Il programma
di Fabio Pellizzari
21 Dicembre 2023 14:36
La raccolta fondi delle mamme a Trino
Proseguono gli appuntamenti natalizi a Trino e questa sera, giovedì 21 dicembre, alle 22 al mercato coperto di piazza Comazzi ci sarà il concerto di Natale della Banda cittadina “Giuseppe Verdi” diretta da Bruno Raiteri. Verrà proposto un repertorio soprattutto natalizio.
Venerdì 22 dicembre alle 9 Babbo Natale e gli elfi della Pro Loco Trino porteranno invece i doni alle scuole. Sabato 23 dicembre dalle 10 in centro città i ragazzi dell’oratorio proporranno un flash mob a tema natalizio. Mentre dalle 15,30 al mercato coperto l’associazione L.E.R.I. Cavour propone il “Natale di Leri”, in cui spicca il concerto “Gospel e dintorni”, iniziative per i bambini, la visita al mini borgo di Leri, una passeggiata a Leri con la realtà virtuale.
Intanto sabato scorso ha avuto grande successo la decima edizione di “Danza e musica per Natale” organizzato dall’Associazione Trinese Amici Pompieri Aps della presidente Alessandra Pregnolato, che ha condotto la serata col supporto di Roberto Gualino. Si sono esibiti Kevin e Giorgia nel latino americano, ha cantato Roberto Amadè, così come Franco & Leo, e poi la danza dalla scuola “Il sogno di Giò” da sempre partner dell’Atrap in questa iniziativa. Presenti anche i rappresentanti di Rigomagus Big Band e Arkhè Emotion, che si erano esibiti negli anni passati. E’ stato proposto un video che ripercorre i dieci anni di questo evento e con uno spezzone del video "Uniti per la vita". La serata è proseguita col tributo agli 883 con la “Cisco Band” e la panissa cucinata dalla Pro Loco Trino. L’evento da sempre si propone di raccogliere fondi per sostenere il distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Trino.
La sera precedente bellissima esibizione e successo per “Schiaccianoci reloaded” della Officina Cinematica di Isabel Cortes Nolten, uno spettacolo nuovo e antico allo stesso tempo. I ragazzi di Officina Cinematica hanno avuto anche il supporto di un bel gruppo di Officina Anacoleti.
Domenica scorsa in biblioteca civica è stato presentato il libro di Sergio Favretto “Beppe Fenoglio, il riscatto della libertà. Storia e pensiero di un antifascista assoluto” su iniziativa della sezione di Trino dell’Anpi il cui presidente Pier Franco Irico, in apertura, ha spiegato che "si ricorda Fenoglio, morto a 41 anni a Torino per malattia, e che nel ‘43 nelle Langhe divenne protagonista della lotta partigiana". Favretto ha parlato del libro e di Fenoglio: "Ho voluto illustrare il pensiero di Fenoglio, un libro nuovo rispetto ai tanti già scritti su di lui perché cerca di contestualizzare ad oggi la storia partigiana di Fenoglio che fece la prima esperienza in tal senso in alta Langa, due-tre mesi importanti al confine con le province di Genova e Savona, di quali si evince il suo vissuto nell’entroterra savonese e nei primi paesi dell’alta Langa. Ho provato a contestualizzare le sue esperienze partigiane e questo libro lo definirei di stampo storico. Fenoglio è definito un antifascista assoluto e per capire ciò bisogna legarsi al discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 7 ottobre 2022 ad Alba quando parlò del riscatto del popolo italiano verso la libertà. Fenoglio ha vissuto 41 anni e se togliamo quelli di quando era bambino, di quando andava a scuola, quelli della lotta partigiana, ne rimangono pochi e in così poco tempo ha scritto moltissimo. Era un autore che tornava molto sul primo scritto, per poter lasciare una scrittura piena, forte e incisiva. Ebbe una formazione importante frequentando il liceo classico di Alba e ricevette una cultura scolastica forte e importante, specie da tre dei suoi insegnanti. Per capire quanto fosse un antifascista assoluto, ogni anno a scuola c’era l’elogio della marcia su Roma e gli allievi erano chiamati a scriverne, ma nel 1940 Fenoglio decise di consegnare il foglio in bianco. Aveva già scelto la sua linea di pensiero".
Favretto ha proseguito: "Fenoglio da partigiano dopo le Langhe fu incaricato di raggiungere una missione inglese e un comandante della stessa, paracadutato in Monferrato, e di ciò Fenoglio parla solo in “Ur Partigiano Johnny”, un testo in inglese, di cento pagine, di cui cinquanta dedicate alla Resistenza in Monferrato. Vi inserì frammenti di realtà storica, come quello legato a un gruppo di ragazze, che studiavano dalla suore al castello di Montemagno, e che vide giocare a pallacanestro, episodio che diversi dissero fosse inventato, ma che invece alcune persone locali confermarono come vero, tanto che una di quelle ragazze ne diede testimonianza a un incontro. Ci sono episodi legati a Moncalvo e alla pianura vercellese. Arrivando all’attualità del pensiero di Fenoglio, tutte le sue opere, non solo quelle di Resistenza, sono tese a riscattare il concetto forte di libertà, perché lui non sopportava la propaganda del fascio, fatto di poca sostanza, e non sopportava i privilegi. Per lui aderire alla lingua inglese fu un modo di uscire dagli schemi rigidi di allora".
Tra gli altri appuntamenti dello scorso fine settimana, hanno riscosso consenso la raccolta fondi organizzata sotto l’atrio municipale dalle mamme dei bambini della scuola dell’infanzia e di Trino. E anche il villaggio di Babbo Natale in piazza Audisio.
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