Le novità
di Fabio Pellizzari
30 Dicembre 2023 10:24
Il palazzo comunale di Trino
Si terrà il 9 o l’11 gennaio il Consiglio comunale di Trino, in adunanza aperta, sul tema del deposito nucleare. E’ stato deliberato all’unanimità dall’assemblea nel corso della seduta del 28 dicembre.
Cosa prevede l’adunanza aperta: possono essere invitati, con i consiglieri comunali, parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, delle circoscrizioni, di altri Comuni e delle forze sociali, politiche e sindacali, interessati ai temi da discutere. Sono quindi consentiti interventi dei rappresentanti invitati, per dare il proprio contributo di opinioni e di conoscenze e per dare al Consiglio comunale gli orientamenti delle parti sociali da loro rappresentate.
Nell’adunanza aperta del Consiglio comunale si può arrivare alla votazione su una mozione, un ordine del giorno, una risoluzione o una petizione, o la nomina di una commissione per rappresentare ad altre autorità ed enti gli intendimenti del Consiglio sui problemi trattati. In qualsiasi caso votano solo i consiglieri comunali.
Come si è arrivati all’indizione della seduta aperta del Consiglio comunale sulla possibilità di autocandidatura ad ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive: il gruppo di minoranza “Impegno per Trino e Robella” ha avanzato la proposta scrivendo che "la Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) pubblicata il 13 dicembre individua le zone dove localizzare il deposito e il parco tecnologico. Carta elaborata in base ai criteri previsti dall’Ispra nella Guida Tecnica numero 29, oltre che in base ai requisiti indicati nelle linee-guida dell'International Atomic Energy Agency (Iaea). Il Consiglio dei Ministri ha inserito nell’ambito del nuovo Decreto Legge 9 dicembre 2023, l’apertura alle autocandidature per individuare il sito dove realizzare il deposito nazionale unico per i rifiuti radioattivi. Il Comune di Trino non è stato inserito all’interno dell’elenco dei 51 comuni idonei ad ospitare il deposito. Il sindaco Pane, in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati nell’audizione dell’8 novembre 2023, ha espresso, in materia di procedimento per l’individuazione dell’area destinata alla realizzazione del parco tecnologico e del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a bassa e media intensità, la propria disponibilità a far rivalutare il territorio del comune di Trino. Questa tematica non trova riscontro politico-programmatico nelle linee di mandato e una scelta di tale importanza deve essere concertata con la cittadinanza amministrata e con tutte le forze sociali e politiche delle aree territoriali potenzialmente coinvolte. Alcuni Comuni di aree limitrofe, tra cui Vercelli, hanno affermato tramite delibera di consiglio comunale, il principio secondo cui l’individuazione della sede del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi non possa avvenire tramite autocandidature che si scontrino con criteri di idoneità tecnico scientifica del sito ospitante, come potrebbe verificarsi con il caso di Trino, città esclusa dall’elenco dei siti idonei".
Il gruppo di minoranza ha quindi chiesto la convocazione di un’adunanza aperta da convocarsi entro l’11 gennaio 2024, secondo l’articolo 19 del Regolamento per le adunanze del Consiglio comunale, e con oggetto il deposito nazionale.
In Consiglio comunale, la capogruppo di minoranza Patrizia Ferrarotti ha letto l’ordine del giorno presentato e ha aggiunto di "auspicare che si individuino gli interventi da fare nella seduta", mentre il sindaco Daniele Pane ha affermato: "Il documento che avete presentato è stato condiviso in commissione, potevate almeno dirlo. Come maggioranza lo accogliamo e l’adunanza aperta si farà in base al regolamento del Consiglio comunale, su convocazione della giunta, che provvederà ad invitare i soggetti esterni che potranno intervenire. Cosa abbia deliberato il Consiglio comunale di Vercelli non l’ho ancora visto. Parleremo anche dei siti che il Ministero della Difesa potrebbe mettere a disposizione per il deposito. In adunanza si discute e si parla, ma le decisioni poi le prende il Consiglio. E’ giusto discutere. Far intervenire tutti i portatori di interesse è giusto, il voto sarà poi riservato ai consiglieri comunali. In quanto agli invitati, come detto in commissione, li concorderemo insieme, anche se da regolamento spetta alla giunta".
Il vice sindaco Elisabetta Borgia ha aggiunto: "I rappresentanti sono espressi nel regolamento, e parlano per conto dei cittadini che rappresentano. Bisogna evitare l’anarchia, è un principio base".
Marco La Loggia, presidente del Consiglio comunale, ha provato a tirare le fila: "All’adunanza aperta interverranno i rappresentanti per conto della popolazione, come da regolamento, l’adunanza non è la sede opportuna per un incontro pubblico". Borgia ha concluso: "L’entità e i rappresentanti su invito sono una garanzia. Sarà rispettata l’equità".
Con un comunicato stampa, il Comune di Trino conferma l’adunanza aperta entro l’11 gennaio, e che "maggioranza e opposizione stileranno l’elenco degli interventi, mentre i cittadini che lo desiderano potranno assistere, come di consueto nei Consigli comunali, ma non intervenire. I soggetti invitati a parlare, al massimo due o tre per parte, per una durata massima dell’adunanza fissata in un’ora, potranno portare il loro contributo di opinioni e di conoscenze e precisare al Consiglio comunale gli orientamenti delle parti sociali da loro rappresentate. A questi interventi seguirà il dibattito tra i consiglieri. Il pubblico ammesso ad assistere, in base all’articolo 24 del regolamento, deve restare nell’apposito spazio allo stesso riservato, tenere un comportamento corretto, astenersi da ogni manifestazione di assenso o dissenso dalle opinioni espresse dai consiglieri o dalle decisioni adottate dal Consiglio".
Il sindaco Daniele Pane conferma inoltre "la volontà di organizzare un incontro pubblico per informare i cittadini in modo imparziale con l’aiuto di tecnici ed esperti, in cui tutti avranno possibilità di intervenire. L’incontro si terrà nel caso in cui, a valle dell’eventuale autocandidatura, che ancora non è stata inviata, il territorio risultasse idoneo a seguito di una rivalutazione dei vincoli amministrativi, fatti salvi i criteri di sicurezza, che non possono in alcun modo mutare. Fino a quando, e se, non ci sarà un’idoneità formale, si eviterà di spendere risorse pubbliche su ipotesi che magari non si concretizzano".
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