Amianto all'ex Magliola
di Michela Giuliani
8 Settembre 2024 12:16
Omissione di atti di ufficio e mancata bonifica in concorso per “fatti criminosi” risalenti al 9 marzo 2018. Ma anche mancata bonifica in concorso dal 13 maggio 2013 al 18 aprile 2023. Sono i procedimenti penali avviati dalla Procura di Vercelli in seguito all’esposto presentato un anno e mezzo fa, il 28 febbraio 2023, dall'associazione per la tutela ambientale S.O.S. Santhià Obiettivo Salute. Sarebbero almeno due le persone indagate.
Al centro l’ordinanza emessa il 9 marzo 2017 dal sindaco Angelo Cappuccio “in materia di sanità pubblica per criticità igienico-ambientali riscontrate sul fabbricato sito in corso 2 Giugno a Santhià, di proprietà della “Magliola Real Estate srl”, causate dalla presenza di coperture di amianto”. Con questo atto, il sindaco ordinava di “provvedere, entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento dell’ordinanza, alla raccolta e allo smaltimento nelle discariche autorizzate dei pezzi di lastre frantumate presenti sulla copertura del fabbricato e di quelle disperse sul terreno circostante”; e di “provvedere, entro e non oltre la scadenza a dodici mesi (quindi entro il 9 marzo 2018, ndr), alla bonifica della copertura dell’immobile in premessa”. Nello stesso documento amministrativo veniva disposto: “Qualora i lavori ordinati non vengano eseguiti entro i termini indicati, saranno fatti eseguire d’ufficio e le spese sostenute saranno imputate ai proprietari e riscosse nelle forme previste dalla normativa vigente”. Non solo: “Il Comando di Polizia Municipale del Comune di Santhià è incaricato di vigilare sul corretto adempimento e rispetto della presente ordinanza”.
Ma, a distanza di quasi 6 anni dalla scadenza, quell’ordinanza risultava ancora disattesa: nessuna bonifica era stata eseguita. Da qui la denuncia, “per la preoccupazione che la popolazione di Santhià possa trovarsi esposta al le fibre di amianto rilasciate da quel fabbricato industriale”, presentato da S.O.S. Santhià Obiettivo Salute nel 2023.
“Tale ordinanza – su legge nel documento inviato alla Procura - è stata emanata dal sindaco di Santhià con il chiaro scopo di salvaguardare la salute pubblica in relazione al grado di pericolosità riscontrato da Asl e Arpa sull'amianto con cui risulta realizzato il fabbricato industriale della fallita Real Magliola spa, situato in Santhià, confinante da un lato con la stazione ferroviaria e la linea ferroviaria Torino-Milano e dall'altro lato con corso 2 Giugno”.
La ricostruzione dell’associazione prosegue così: “In data 15 gennaio 2022 S.O.S. Santhià Obiettivo Salute ha inoltrato al sindaco di Santhià (nel frattempo cambiato, ed è stata eletta l’ex vice e assessore all’Ambiente Angela Ariotti, ndr) la nota protocollo n. 2, per domandare notizie circa l'avvio dei lavori di bonifica dell'amianto così come disposto dall'ordinanza sindacale n. 27/2017 del 09/03/2017. Il sindaco di Santhià ha fornito riscontro alla nota in data 21 febbraio 2022 con cui, oltre a non fornire una data certa sull'avvio della bonifica dell'amianto, ha altresì motivato l'inosservanza dell'ordinanza adducendo che ‘le spese per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto rappresentano un importo molto rilevante per il nostro bilancio’”.
Riguardo all'aspetto economico “va inoltre precisato – proseguono da S.O.S. Santhià Obiettivo Salute - che nel corso degli ultimi due anni l'amministrazione comunale ha dato l'avvio a numerosi cantieri, i cui costi di realizzazione sono decisamente più rilevanti di quelli che potrebbe comportare la bonifica dell'amianto del fabbricato oggetto dell'ordinanza sindacale, il cui costo potrebbe aggirarsi sui 350.000 euro, informazione questa acquisita direttamente dal Comune di Santhià”.
Viene poi evidenziato che “dalla perizia di Arpa, cui ha fatto seguito l'emanazione dell'ordinanza di bonifica del 9 marzo 2017, si evince che è ravvisabile una situazione di grave pericolo sanitario per la cittadinanza, tale da evidenziare la necessità che la bonifica venisse eseguita entro i successivi 12 mesi”.
