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La segnalazione di un pendolare

Crescentino: degrado e pericoli alla stazione

Il sindaco: "Abbiamo proposto soluzioni ma è difficile dialogare con Rfi"

La stazione di Crescentino

Bagni inutilizzabili. Sala d’attesa e biglietterie chiuse. A corredo graffiti e degrado. Lo stato in cui versa la stazione ferroviaria di Crescentino non è certo un bel biglietto da visita per chi vi transita. "La situazione è vergognosa", afferma Alberto Fazio, uno dei tanti pendolari che percorrono la tratta quotidianamente per studio o per lavoro. Sono almeno 150/200 le persone che usufruiscono dei “servizi” ferroviari partendo o arrivando a Crescentino. Servizi che sono carenti o proprio inesistenti.

"In passato la stazione era piena di dipendenti e c’era anche il capostazione – dice Fazio – La biglietteria a sportello è stata chiusa nel 2001; non pretendiamo che venga riaperta ma almeno che vengano messe quelle automatiche".

Disservizi ma anche pericoli. Basta alzare gli occhi al cielo per vedere la pensilina pericolante. "La struttura è la stessa dall’inaugurazione del 1880 – prosegue Fazio – Molti bulloni si sono arrugginiti e la struttura rischia di venirci in testa, senza considerare che quando piove cadono vere e proprie cascate d’acqua". A preoccupare è anche la possibile presenza di eternit nella copertura.

Le sale d’attesa dovrebbero essere due, ma di fatto una non è mai stata aperta e la seconda, fruibile fino a qualche tempo fa, ora è chiusa… salvo un bel buco sulla porta d’ingresso. La causa di tanto degrado e trascuratezza non sarebbe legata al numero di abitanti e di conseguenza ad una poca fruizione del servizio. "Vi sono stazioni ben più piccole che sono dei veri e propri gioiellini - sottolinea Fazio – a Candia Lomellina, ad esempio, che ha solo 1500 abitanti, è stata completamente restaurata".

Una situazione, anche in vista della stagione fredda, che deve essere risolta quanto prima. "Noi pendolari chiediamo che la stazione venga restaurata – conclude Fazio – non c’è l’orologio e mancano dei cartelli. Chiediamo che il Comune faccia un incontro urgente con Rfi, non si può continuare così".

Ma le comunicazioni con Rfi, proprietaria della struttura e quindi anche responsabile di tutte le manutenzioni, non sono così agevoli: "Il comodato d’uso per la sala d’attesa è scaduto nel 2020 – interviene il sindaco Vittorio Ferrero – Più volte abbiamo sollecitato Rfi per il rinnovo e quindi per la riapertura. Alla fine dovremo procedere noi come Comune per garantire un servizio basilare ai pendolari". E questo non è l’unico problema che l’Amministrazione deve fronteggiare: "Andiamo avanti a minacce di ordinanze anche solo per far procedere alla manutenzione delle aree spettanti a Rfi – prosegue il primo cittadino – riuscire ad interloquire con loro diventa sempre più complesso".

Il sindaco nel frattempo ha mandato del personale ad effettuare un sopralluogo per verificare lo stato in cui versa la stazione e la prossima settimana dovrebbero intervenire anche le Ferrovie per prendere atto delle problematiche. "Noi come Comune – conclude il sindaco – ci eravamo detti disponibili ad acquistare la strada adiacente e l’area del bar/salone polivalente e a fare un comodato d’uso per i locali al primo piano della struttura della stazione. Speriamo di riuscire a parlare con Rfi per risolvere la questione". 

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