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Alloggi popolari

Crescentino: la Prefettura chiede lumi ad Atc sulle case di via Chiò

Situazione problematica segnalata dagli inquilini

Crescentino via Chiò

La Prefettura di Vercelli  chiede ad ATC lumi sulle case di via Chiò e via Cavour a Crescentino.

I fatti. Il 6 gennaio da un appartamento sito al terzo piano sono crollati dei calcinacci dal cornicione colpendo una giovane donna. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno inibito l’utilizzo dei balconi condominiali posizionando degli assi di legno sulle porte. Della vicenda si è interessato il capogruppo di minoranza Salvatore Sellaro che prontamente ha scritto al Prefetto, alla direzione Atc e alla caserma dei carabinieri di Crescentino evidenziando le varie problematiche degli alloggi, dalle crepe ai muri passando alla caldaia centralizzata non funzionante. Nella missiva il consigliere ha evidenziato criticità analoghe anche negli alloggi di via Cavour in frazione San Genuario.  

I consiglieri di minoranza Carmine Speranza, Ernesto Monchietto e Salvatore Sellaro  hanno chiesto  al sindaco Vittorio Ferrero la convocazione di un consiglio comunale urgente per discutere della situazione delle case popolari.  Contestualmente, il 16 gennaio,  Sellaro  ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza in attesa di risposte dagli enti competenti. Il 22 gennaio, dopo aver perso 8 kg, Sellaro si è visto costretto, su invito del proprio medico curante, a smettere lo sciopero della fame a causa delle sue condizioni di salute. «La mia lotta non si ferma comunque qui – assicura il capogruppo di minoranza».

Il 24 gennaio il viceprefetto vicario Cristina Lanini ha risposto all’esposto di Sellaro  chiedendo al presidente dell’agenzia territoriale per la casa Piemonte Nord di far conoscere “elementi informativi e valutativi, unitamente alle eventuali iniziative adottate o che si intende adottare per il superamento delle criticità rappresentate”.

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