Unione montana Valsesia
di Redazione La Sesia
30 Giugno 2025 11:51
All’indomani di alcune dichiarazioni apparse sui giornali del territorio in cui viene richiesto un atto di volontà da parte della Regione per la riapertura della linea ferroviaria Novara-Varallo, il presidente dell’Unione Montana Valsesia Francesco Pietrasanta si esprime sull’argomento, indicando nella necessità di individuare una strategia innovativa ed integrata la giusta via da percorrere per evitare di cadere in dichiarazioni propagandistiche ma di scarsa praticabilità.
"Sul fatto che i trasporti siano un elemento fondamentale per la Valsesia (come lo sono ovunque) siamo tutti d’accordo – esordisce Pietrasanta – ma occorre analizzare la questione in modo lucido ed obiettivo per fare le cose per bene, garantendo servizi sostenibili e soprattutto duraturi. Dobbiamo essere tutti consapevoli che non serve più un treno navetta tra i diversi paesini, come è stato in passato, perché non ci sarebbe utenza. L’unico servizio che oggi potrebbe essere utile ed avrebbe prospettive di durabilità sarebbe un treno veloce che colleghi la Valsesia con Milano e Torino via Novara. Ma prima di attivarlo, bisogna verificarne l’effettiva fattibilità, perché inserire treni su linee trafficate come la Torino-Milano non è banale, come dimostrano le difficoltà che sta scontando il biellese".
Alla luce di queste considerazioni, Pietrasanta spiega che, anche in collaborazione con la Regione, gli amministratori valsesiani non sono certo stati “con le mani in mano”: "In attesa di comprendere la possibilità di coordinare la nostra linea con la Torino-Milano, quanto prima avvieremo un progetto di collegamento tra la Valsesia e le grandi città, istituendo un servizio su ruota nell’ambito del programma delle “Aree Interne” – spiega Pietrasanta – con un autobus che ogni giorno collegherà la Valsesia alla stazione di Novara, con più corse giornaliere. Dopo un congruo periodo di prova, il secondo step sarà verificare bene i numeri degli utenti giornalieri, perché dobbiamo avere ben chiaro che Arena Ways, che si offre come gestore della linea certamente non farebbe questo servizio gratuitamente: per tenere in piedi il sistema occorrerebbero milioni di euro e quindi è necessario che ci sia una resa adeguata, altrimenti in poco tempo si dovrebbe di nuovo fermare tutto".
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