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Anniversario della morte

Trino: ricordato l'antifascista Francesco Audisio

Fu ucciso il 7 gennaio 1945

Ricordo Francesco Audisio

Un momento della commemorazione

E’ stato ricordato martedì nel tardo pomeriggio l’antifascista trinese Francesco Audisio, ucciso domenica 7 gennaio del 1945 dalla brigata nera fascista.

In biblioteca civica è stato presentato il libretto di Franco Crosio, Bruno Ferrarotti e Pier Franco Irico intitolato “1945-2025 In ricordo di Francesco Audisio”, edito da Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Trino, Comune di Trino e Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nel Biellese nel Vercellese e in Valsesia di Varallo.

Pier Franco Irico, presidente dell’Anpi trinese, ha spiegato che "quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e quindi si è deciso di ricordare i momenti che portarono alla Liberazione. Saranno tanti gli appuntamenti e al 25 aprile quest’anno al corteo ci saranno anche le scuole trinesi. Intanto oggi, 7 gennaio, ricordiamo l’uccisione di Francesco Audisio, ucciso in pieno centro dai fascisti, che sapevano come ormai per loro tutto fosse perduto, ma continuarono ad uccidere".

Il sindaco Daniele Pane ha aggiunto che "il 2025 è un anno importante perché ricorrono gli 80 anni dalla Liberazione, che purtroppo Francesco Audisio non riuscì a vedere. Ci fu invece il suo sacrificio, come di altre persone. Sono tanti 80 anni da quegli eventi e quindi il ricordo non è più nitido, ma grazie a chi per passione e chi per lavoro ci permette di mantenere vivi quei fatti, perché così non vengono dimenticati. Quest’anno come Comune di Trino interverremo per una cifra tra 40-45.000 euro per il restauro del monumento di piazza Dante, vincolato e con procedure quindi non rapide, ma anche sulla lapide ad Audisio e al monumento di piazza Martiri della Libertà, interventi più semplici. Ringrazio poi tutti coloro che intervengono con le iniziative nelle scuole, il luogo ideale per coltivare un futuro migliore e per non dimenticare cosa è successo prima".

Giorgio Gaietta, presidente dell’Istituto ha aggiunto che "quest’anno è ricco di appuntamenti e il nostro Istituto, che ha 50 anni, farà la sua parte. Oggi parliamo dell’antifascista Audisio e del suo martirio, frutto della ferocia del fascismo. E dobbiamo anche porci, nella situazione globale attuale, come uscire dalle guerre e giungere alla pace".

Bruno Ferrarotti infine ha narrato la vicenda di Audisio, partendo però da prima: "Il 3 gennaio 1925 Mussolini alla Camera tenne un discorso di gravità assoluta, rivendicando l’uccisione per mano fascista di Giacomo Matteotti. Nessuno si alzò a dire nulla in contrario. Fu un grave errore. La grande industria favorì il fascismo, la Chiesa si barcamenò, il re non si oppose". Su Audisio ha ricordato come "l’attività politica del comunista Audisio vivesse una situazione difficile a livello resistenziale. Lui faceva da tramite a una rete resistenziale complessa".

Al termine il pubblico che ha gremito la sala della biblioteca si è trasferito in corso Cavour davanti alla lapide che ricorda Francesco Audisio per commemorarlo.

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