincerà la gente per bene, che ricorda le proprie radici e ama il proprio territorio".
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