S.O.S. Santhià Obiettivo Salute spiega che “ad essere oggetto dell'ordinanza sindacale di bonifica è uno dei fabbricati delle ex Officine Magliola Antonio e Figli che, alla data in cui è stata emanata l'ordinanza, risultava di proprietà di Real Magliola Estate srl. Real Magliola Estate, nel 2017, promosse ricorso avanti al Tar Piemonte contro l’ordinanza sindacale di bonifica e, a seguito dell'esito negativo del ricorso, resistette in giudizio appellandosi al Consiglio di Stato che ebbe a confermare quanto deciso dal Tar Piemonte sulla validità della stessa ordinanza sindacale”.
Nell'anno 2019, resoconta sempre S.O.S. Santhià Obiettivo Salute, “Real Magliola Estate è fallita e alla data odierna (febbraio2023, ndr), a seguito di asta giudiziaria esperitasi il 27 ottobre 2022, relativa alla procedura di concordato n. 8/2014 e alla procedura di fallimento n.19/2019 del Tribunale di Vercelli, i relativi fabbricati sono risultati assegnati a un soggetto di cui, ad oggi, non ci è stato possibile risalire alla ragione sociale ma che, attraverso le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Santhià, risulta essere una società immobiliare veneta”.
Stando sempre all’esposto, “sull'intera area industriale su cui è ubicato il fabbricato in questione, incombono altre due ordinanze sindacali di forte impatto ambientale: la n.117/2019 del 30 settembre 2019 per materiale di scarto di ogni genere quale lana di roccia, rifiuti, vernici, latte ecc., abbandonati a cielo libero all'interno di un’area con una superficie occupata di circa 350 mq. ubicata tra il capannone destinato alla decoibentazione e la tettoia sul lato sud del canale; e la n.129/2014 per rifiuti speciali ricoperti da terra rinvenuti nell'area a sud in occasione di accertamenti effettuati in loco da Arpa”.
S.O.S. Santhià Obiettivo Salute in una nota del 15 gennaio 2022 si rivolge al sindaco di Santhià “poiché di fatto rappresenta l'autorità sanitaria sul territorio comunale e, in base alla vigente normativa, detiene la responsabilità circa la condizione di salute della popolazione del suo territorio. Avendo considerato che i compiti del sindaco dovrebbero essere quelli di tutelare la salute dei cittadini, ci si attendeva una risposta inerente ai tempi di attuazione della bonifica”. Ma, “alla luce dell'indisponibilità del sindaco di Santhià ad indicare tempi certi”, S.O.S. Santhià Obiettivo Salute il 14 marzo 2022 si è rivolta all'Amministrazione provinciale di Vercelli “perché intervenisse per porre soluzione a questa grave problematica”. Viene fatto osservare alla Provinciale “che il fabbricato è adiacente a numerose abitazioni ma anche vicinissimo a due centri commerciali, alla scuola elementare Collodi, alla Casa della Salute a numerose attività economiche fra cui due palestre, la stazione ferroviaria di Santhià e anche ai principali giardini pubblici che si trovano a una distanza compresa fra i 600 metri e gli 800 metri dal fabbricato da bonificare”. Nell’esposto di S.O.S. Santhià Obiettivo Salute si legge che “l'Amministrazione Provinciale di Vercelli ha tempestivamente provveduto a sollecitare il Comune di Santhià ad eseguire la bonifica, ma senza riscontro”.
L’associazione sottolinea che, “ormai da oltre tre anni, non si svolge più alcuna attività lavorativa in quei fabbricati industriali, pertanto, non essendoci il rischio di un fermo dell'attività, non sono neppure più a rischio posti di lavoro, motivo per cui non dovrebbero esserci ragioni ostative all'effettuazione dei lavori di bonifica”.
E continua: “Codesta Associazione è altresì a conoscenza che il Comune di Santhià ha assunto impegni economici intorno ai 100.000 euro per fronteggiare criticità che derivano dall'intento di contrastare, in sede giudiziaria, le decisioni assunte dall'attigua Provincia di Biella in merito alla realizzazione di una discarica di amianto a Salussola Brianco. Un’ azione, certamente encomiabile, ma che appare discriminante nei riguardi della popolazione di Santhià poiché la mancata attuazione dell'ordinanza di bonifica non è una criticità insorta successivamente alla criticità di Salussola, bensì è una problematica nota all'Amministrazione comunale sin prima del maggio 2016, quando ancora l'attuale sindaco rivestiva il ruolo di Assessore all'ambiente e di vice sindaco”.
S.O.S. Santhià Obiettivo Salute chiede alla Procura di essere informata su eventuali esiti di indagine e a inizio agosto, dopo una prima richiesta di accesso agli atti, viene messa a conoscenza delle ipotesi di reato per le quali è stato aperto un fascicolo.
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