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Coldiretti Vercelli-Biella

"Basta cinghiali": 6mila agricoltori sotto il grattacielo della Regione

"Si sta creando una condizione di reale pericolo per l’incolumità delle persone e delle aziende"

Agricoltori cinghiali

“Basta cinghiali”: è uno dei tanti slogan che si leggeva sui cartelli che oltre 6 mila agricoltori e allevatori piemontesi hanno portato nel corteo verso il grattacielo della Regione, a Torino, per protestare riguardo alla situazione che mette in ginocchio molti imprenditori agricoli della zona. Centinaia gli imprenditori agricoli che hanno lasciato le campagne delle province di Vercelli e Biella per partecipare alla mobilitazione.

Secondo una stima di Coldiretti Piemonte durante la mobilitazione “Basta cinghiali”, i danni causati da questi ultimi per ogni campagna agraria in Piemonte ammontano a oltre 5 milioni di euro, con un incremento del numero dei capi che ha raggiunto quota +110 mila.

Durante questa manifestazione erano presenti diversi personaggi della vita pubblica della regione: il presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, la giunta regionale, il governatore Alberto Cirio e due rappresentanti della Federazione Coldiretti Vercelli-Biella, il presidente Roberto Guerrini e il direttore Luciano Salvadori.

Questi ultimi affermano: “Questa mobilitazione di Coldiretti sta avvenendo in tutta Italia proprio perché si tratta di una problematica diffusa ed incontrollata, qui in Piemonte la presenza di cinghiali ha raggiunto un livello oltre il limite di saturazione. Una vera e propria invasione che ha determinato una condizione di reale pericolo per l’incolumità delle persone ed una tragedia dal punto di vista economico per le imprese agricole. Campi devastati, raccolti falcidiati, incidenti automobilistici anche mortali, un costante assedio delle aree rurali ed una sempre maggior presenza anche nelle zone urbanizzate. A tutto questo, dal 2022, si è aggiunta la Peste Suina africana che sta mettendo a rischio l’intera filiera suinicola piemontese, che è tra quelle più importanti economicamente nel tessuto imprenditoriale agricolo. Fortunatamente nei nostri territori non si sono ancora verificati casi, ma non possiamo abbassare la guardia”.

Coldiretti richiede alla Regione di dare immediata e completa attuazione al Piano Regionale di Interventi Urgenti in modo da ridurre eventuali rischi nell’ambito della pubblica sicurezza, soprattutto nelle aree urbanizzate, mettere in atto misure volte al depopolamento dei cinghiali e alla difesa dei Distretti Suinicoli, consentire su tutto il territorio regionale la messa in pratica di interventi urgenti volti ad arginare il problema, permettere agli imprenditori agricoli di compiere azioni di autodifesa anche nelle Aree Protette e di fare la caccia di selezione persino nelle ore notturne, rendere possibile il potenziamento delle attività di contenimento nelle aree di restrizioni e rinnovare l’attuale assetto degli istituti venatori.

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